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  • SIAE e META: Franco Micalizzi chiede l’oscuramento in Italia dei social Facebook e Instagram

    SIAE e META: Franco Micalizzi chiede l’oscuramento in Italia dei social Facebook e Instagram

    A seguito della rottura delle trattative tra SIAE e META Franco Micalizzi compositore e autore italiano, Presidente SNAC (Sindacato Nazionale Autori e Compositori) chiede al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio l’oscuramento Facebook e Instagram sul territorio italiano.

    Il comportamento di META nei riguardi degli AUTORI e COMPOSITORI ITALIANI, suona come il diktat di un monopolista che, sentendosi la maggiore potenza dell’universo, si arroga il “diritto” (PAROLA A LORO SCONOSCIUTA)  di ESCLUDERE dalle piattaforme di FACEBOOK ed INSTAGRAM tutta le creazioni musicali di una intera nazione: L’ITALIA.

    Cominciamo col dire che fino ad oggi questi signori hanno versato somme irrisorie, quale corrispettivo dell’utilizzazione delle OPERE musicali ITALIANE, per questo, io credo,  arriverà il giorno in cui, per vie legali, saranno costretti a versare il reale dovuto a tutti gli AUTORI ITALIANI e forse anche di tutto il mondo. Insomma ora che la SIAE trova il coraggio, si il coraggio, poiché  contro i potenti o che tali si ritengono c’è sempre  il timore di ritorsioni (che ci sono puntualmente state), di chiedere una revisione delle quote versate fino ad oggi da META, cercando di migliorare economicamente i diritti degli AUTORI, la stessa META ci sbatte la porta in faccia trattandoci come dei miseri questuanti, nemmeno degni di essere ascoltati, chiudendo ogni trattativa.

    Come diceva Sordi nel Marchese del Grillo “Io sò io e voi nun sete un c…”.

    Il Governo Italiano, che dovrebbe essere il primo difensore della Cultura Italiana, avrebbe dovuto prima minacciare e poi comandare l’oscuramento di Facebook e Instagram nel caso in cui META non avesse concordato con SIAE una giusta misura nel pagamento dei Diritti.

    Per ora ho sentito da pochi politici solo qualche chiacchiera senza alcuna sostanza.

    Escludere la diffusione di opere musicali di un unico paese che ha avuto l’ardire di chiedere un piccolo aumento la dice lunga sull’etica ma soprattutto sull’arroganza di chi crede di potere imporre le sue regole a tutti.

    Io come Presidente dello SNAC chiedo al Capo dello Stato ed al Capo del Governo DI DECRETARE L’OSCURAMENTO  DELLE PIATTAFORME RAPPRESENTATE DA META FINO A QUANDO NON SARA’ STATO RAGGIUNTO UN ACCORDO EQUO CON LA SIAE.

    Faccio un appello ai miei Colleghi compositori e autori affinché  si uniscano in questa lotta per salvare la dignità di tutti gli AUTORI ITALIANI.

    Franco Micalizzi Autore e Compositore di colonne sonore, Direttore d’Orchestra

    Presidente SNAC (Sindacato Nazionale Autori Compositori)

  • POLLIOTTO (UNC): “CONSUMATORI, ATTENTI ALLE DIFFAMAZIONI IN BACHECA DI FACEBOOK”

    POLLIOTTO (UNC): “CONSUMATORI, ATTENTI ALLE DIFFAMAZIONI IN BACHECA DI FACEBOOK”

    L’invito a un uso intelligente, consapevole e moderato

    “Postare un commento offensivo sulla bacheca di Facebook della persona offesa integra il reato di diffamazione a mezzo stampa. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24431/2015, ha stabilito che inserire un commento su una bacheca di un social network significa dare al suddetto messaggio una diffusione che potenzialmente ha la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone, sicché, laddove questo sia offensivo, deve ritenersi integrata la fattispecie aggravata del reato di diffamazione” Sono parole dell’Avvocato Patrizia Polliotto, noto legale, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

    ”La Cassazione si confronta con l’utilizzo illecito e smodato dei cosiddetti social network, e sottolinea la diffusività delle affermazioni che compaiono su tali siti. Proprio in ragione del fatto che i commenti che compaiono su tali social network hanno una diffusione capillare e potenzialmente illimitata, la Cassazione ritiene che le offese espresse in tal modo debbano ritenersi aggravate, come se commesse a mezzo stampa”, conclude il noto legale di UNC Piemonte.

  • Facebook. Aumentano i ricavi da pubblicità su smartphone e tablet

    Facebook. Aumentano i ricavi da pubblicità su smartphone e tablet

    Facebook
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    Non si è riuscito ancora a raggiungere i numeri di Google Adwords, ma Facebook, il social network di Mark Zuckerberg può dirsi assolutamente soddisfatto per come aumentano esponenzialmente i ricavi della pubblicità su smartphone e tablet.
    Nel secondo trimestre di quest’anno, le vendite di pubblicità su dispositivi mobile, infatti, hanno rappresentato il 62% dei ricavi da pubblicità, in crescita rispetto al 59% del primo trimestre del 2014 e al 41% di un anno fa. In questo modo il gruppo di Menlo Park guadagna terreno su Google che però resta ancora lontano: secondo eMarketer Facebook nel 2014 controllerà il 18,4% del giro d’affari delle inserzioni mobile, mentre BigG nei prossimi due anni dovrebbe cedere un 10% passando dal 50% al 40%.

  • Facebook acquista WhatsApp ma l’Antitrust UE indaga

    Facebook acquista WhatsApp ma l’Antitrust UE indaga

    facebook-whatsappIl grande colpo di Business di Facebook con l’acquisto del popolare social WhatsApp ha messo in allerta l’Unione Europea che ha avviato una indagine per capire se l’acquisizione fatta da Mark Zuckerberg sia contro le attuale norme dell’antitrust.
    WhatsApp fu acquistata diversi mesi fa per la cifra di 19 miliardi di dollari con il benestare della Federal Trade Commission degli Stati Uniti d’America.

    Ma l’Unione Europea è ben altra cosa si sa e per ora l’indagine sull’acquisizione è solo conoscitiva ma potrebbe diventare seria se si ravvisa un ruolo predominante da parte di Facebook e Whatsapp nei confronti degli altri social network che da questa fusione stanno soffrendo perdite considerevoli di mercato.

    Voi che ne pensate?