
Il parlamento di Israele ha recentemente passato una legge che attribuisce al governo il potere di sospendere le operazioni di qualsiasi emittente straniera ritenuta una minaccia per la sicurezza nazionale. Questa mossa ha sollevato immediatamente preoccupazioni internazionali, in particolare per il noto canale televisivo del Qatar, Al Jazeera, esplicitamente menzionato come potenziale bersaglio di questa legislazione.
Il ministro delle Comunicazioni israeliano, Karhi, ha dichiarato in termini inequivocabili che “non ci sarà libertà di parola per il portavoce di Hamas in Israele”, annunciando che “Al Jazeera chiuderà nei prossimi giorni”. Questa dichiarazione segna un punto di svolta significativo nelle politiche di Israele relative alla libertà di stampa e all’operato delle emittenti straniere sul proprio territorio.
La decisione ha suscitato immediata reazione a livello internazionale, con la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che ha espresso profonda preoccupazione per le intenzioni di Israele di chiudere Al Jazeera. Questo evento pone nuovi interrogativi sul bilanciamento tra sicurezza nazionale e libertà di espressione, un dibattito che si preannuncia acceso sia all’interno che al di fuori dei confini israeliani.