Tag: Soccorso alpino

  • Soccorso alpino: addestramento e prove presso la Cascata delle Marmore (Terni) / foto

    Soccorso alpino: addestramento e prove presso la Cascata delle Marmore (Terni) / foto

    CASCATE DELLE MARMORE (TERNI) – La squadra forra è uno dei gruppi tecnici regionali del Cnsas Lombardo: per l’alta specializzazione raggiunta è sempre più spesso chiamata a operare anche fuori regione.

    Tra le competenze della squadra, composta da tecnici alpini e speleologici provenienti dalle cinque delegazioni lombarde, rientrano anche quelle relative alla movimentazione e al soccorso in acque bianche, anche in presenza di una portata idrica consistente.

    Gli scenari comprendono fiumi, acque tumultuose, nuoto in corrente e quindi le peculiarità tecniche trovano applicazione sia in situazioni all’interno di torrenti particolarmente acquatici, sia in emergenze alluvionali, sempre più frequenti.

    Nel 2022 i tecnici lombardi avevano già affrontato un modulo base di formazione; quest’anno si è tenuto il modulo avanzato alle Cascate delle Marmore, a Terni, in Umbria. Nei tre giorni di corso, ospitati nella sede del Soccorso alpino e speleologico umbro, sotto la guida di un istruttore nazionale e di uno regionale, i tecnici hanno approfondito i concetti di idrologia, la corretta organizzazione delle squadre con relativi materiali specifici, la valutazione dei rischi, le tecniche di approccio e movimentazione in acque bianche, le operazioni di assistenza in sicurezza, le tecniche di soccorso a feriti.

    Inoltre, sono state effettuate alcune prove di nuove manovre e si è testato l’utilizzo di materiali in abbinamento alla barella stagna canyon in dotazione, anche alla luce di quanto osservato sul campo durante i recenti interventi alluvionali in Emilia Romagna.

    Tutti i tecnici hanno potuto provare di persona la forza dell’acqua e i movimenti vorticosi in corridoi, buchi, onde e rulli. La trasferta è stata un’occasione preziosa per rafforzare la sinergia all’interno della squadra e anche un bel momento di scambio e confronto con il Servizio regionale umbro, che ha gentilmente ospitato la squadra forra lombarda.

  • Intervento in Adamello (BS), ritrovato l’alpinista scomparso

    Intervento in Adamello (BS), ritrovato l’alpinista scomparso

    ALTA VALLE CAMONICA (BS) – Sta per concludersi l’intervento di ricerca per l’alpinista altoatesino Thomas Haller, ritrovato stamani senza vita in un crepaccio nella zona dell’Adamello, tra il Passo Brizio e il Corno Bianco, a 3088 metri di quota. Haller, 47 anni, residente a San Leonardo in Passiria (BZ), era stato avvistato per l’ultima volta tra sabato e domenica nei pressi del bivacco Zanon Morelli ma poi aveva proseguito da solo la sua escursione.

    In fase di rientro, l’infortunio mortale. Il ritrovamento è avvenuto stamattina intorno alle 7:30. Operativi 23 tecnici della V Delegazione Bresciana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), con il SAGF – Soccorso alpino Guardia di Finanza e i Carabinieri.

    Le squadre a terra di SAGF e CNSAS si sono calate nei crepacci e lo hanno avvistato. È intervenuto anche l’elicottero dell’ALTAIR di Bolzano. Il corpo si trova nella sala mortuaria dell’ospedale di Edolo.

  • Soccorso alpino. Intervento speleologico a Moltrasio (CO)

    Soccorso alpino. Intervento speleologico a Moltrasio (CO)

    Aggiornamento: MOLTRASIO (CO) – Si è concluso poco fa, intorno alle tre di stanotte, domenica 19 marzo 2017, l’intervento di soccorso speleologico che dal tardo pomeriggio di ieri ha impegnato più di cinquanta tecnici del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), 38 dei quali appartenenti alla IX Delegazione speleologica lombarda e 15 alla XIX Lariana, Stazioni Lario Occidentale e Ceresio. Sono giunti sul posto anche tre sanitari della Delegazione speleologia CNSAS del Friuli Venezia Giulia. Il Centro operativo di Lecco del Soccorso alpino ha supportato le operazioni, garantendo i collegamenti radio, dal momento che sul posto i cellulari non funzionavano, e mantenendo i contatti con la Centrale 118 Soreu dei Laghi.

