Lo stato dell’economia italiana e soprattutto il rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità e crescita non può essere spiegata meglio se non dal suo attuale ministro dell’Economia e nel luogo nel quale si parla direttamente ai cittadini anche se per intermediazione dei loro rappresentanti eletti: il parlamento Italiano.
Ebbene proprio questa mattina il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha svolto un’informativa urgente del Governo sul rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità e crescita alla luce delle raccomandazioni agli Stati membri dell’Unione europea approvate l’8 luglio 2014 dal Consiglio Ecofin.
Ecco in sintesi cosa ha detto il Ministro sulla situazione:
Taglio del cuneo fiscale: sarà reso permanente con la legge di stabilità. Per la crescita “non esistono scorciatoie” e l’Italia in Europa e il Governo per il Paese indicano 3 pilastri: più apertura di mercato, riforme strutturali, piu’ investimenti per la crescita.
Crescita e disoccupazione: L’Italia è “in un contesto di crescita ancora debole e incerta” e “la disoccupazione resta elevata”. Padoan rileva che il Paese si trova su “un sentiero compatibile” coi parametri Ue, ricordando che “per la crescita non ci sono scorciatoie”: servono mercati più aperti, riforme strutturali e più investimenti. “L’impatto economico delle riforme è rilevante e spesso sottovalutato”, lamenta.
Il compito della politica economica è dare segnali giusti che possano influenzare positivamente le aspettative. Padoan ha aggiunto che le riforme strutturali devono interessare tutti i paesi.
Debiti della Pubblica Amministrazione: “Il rimborso dei debiti della P.A., attualmente in corso, verrà ulteriormente rafforzato”, ha assicurato.
“Fortemente deludente, esoterica, omissiva, elusiva e senza parole di libertà”. E’ questo il secco commento del capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, sulla informativa svolta nell’aula della Camera dal ministro dell’Economia Padoan.
“Il Paese – sottolinea Brunetta – ha bisogno di verità e non bastano le conferme stampa con i pesciolini o con le “supercazzole”. Ci aspetta un autunno tragico”.
E voi che ne pensate? Se foste voi il Ministro dell’Economia cosa fareste?