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SMOG: vie dello shopping, effetto corona virus su concentrazioni. Ma PM resta nemico principale

Andrea Nesi e Remo Sabatini - AICS
Andrea Nesi e Remo Sabatini - AICS
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Ad effettuarli la commissione Ambiente di Aics: riscontrati valori molto bassi in tutti i 7 luoghi monitorati

Si tratta dei risultati dei monitoraggi per valutare la qualità dell’aria attraverso la presenza di PM10 e PM2,5 condotti in alcuni luoghi dello shopping romano dalla commissione Ambiente dell’Associazione Italiana Cultura Sport.
I monitoraggi sono stati condotti ieri 9 marzo 2020, tra le 10 e le 13 da Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS e Remo Sabatini studioso di ambiente e membro della medesima commissione.

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Le concentrazioni di PM10 e PM2,5 sono state rilevate utilizzando un monitor portatile. Ecco i dati: centro commerciale Porta di Roma PM2,5 8,5 microgrammi/m3 e PM10 15,1 microgrammi/m3; centro commerciale La Romanina PM2,5 6,9 microgrammi/m3 e PM10 13,1 microgrammi/m3; centro commerciale Anagnina PM2,5 10,1 microgrammi/m3 e PM10 16,5 microgrammi/m3; via Tuscolana PM2,5 9,2 microgrammi/m3 e PM10 13,9 microgrammi/m3; via Appia PM2,5 7,1 microgrammi/m3 e PM10 13,0 microgrammi/m3; via Cola Di Rienzo PM2,5 6,6 microgrammi/m3 e PM10 13,3 microgrammi/m3; viale Eritrea PM2,5 6,0 microgrammi/m3 e PM10 12,8 microgrammi/m3.

L’iniziativa, il “Pm monitoring project” partito a gennaio con un primo monitoraggio all’interno di alcuni parchi romani, punta ad effettuare i test nei luoghi considerati sensibili o d’interesse per i cittadini romani come parchi pubblici, scuole, centri sportivi, piazze, via dello shopping spostandosi a bordo di un mezzo che non emetta polveri sottili: auto elettrica, ibrida o a benzina di ultima generazione, bicicletta o footbike. 

Dunque, “Prima di tutto una doverosa premessa, entrambi ci siamo mossi autonomamente con auto propria, non abbiamo interagito con chicchessia durante i monitoraggi che, ribadisco, sono effettuati all’aria aperta. Ciò a sottolineare la piena adesione e rispetto per quelle che sono le indicazioni di contenimento del corona virus” spiega Andrea Nesi, responsabile nazionale ambiente di AICS
“Uno recente studio internazionale, pubblicato sulla rivista scientifica Cardiovascular Research, sottolinea Remo Sabatini membro della commissione ambiente di AICS, indica come  l’inquinamento accorci la vita di 3 anni e sia in grado di provocare la morte di 8 milioni e ottocentomila persone all’anno nel mondo. Più di malattie come la malaria e l’AIDS. Anche e soprattutto per questo, prosegue, va riordato quanto sia fondamentale la qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente nelle nostre città”

“Per quanto si tratti di un dato piuttosto scontato, possiamo confermare che, il calo drastico del traffico veicolare dovuto alle misure di contenimento del corona virus ha contribuito decisamente a migliorare la qualità dell’aria un po ovunque. Qualcosa di cui ricordarci quando l’emergenza sarà passata, magari modificando qualche prassi sprecona nell’uso dell’auto”. conclude Nesi

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