    L’intervento si è svolto nella Grotta dell’Alpe Madrona, a Moltrasio, a una quota di 915 metri di altitudine. La Centrale operativa aveva allertato i soccorritori intorno alle 18:30 per un uomo in difficoltà all’interno della grotta, a causa di un trauma a un braccio. Era in compagnia di altre persone, appartenenti al GGM – Gruppo Grotte Milano. Un medico del CNSAS, specializzato in questo tipo di interventi, è entrato con i tecnici di soccorso speleologico, mentre un altro medico speleo, un infermiere speleo e un infermiere alpino erano operativi all’imbocco. L’infortunato è stato recuperato in grotta senza l’ausilio della barella. All’esterno è infine avvenuta la seconda parte del recupero da parte delle squadre alpine, per il trasporto fino all’ambulanza.

    COMO – I tecnici del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino speleologico) della IX Delegazione Speleologica e della XIX Lariana sono impegnati in un intervento speleologico nella zona dell’Alpe Madrona a Moltrasio.

    La Centrale operativa del 112 ha allertato i soccorritori intorno alle 18:30 per una persona in difficoltà all’interno di una grotta.

    Le squadre sono giunte sul posto e stanno operando. Il Centro operativo di Lecco del Soccorso alpino sta supportando le operazioni, garantendo i collegamenti radio, dal momento che sul posto i cellulari non funzionano, e mantenendo i contatti anche con la centrale 118 Soreu dei Laghi. Seguiranno eventuali aggiornamenti.

  • Soccorso Alpino. Giornata didattica in Alta Valle Camonica (BS)

    Soccorso Alpino. Giornata didattica in Alta Valle Camonica (BS)

    ALTA VALLE CAMONICA (BS) – Si è tenuta ieri, giovedì 16 marzo 2017, in località Sant’Apollonia, una giornata didattica con i ragazzi delle classi seconde, che fanno parte della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Edolo. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale, all’interno del “Progetto Montagna”, in collaborazione con il CNSAS Soccorso alpino – Stazione di Edolo, il CAI – Sezione di Edolo, le guide alpine di Valle Camonica – Adamello e lo Sci CAI Edolo.

    Lungo il percorso della ciaspolata fatta dai ragazzi, accompagnati dalle guide, alcuni soccorritori volontari della Stazione di Edolo hanno allestito un campo per la ricerca in valanga, con la presenza di una unità cinofila. Dopo aver illustrato ai ragazzi quali sono i pericoli in cui ci si può imbattere frequentando la montagna in inverno, si è provveduto a fare vedere loro come opera il CNSAS in caso di intervento per ricerca di persone travolte da valanga. La ricerca effettuata dalla unità cinofila, come era prevedibile, ha catturato la loro attenzione. Successivamente sono stati coinvolti in una ricerca con apparecchio ARTVA e con un sondaggio.

  • Soccorso alpino. Intervento a Campodolcino (SO)

    Soccorso alpino. Intervento a Campodolcino (SO)

    CAMPODOLCINO (SO) – Infortunio mortale in Valchiavenna. Un uomo di 65 anni di Fraciscio, frazione di Campodolcino (SO), G.F. le iniziali, ha perso la vita dopo essere caduto per oltre un centinaio di metri in una scarpata. Era uscito per raccogliere della legna ma verso sera, non vedendolo rientrare, i familiari hanno dato l’allarme.

