Categoria: Motori

  • Crollo dei prezzi delle auto usate: elettriche e ibride in picchiata nel 2025

    Crollo dei prezzi delle auto usate: elettriche e ibride in picchiata nel 2025

    Il mercato delle auto usate nel 2025 sta vivendo una trasformazione profonda. Le motorizzazioni elettrificateperdono terreno in termini di valore residuo, mentre le auto a benzina si rivelano più stabili. Un’informazione utile per chi vuole vendere o comprare un’auto usata nei prossimi mesi.

    Prezzi medi giù: il mercato dell’usato frena

    Nel primo trimestre 2025, secondo l’Indice AGPI di AutoScout24, il prezzo medio delle auto usate in Italia si è fermato a 21.645€, con un calo del -3,2% rispetto allo stesso trimestre del 2024 e del -1,5% rispetto al trimestre precedente. Il trend mostra una contrazione del mercato, segno evidente di un riequilibrio tra domanda e offerta, ma anche di un cambiamento delle preferenze degli automobilisti.

    Le elettriche perdono valore più di tutte

    Il calo più drastico riguarda le auto elettriche. Il loro prezzo medio si è attestato sui 28.615€, in diminuzione dell’11,5% rispetto al primo trimestre 2024 e del 2,1% rispetto al trimestre precedente. La crescente offerta di modelli, combinata alla rapida evoluzione tecnologica e agli incentivi per il nuovo, ha reso l’usato elettrico meno appetibile e soprattutto meno valutato.

    Ibride in sofferenza: -11,1% in un anno

    Anche per le auto ibride il mercato dell’usato non sorride. Il prezzo medio è di 31.890€, con una perdita del -11,1% su base annua e del -2,2% rispetto al trimestre precedente. L’usato di questi veicoli sconta probabilmente l’effetto “terra di mezzo”: troppo tecnologico per chi cerca un’auto economica, ma non abbastanza per chi vuole un veicolo full electric.

    Diesel in declino costante

    Non va meglio al diesel, che continua la sua discesa con un prezzo medio sceso a 17.820€-7,7% rispetto al primo trimestre 2024-2,1% rispetto all’ultimo trimestre 2024. Il diesel paga lo scotto delle restrizioni ambientali sempre più diffuse e dell’immagine ormai logora presso il grande pubblico.

    Benzina: l’usato che resiste

    La vera sorpresa arriva dalla benzina, che si conferma la scelta più “sicura” nel mercato dell’usato. Il prezzo medio si attesta a 23.390€, in calo solo del -1,2% sia su base annua che trimestrale. Gli italiani sembrano ancora affezionati alla semplicità e affidabilità delle motorizzazioni tradizionali, specie per le auto di seconda mano.


  • Shanghai accelera: la Cina lancia il salone dell’auto sfidando i dazi globali

    Shanghai accelera: la Cina lancia il salone dell’auto sfidando i dazi globali

    La Cina guida il cambiamento: si apre a Shanghai il più grande salone dell’auto del mondo

    Oltre 1000 espositori distribuiti su 12 padiglioni, migliaia di modelli in anteprima e un solo, grande messaggio: la Cina è il cuore pulsante della rivoluzione elettrica nel mondo dell’automobile. Il Salone Internazionale dell’Auto di Shanghai, iniziato oggi e in programma fino al 2 maggio, si presenta come il principale evento globale del settore, attirando l’attenzione dei media e degli investitori nonostante la pressione crescente dei dazi internazionali.

    Dazi e tensioni internazionali non fermano la corsa cinese

    Mentre Stati Uniti ed Europa impongono nuovi dazi doganali per contenere l’espansione industriale cinese, Pechino risponde con innovazione e visione strategica. Il Salone di Shanghai si trasforma così in un simbolo di resilienza economica e ambizione tecnologica. Il messaggio è chiaro: la Cina non arretra, ma rilancia il proprio ruolo da leader mondiale nell’industria automobilistica.

    Shanghai batte Parigi e Detroit: qui si decide il futuro della mobilità

    Le tradizionali capitali dell’automobile, da Parigi a Detroit, faticano a reinventarsi. Shanghai, al contrario, si consolida come il palcoscenico d’eccellenza per l’auto elettrica, l’intelligenza artificiale a bordo e la mobilità sostenibile. I più importanti produttori globali, dai colossi cinesi come BYD e NIO, fino ai grandi nomi europei e americani, si contendono l’attenzione del pubblico in una vetrina sempre più orientata all’innovazione verde.

