

Accorato appello del segretario generale Onu, Ban Ki-moon, che invita “tutte le parti” a impegnarsi per evitare un massacro di civili a Kobane, l’enclave curda in Siria oggetto di conquista da parte dei guerriglieri dell’Isis. “Ribadisco la mia profonda preoccupazione” – ha detto Ban a margine della conferenza dei donatori per la ricostruzione di Gaza – “per la situazione dentro e fuori la città: migliaia di vite sono a rischio per gli attacchi Isis”.
Secondo quanto comunicato da un funzionario del Dipartimento americano della difesa la Turchia avrebbe finalmente accettato che gli Stati Uniti abbiano accesso alla base aerea a Incirlik.
Ma l’Isis non ha intenzione di fermarsi neppure sul piano mediatico: dopo i video sulle decapitazioni arriva la provocazione affondata direttamente nel cuore dei cattolici: sulla copertina della rivista jihadista online “Dabiq – The Isis Magazine” campeggia un fotomontaggio che mostra la bandiera nera dell’Isis che sventola sull’obelisco di Piazza S. Pietro a Roma con la scritta “Crociata fallita”, con evidente allusione ai raid della coalizione a guida Usa contro le milizie jihadiste.