    ùLa Centrale operativa del 112 ha inviato sul posto i tecnici del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), Stazione di Madesimo della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna. Nove i soccorritori impegnati. Sono intervenuti anche il Sagf – Soccorso alpino Guardia di Finanza, i Carabinieri e i Vigili del fuoco con la fotoelettrica. L’attivazione è scattata intorno alle 22:15 di ieri sera, giovedì 5 gennaio 2016. Poco dopo l’inizio della ricerca è stato trovato un attrezzo usato dall’uomo ed è seguito l’avvistamento del corpo in fondo alla scarpata, senza vita, in una zona a circa 1250 metri di quota, nei boschi al di sotto del centro abitato. Il recupero è avvenuto per mezzo della barella. La salma è stata portata all’ospedale di Chiavenna. L’intervento si è concluso verso le 3:00 di stanotte.

  • Soccorso alpino. Intervento a San Bartolomeo (CO)

    Soccorso alpino. Intervento a San Bartolomeo (CO)

    SAN BARTOLOMEO (CO) – Ritrovato senza vita un escursionista comasco di cui si erano perse le tracce dal 26 dicembre. Aveva lasciato l’auto parcheggiata ed era risalito verso il Pizzo di Gino (2245 m di quota), in Val Cavargna. Non essendo rientrato come previsto, i familiari hanno dato l’allarme. Oggi intorno a mezzogiorno c’è stato il ritrovamento dell’auto nella zona di San Bartolomeo – San Nazaro da parte di un conoscente dell’uomo e questo ha consentito di restringere l’ambito delle ricerche.

    La Centrale operativa del 112 ha quindi inviato sul posto le squadre territoriali del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) appartenenti alla XIX Delegazione – Stazione Lario Occidentale e Ceresio, una ventina i tecnici impegnati, che si sono portati in quota e hanno diretto le ricerche verso la cresta, la via normale e alcuni canali ripidi. Nel frattempo, l’elicottero dei Vigili del fuoco, che perlustrava il territorio dall’alto, ha individuato l’uomo in un canale impervio. La Centrale operativa a quel punto ha inviato sul posto l’équipe medica e il tecnico di elisoccorso del CNSAS. Le squadre territoriali intanto sono salite lungo il canale, a supporto dell’équipe. Infine è stato disposto il trasferimento dell’uomo all’ospedale Sant’Anna di Como.

  • Soccorso alpino. Intervento a Edolo (BS)

    Soccorso alpino. Intervento a Edolo (BS)

    EDOLO (BS) – Escursionista soccorso oggi, martedì 27 dicembre 2017, lungo il sentiero che conduce dal Monte Colmo verso Malga Stein.

    Era uscito per una passeggiata con un’altra persona ma si è sentito male. La zona dell’intervento si trova a circa 1700 metri di quota. Immediato l’allarme al 112. La Centrale operativa ha subito inviato sul posto i tecnici della V Delegazione Bresciana – Stazione di Edolo, competente per zona. Impegnati sei soccorritori del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), insieme con tre agenti del SAGF – Soccorso alpino Guardia di Finanza di Edolo.

    L’uomo, di circa 40 anni, è stato stabilizzato e portato fino all’ambualnza, per il successivo trasporto in ospedale. L’operazione è cominciata intorno alle 11:30 ed è terminata poco prima delle 13:30, con il rientro dei tecnici in base.

  • Soccorso alpino. Intervento a Premana (LC)

    Soccorso alpino. Intervento a Premana (LC)

    PREMANA (LC) – Si è concluso poco fa l’intervento di soccorso per una donna di 59 anni scivolata in un dirupo nella zona di Premana. Era uscita nel pomeriggio con il fratello per una passeggiata ma a un certo punto ha perso l’equilibrio ed è scivolata lungo il sentiero per alcuni metri.

    Per fortuna si è fermata contro un albero, sopra un salto di una cinquantina di metri, a strapiombo sul fiume. Immediato l’allertamento: alle 16:15 sono state avvisate le squadre territoriali della XIX Delegazione Lariana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico).

