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Cassa Integrazione in deroga, la copertura sale a 1,72 mld

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Morti bianche
Cassa Integrazione in deroga

La copertura complessiva sale ad 1 miliardo e 720 milioni. Definiti nuovi criteri per la concessione.

Le novità prodotte dal lavoro svolto nelle ultime settimane dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per dare soluzione ai problemi che si erano determinati relativamente alle coperture per gli interventi di CIG e mobilità in derogasi possono così riassumere: Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, che potranno contare su una copertura complessiva, per il 2014, di 1 miliardo e 720 milioni (320 milioni in più rispetto all’ammontare previsto nella legge di stabilità 2014), immediata disponibilità di 400 milioni per il pagamento delle prestazioni relative al 2014 e nuovi criteri per la loro concessione e fruizione.
Lo comunica il Ministero del Lavoro con una nota. “Con il reperimento di ulteriori risorse e la contestuale definizione di nuovi criteri per la loro erogazione” – sottolinea il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti – “abbiamo voluto dare risposta ad un’emergenza, con l’intenzione di costruire un ponte verso un nuovo assetto complessivo degli ammortizzatori sociali i cui principi sono fissati nella legge delega sul lavoro in discussione al Senato, che vedrà un ruolo crescente delle politiche attive per il lavoro”.
“Contemporaneamente, è stato firmato un decreto ministeriale che definisce nuovi criteri per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Tra questi, l’impossibilità di utilizzare la CIG in deroga in caso di cessazione dell’attività aziendale; l’incremento dell’anzianità aziendale necessaria per accedere agli ammortizzatori; la limitazione ad 11 mesi per il 2014 e a 5 mesi per il 2015 per la fruizione della CIG in deroga; la limitazione della durata del trattamento di mobilità in deroga. Al fine di consentire una gestione del passaggio dal precedente all’attuale regime, è previsto un periodo transitorio, limitato al 2014, nel quale sono ammesse specifiche deroghe in ambito nazionale e regionale.” Conclude la nota

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