
Secondo le analisi del Centro studi di Unimpresa, il prossimo Documento di Economia e Finanza (DEF) dell’Italia presenterà un quadro finanziario relativamente stabile, con un rapporto deficit/PIL per il 2024 previsto al di sotto del 5%, e inferiore alle stime più pessimistiche diffuse nelle ultime settimane. Questa proiezione, pur rassicurante, potrebbe nondimeno spingere la Commissione Europea a richiamare l’Italia ad una gestione prudente delle proprie politiche di bilancio attraverso una comunicazione ufficiale, piuttosto che avviare una procedura d’infrazione.
L’attenzione si sposta quindi sulle questioni aperte relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Unimpresa solleva dubbi significativi, in particolare riguardo un deficit di finanziamento di circa 9,42 miliardi di euro necessari a completare i progetti previsti dal recente decreto legge n.19 del 2024. Nonostante le maggiori spese previste di 22,74 miliardi di euro, destinate a sostenere il programma RepowerEu e ad avviare nuove iniziative, le risorse finora individuate ammontano solo a 13,32 miliardi di euro, lasciando uno scarto non coperto.
Questa discrepanza rischia di influire negativamente sull’attuazione dell’intero PNRR, ponendo interrogativi sulla capacità dell’Italia di realizzare gli obiettivi pianificati entro il 2026. Attualmente, con 112,5 miliardi di euro già incassati su un totale aggiornato a 194,4 miliardi, l’Italia ha completato solo il 58% degli obiettivi, mentre resta da realizzare il 63% delle azioni previste, pari a 387 su 617 totali.
In vista del Consiglio dei ministri del 9 aprile, si attendono chiarimenti da parte del governo su come intenda affrontare questa sfida finanziaria e assicurare la piena realizzazione del PNRR, elemento chiave della ripresa economica e dello sviluppo sostenibile del Paese.