    Poco dopo i tecnici sono arrivati sul posto, hanno localizzato la donna, l’hanno raggiunta e imbragata con un dispositivo chiamato “pannolone” e recuperata mediante la tecnica del contrappeso. La donna aveva alcune escoriazioni, è stata valutata in modo approfondito dall’infermiera del Soccorso alpino, poi imbarellata e portata fino all’ambulanza, per il successivo trasferimento e per accertamenti in ospedale.

  • Soccorso alpino. Intervento a Capovalle (BS)

    Soccorso alpino. Intervento a Capovalle (BS)

    CAPOVALLE (BS) – Un uomo di 60 anni di Roè Volciano (BS) è stato soccorso nella mattinata di oggi, domenica 20 novembre 2016, nei boschi sopra l’abitato di Capovalle.

    Era uscito per un’escursione con il cognato e si trovava lungo un sentiero sterrato, lungo la strada verso il Monte Stino, quando si è sentito male. Si è accasciato ma ha perso l’equilibrio ed è scivolato lungo il pendio ripido, per un centinaio di metri.

    È stato subito contattato il 112. La Centrale operativa ha inviato sul posto l’eliambulanza, partita dall’elibase di Caiolo (SO), e le squadre territoriali della Stazione di Valle Sabbia della V Delegazione Bresciana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), intervenute a supporto dell’équipe sanitaria.

    L’uomo è stato portato in ospedale. L’intervento si è concluso poco fa.

  • Soccorso Alpino.  Sport e disabilità: al Passo Aprica un’esercitazione unica nel suo genere

    Soccorso Alpino. Sport e disabilità: al Passo Aprica un’esercitazione unica nel suo genere

    APRICA (SO) – Chi ama la montagna sceglie di affrontare sfide continue, per mettere alla prova i propri limiti e superarli. Il Soccorso alpino organizza di frequente per i propri iscritti esercitazioni che simulano gli interventi più probabili, in modo da aggiornare e condividere tecniche e procedure. L’evacuazione di impianti a fune fa parte di queste esperienze ma quella che si è svolta ieri nel comprensorio Aprica – Corteno Golgi ha introdotto un elemento di novità: l’attenzione nei confronti delle persone con disabilità motorie. I figuranti erano bloccati per un finto guasto sulle cabine della seggiovia Baradello e i responsabili dell’esercitazione hanno ipotizzato anche la presenza di attrezzature specifiche, come per esempio una attrezzatura monosci per disabili sitting o altri dispositivi.

    Che cosa potrebbe accadere in questi casi? La prova pratica ha dimostrato che non ci sono differenze sostanziali rispetto agli interventi messi in atto finora: le persone diversamente abili possono continuare a utilizzare gli impianti e a salire in quota, per praticare sport o per turismo, senza temere complicazioni. L’esercitazione ha anche avuto la supervisione di Mauro Bernardi, atleta bergamasco che da anni si occupa di queste tematiche, in relazione soprattutto al mondo dello sport, e di un istruttore nazionale del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Il risultato dell’esercitazione è stato positivo per la Stazione di Aprica del CNSAS Lombardo, che ha ideato una iniziativa unica per ora a livello nazionale, per la società di gestione degli impianti del Baradello, che ha messo a disposizione le strutture, per la scuola di sci FullSky di Aprica, che si occupa anche di corsi specifici per persone con disabilità. Perché la montagna è di tutti.

  • Soccorso Alpino. Concluse le griglie di selezione per aspiranti operatori di Soccorso alpino

    Soccorso Alpino. Concluse le griglie di selezione per aspiranti operatori di Soccorso alpino

    EDOLO (BS) – Si sono concluse oggi le griglie di selezione per gli aspiranti soccorritori del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Si tratta del primo gradino per accedere al livello base (OSA, operatore di soccorso alpino) che caratterizza il percorso di inserimento nella struttura. Dopo avere trascorso due giorni al Passo dello Stelvio e due giorni a Edolo, in Valcamonica, una quarantina di ragazzi e ragazze, provenienti da tutta la regione, hanno terminato le prove tecniche di sci, ghiaccio e roccia, con le quali si sono dovuti cimentare per dimostrare agli istruttori presenti di avere le caratteristiche di base per entrare nel Soccorso alpino. Le prove di arrampicata, in particolare, si sono svolte nella palestra di Edolo, messa gentilmente a disposizione da parte dell’amministrazione comunale.

    Un aspirante volontario deve avere un’età compresa fra i 18 e i 45 anni, essere socio del CAI – Club alpino italiano. Il primo passo è mettersi in contatto con la Stazione o la Delegazione più vicine al proprio domicilio, per avere un colloquio con i responsabili, che esamineranno il curriculum alpinistico del proponente. Una volta ammessi, in via preliminare, gli aspiranti affrontano prove molto selettive: devono avere una buona capacità di movimento su tutti i terreni di montagna, raggiungere il 4° grado UIAA per l’arrampicata da capocorda su roccia e il 60° su ghiaccio, oltre a sapere sciare su tutti i tipi di neve. Elementi altrettanto rilevanti sono la conoscenza dei sentieri e dei posti di montagna, la disponibilità a dedicare il proprio tempo a esercitazioni e interventi in modo costante e l’attitudine alla collaborazione e allo spirito di corpo, che caratterizza l’appartenenza al CNSAS. Gli aspiranti soccorritori avranno circa due anni di tempo per completare il percorso di formazione e di selezione per ottenere l’abilitazione tecnica e la certificazione sanitaria, necessarie per essere operativi.

  • Soccorso alpino. Intervento nel Lecchese

    Soccorso alpino. Intervento nel Lecchese

    INTROBIO (LC) – Tre escursionisti bergamaschi sono stati soccorsi oggi pomeriggio dai tecnici della XIX Delegazione Lariana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Stavano scendendo dalla Valtorta – Passo del Toro, dopo avere pranzato al rifugio Grassi.

    Arrivati nei pressi dello Zuc di Cam hanno perso l’orientamento, anche a causa della scarsa visibilità dovuta alla presenza di una nebbia molto fitta. Hanno affrontato un canale ma a un certo punto si sono trovati in difficoltà, in un punto critico, dove in passato erano già accaduti episodi simili.

    Non riuscivano più ad andare avanti. Uno di loro aveva anche riportato alcune contusioni e un trauma facciale. Sono però riusciti a chiedere aiuto con il telefonino, verso le 14:40. La Centrale operativa del 118 ha subito allertato il Soccorso alpino e inviato sul posto l’eliambulanza, che ha trasportato un soccorritore della Lariana sul posto.

    A bordo era presente anche il t.e. (tecnico di elisoccorso) del CNSAS, sempre a bordo del mezzo per garantire la sicurezza durante la movimentazione in luogo impervio. Grazie alle indicazioni fornite e alla conoscenza approfondita dei luoghi da parte del tecnico, li hanno individuati subito. I tre uomini, di 56, 70 e 71 anni, sono escursionisti esperti, iscritti al CAI, ed erano ben equipaggiati.

    In questo periodo le condizioni meteorologiche possono cambiare all’improvviso e determinare cambiamenti rilevanti anche sul terreno o lungo il percorso: per questo è sempre opportuno pianificare bene l’itinerario, avere con sé tutto quello che può essere utile, come abbigliamento caldo, cibo, acqua, dispositivi per la localizzazione e per le segnalazioni.

  • Soccorso alpino. Interventi in Valmasino (SO)

    Soccorso alpino. Interventi in Valmasino (SO)

    VALMASINO (SO) – I tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) sono stati impegnati ieri in due interventi, dalla serata fino all’alba. Verso le 17:00 di domenica, due escursionisti di Parma di 34 e 46 anni hanno chiesto aiuto perché si erano persi in Val Qualido.

    Hanno sbagliato il sentiero e si sono ritrovati in un luogo impervio. Disorientati e con il buio imminente, non potevano proseguire. Sono però riusciti a mettersi in contatto via telefono e a dare indicazioni abbastanza precise. Grazie a un’ottima conoscenza del territorio, i tecnici li hanno localizzati. Sono partite le squadre territoriali, perché l’elicottero non poteva raggiungerli. È intervenuto anche il SAGF – Soccorso alpino Guardia di Finanza. I due sono stati raggiunti e accompagnati a valle, illesi.

    Mentre l’intervento stava per terminare, è arrivata la seconda richiesta di soccorso. Un ragazzo di 21 anni di Stazzona (CO) non era rientrato da un’escursione in montagna, come indicato ai familiari. Aveva deciso di percorrere il sentiero Bonatti, che parte da Dubino e raggiunge il rifugio Omio, per poi scendere ai Bagni di Masino.

    I familiari hanno atteso ma poi, allarmati per il mancato rientro e perché non era raggiungibile con il telefonino, hanno pensato di chiamare il 118. Il giovane, ben equipaggiato, aveva con sé anche viveri di riserva. Dopo avere pernottato al bivacco Primalpia, sul versante sinistro della Valle dei Ratti, è partito per scendere a valle ma si è ritrovato in un canale, completamente innevato, sotto il Passo del Calvo. Subito dopo l’allertamento sono uscite le squadre del SAGF – Guardia di Finanza con i vigili del fuoco, che mentre salivano hanno individuato una luce, a circa 2800 metri di quota. Dopo le autorizzazioni necessarie, è intervenuta la Rega – Guardia aerea svizzera di soccorso, che può svolgere interventi in notturna. Con le indicazioni fornite dai soccorritori, il mezzo in poco tempo ha raggiunto il ragazzo, che è stato issato a bordo con il gancio baricentrico e riportato a valle illeso.

    La localizzazione è stata resa possibile anche perché durante il giorno il ragazzo aveva incontrato un gruppo di escursionisti, tra i quali c’erano alcuni tecnici del CNSAS, e avevano avuto una breve conversazione sul percorso che intendeva fare e sulle condizioni del terreno in zona. Quando si va in montagna, è sempre raccomandato lasciare indicazioni precise sul proprio itinerario a casa, presso rifugi e bivacchi e anche ad avventori occasionali, perché questo può facilitare le ricerche. In diverse zone di montagna infatti la copertura del telefono non è presente, oppure capita che dopo diverse ore il dispositivo non abbia più carica e quindi ogni comunicazione con questo mezzo diventa impossibile. Meno si telefona, più energia si risparmia e questo comportamento può essere determinante per una richiesta d’aiuto.

  • Soccorso alpino. Intervento a Losine (BS)

    Soccorso alpino. Intervento a Losine (BS)

    LOSINE (BS) – Un uomo di 42 anni, originario della Valle Camonica, è caduto oggi per una ventina di metri lungo un sentiero. Era uscito con il padre per un’escursione ma a un certo punto si è sentito male, ha perso l’equilibrio ed è scivolato in una zona ripida, finendo nel viale sottostante.

    La V Delegazione Bresciana del CNSA Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) è stata allertata poco dopo le 9:00 di stamattina, lunedì 31 ottobre 2016.

    Sette tecnici, appartenenti alla Stazione di Breno, hanno raggiunto il posto, è intervenuta anche l’eliambulanza del 118, decollata da Brescia.

    L’intervento è terminato poco dopo le 10:00.

  • Soccorso alpino. Intervento ad Angolo Terme (BS)

    Soccorso alpino. Intervento ad Angolo Terme (BS)

    ANGOLO TERME (BS) – Le squadre territoriali della V Delegazione Bresciana sono intervenute oggi per soccorrere un motociclista che ha avuto un malore sopra l’abitato di Angolo Terme.

    Il personale sanitario ha immediatamente raggiunto il posto. Dopo avere accertato le condizioni di salute dell’uomo, un giovane di 29 anni residente in zona, hanno disposto il trasferimento in ospedale.

    L’eliambulanza è decollata ma non ha potuto intervenire perché nell’area è presente un bosco molto fitto, che impedisce la visibilità.

    I tecnici del Soccorso alpino, Stazione di Breno, hanno trasportato il ragazzo fino all’ambulanza. L’intervento è cominciato verso le 12:40 ed è terminato intorno alle 15:00.

  • Intervento in valanga in Valmalenco (SO)

    Intervento in valanga in Valmalenco (SO)

    VAL MALENCO (SO) – La VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino è impegnata in un intervento in valanga nella zona dell’Alpe Fora. Circa novanta le persone attive, fra tecnici CNSAS, che stanno procedendo nella bonifica dell’area, SAGF della Guardia di Finanza e Vigili del fuoco.

    Ieri sera i familiari di un giovane di 26 anni, R.D. le iniziali, esperto sci alpinista residente a Caspoggio, hanno segnalato il suo mancato rientro. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo intendeva salire verso il Piz Varuna, sopra l’Alpe Fellaria. È in quella direzione che si sono dapprima rivolte le ricerche, partite subito dopo l’allertamento. I tecnici si sono divisi in squadre e hanno esaminato le valli laterali, nella zona Campomoro – Campo Gera, e nelle scarpate lungo la strada per Franscia, che però risulta chiusa per una frana caduta nei giorni scorsi. L’esame della situazione ha diretto quindi la ricerca verso il percorso più probabile, quello verso la valle di Chiareggio, dove in effetti, verso le 23:30 di ieri sera, l’auto è stata ritrovata, in località Alpe Fora.

    A una ventina di minuti dall’auto, a 2270 metri di altitudine, il gruppo dei soccorritori ha incontrato il fonte di una valanga di grandi dimensioni. Le squadre hanno cominciato a muoversi in valanga, con l’area illuminata dalla fotocellula dei Vigili del fuoco posizionata nella zona Cave Entova. Le operazioni sono proseguite per tutta la notte. All’alba è intervenuto l’elicottero 118 di Elicomo, a supporto delle attività che sono continuate, ininterrottamente, per tutta la giornata, con le Unità cinofile specializzate sul posto (almeno una decina) e i tecnici che hanno ispezionato l’area con le sonde e con gli strumenti Artva, i quali però non hanno rilevato alcun segnale. L’operazione procede in condizioni di grande difficoltà e in un contesto particolarmente delicato.

  • Soccorso alpino. Intervento a Maccagno (VA)

    Soccorso alpino. Intervento a Maccagno (VA)

    MACCAGNO (VA) – Si stava allenando nella palestra di arrampicata situata in località Cinzanino ma è precipitato da un’altezza di circa sette metri. L’incidente è accaduto oggi pomeriggio, mercoledì 20 aprile 2016, verso le 16:30.

    Erano per caso presenti due tecnici appartenenti alla XIX Delegazione Lariana del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), Stazione di Varese, che sono accorsi subito.

    Immediato anche l’allertamento della Centrale operativa SOREU, che ha inviato sul posto l’automedica e l’ambulanza. I medici hanno accertato che l’uomo, di circa 60 anni, aveva un forte trauma alla spalla destra e alla schiena.

    I tecnici hanno quindi proceduto con l’immobilizzazione della persona infortunata, che è stata presa in carico dall’équipe medica per il successivo trasporto in ospedale.

  • Soccorso alpino. Intervento a Valfurva (SO)

    Soccorso alpino. Intervento a Valfurva (SO)

    VALFURVA (SO) – È terminata poco fa, con esito negativo, la bonifica dell’area interessata da una valanga, staccatasi nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 19 aprile 2016, in Valfurva, sulla Nord della Punta Cadini, a circa 2900 metri di altitudine.

    L’allertamento al Soccorso alpino è giunto intorno alle 13:30. Oltre all’équipe medica e al tecnico di elisoccorso (T.E.), una squadra di tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna è stata elitrasportata sul posto, con una Unità cinofila da ricerca in valanga (U.C.V.).

    A supporto dell’operazione, pronti a intervenire in base, erano impegnati altri tecnici, per un totale di circa dieci persone operative. La bonifica ha permesso di accertare che nessuno era rimasto sotto la massa di neve e intorno alle 15:30 l’intervento si è concluso.