  • Il mercato delle auto usate in ripresa a settembre: +0,6% rispetto al 2023

    Il mercato delle auto usate in ripresa a settembre: +0,6% rispetto al 2023

    Dopo un agosto in calo, il mercato delle auto usate torna a crescere. A settembre si registrano 441.187 trasferimenti di proprietà, segnando un incremento dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Tuttavia, il dato rimane inferiore del 3,2% rispetto al 2019. Analizziamo in dettaglio i trend più significativi del settore.

    Trasferimenti netti: il diesel in calo, crescono le ibride

    Il diesel mantiene la leadership nel mercato dell’usato con una quota del 43,3%, ma è in calo rispetto al 45,6% dei primi otto mesi del 2024. Crescono invece le ibride, che raggiungono l’8,1% nel mese, e il comparto delle elettrificate (auto BEV e plug-in), che insieme coprono il 10% del totale.

    Le alimentazioni a benzina si posizionano al 39,7%, mentre il Gpl e il metano rappresentano rispettivamente il 4,9% e il 2,2% dei trasferimenti.

    Trasferimenti netti: analisi per regioni

    A livello regionale, la Lombardia si conferma leader con il 16,1% del mercato, seguita dal Lazio al 9,8% e dalla Campania al 9,4%. Dopo le oscillazioni di agosto, si ritorna alla distribuzione usuale.

    L’età delle vetture: aumentano le auto più recenti

    Le vetture con più di 10 anni di anzianità rappresentano il 49% del mercato a settembre, con un calo di 2,3 punti percentuali rispetto al 2023. Crescono invece le fasce più recenti: le auto da 0 a 1 anno pesano per il 6,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

    Minivolture: le ibride continuano a crescere

    Anche nelle minivolture, il diesel guida il mercato con il 47,3%, seguito dal benzina al 31,4%. Le ibride segnano un’importante crescita, arrivando all’11% delle preferenze. In leggero aumento anche le vetture Gpl, mentre il metano resta stabile.

    Minivolture: focus sull’età delle auto

    Nel segmento delle minivolture, si nota una riduzione delle auto con oltre 10 anni di anzianità, al 36,4%. In crescita, invece, le fasce più recenti, come quelle da 0 a 1 anno, che si attestano al 6,3%.

    Il mercato delle auto usate mostra segnali di ripresa, trainato dalla crescita delle elettrificate e da un rinnovato interesse per le vetture più recenti. Sei d’accordo con queste analisi? Esprimi la tua opinione nel form qui sotto!

  • UNRAE | Mercato Veicoli Industriali | Dicembre 2023 (-28,5%)

    Nel mese di dicembre il mercato dei veicoli industriali registra una brusca frenata, con le immatricolazioni ferme a 1.851 unità rispetto alle 2.587 del 2022 (-28,5%). Tutte le categorie di peso chiudono l’ultimo mese dell’anno in negativo: il comparto dei veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 t registra il calo più consistente del 30,8%, seguito dal segmento dei veicoli leggeri fino a 6 t che mostra un disavanzo del 23,1%, mentre i veicoli medio-leggeri nella fascia tra le 6,01 t e le 15,99 t segnano una flessione a doppia cifra del 13,3%. Ad ogni modo, nel corso dei dodici mesi del 2023, il dato consolidato riflette la crescita migliore dal 2008, con il +12,2% (+12,6% per i veicoli pesanti, +15,8% del comparto medio-leggeri, -11,1% per la fascia dei leggeri) e oltre 3.000 unità immatricolate in più rispetto al 2022.

    Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, commenta così i dati del mercato: “Valutiamo positivamente l’andamento complessivo dell’anno, a riprova della dinamicità del settore dei veicoli industriali, che rappresenta notoriamente la cartina di tornasole dello stato di salute dell’economia del nostro Paese. Ciononostante, il dato registrato a dicembre (-28,5%), unitamente al calo della domanda già in corso da mesi, lascia presagire una contrazione del mercato nel 2024”. “Accogliamo, quindi, con favore l’intervento del Governo relativo al contributo maggiorato per la c.d. Sabatini Green, che sostiene gli investimenti in veicoli a basso impatto ambientale compatibili con l’uso dell’HVO. Tuttavia, non possiamo non esprimere il nostro rammarico per non aver colto l’opportunità di parametrare l’aumento delle tariffe autostradali nel 2024 in base alla classe di emissione, cominciando così ad introdurre in maniera fattiva il principio «chi più inquina più paga»”, sottolinea Starace. “Coerentemente con gli obiettivi di decarbonizzazione che i Costruttori hanno già da tempo abbracciato ed in ragione degli stringenti nonché prossimi target europei, risulta ormai improrogabile un intervento dell’Esecutivo, già a più riprese sollecitato, che preveda l’istituzione di un Fondo ad hoc a sostegno degli investimenti in veicoli e infrastrutture di ultima generazione, al fine di svecchiare il parco circolante e sostenere la competitività dell’autotrasporto italiano”, conclude il Presidente Starace.

  • UNRAE: Analisi Noleggio a lungo termine | 12 mesi 2023 (+15%)

    NOLEGGIO LUNGO TERMINE, NEL 2023 STIPULATI 710 MILA CONTRATTI (+15%)

    Il 75% coperto dalle Aziende non automotive (+27%), salgono Aziende NBT (+16,2%) e Dealer e Costruttori (+19,7%), scendono i Privati (-2,4%) e Aziende NLT (-60,4%)

    Nel 2023 sono stati stipulati in Italia 710.552 contratti di noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada (superiori a 30 giorni), in aumento del 15,0% sull’anno precedente.

    I dati elaborati dall’UNRAE, in collaborazione con il MIT, assegnano ai contratti stipulati da Società una quota dell’87,5% per 621.626 contratti (+18,0% rispetto al 2022), e il restante 12,5% per 88.926 contratti ad utilizzatori privati (-2,4% sul 2022).

    Fra le Società la quota maggiore è appannaggio delle Aziende non automotive (che tipicamente noleggiano vetture destinate ai dipendenti) con il 75,0% dei contratti e una crescita del 27% sul 2022. Seguono le aziende di noleggio a breve (NBT) con una quota del 5,8% in aumento annuale del 16,2%; Dealer e Costruttori salgono a quota 4,1%, in crescita del 19,7% sul 2022; infine le aziende che hanno come oggetto sociale proprio il noleggio a lungo termine ( NLT) con una quota del 2,6%, oltre 5 punti in meno del 2022 (-60,4%).

    La durata media dei contratti è salita dai 22 mesi del 2022 ai 23 del 2023, con una crescita per tutti gli utilizzatori aziendali e un calo da 27 a 25 mesi per gli utilizzatori privati.

    Alimentazioni

    Il diesel è ancora saldo al primo posto in molti canali: nelle Aziende non automotive detiene una quota del 56,4%, fra gli utilizzatori privati del 33,5% e nel NLT del 30,6%.

    Il motore a benzina occupa il primo posto nel noleggio a breve termine (41,2% di quota), mentre la prima posizione fra Dealer e Costruttori va alle ibride con il 32,8% di share, al secondo posto fra i privati. Le elettriche perdono quota rispetto al 2022 fra privati, noleggio a breve e Dealer e Costruttori, mentre le Plug-in decrescono fra privati e noleggio a lungo.

    Carrozzerie e Segmenti

    Le preferenze in fatto di carrozzeria premiano ancora i Suv del segmento C, con quota totale del 25%; primi fra Dealer e Costruttori con il 27% dei loro contratti, ma anche fra le Aziende non automotive con il 26,0% e fra i privati con il 25,6%. Sempre i Suv, ma del segmento B, occupano il secondo posto nelle preferenze a quota 16,6%, preferiti soprattutto dalle aziende NBT con il 32,4% dei loro contratti di noleggio. Il terzo posto, a quota 13,0%, è occupato dalle tradizionali station wagon, grazie soprattutto al favore accordato dalle Aziende non automotive, dove rappresentano il 15,7% dei contratti. Seguono le classiche berline del
    segmento B a quota 11,5%, che emergono soprattutto nel NBT e nel NLT, con una quota rispettivamente del 23,3% e 23,0%.

    Regioni

    La Lombardia è al primo posto fra le regioni per numero di contratti di noleggio a lungo termine con il 33,7% dei contratti firmati nell’anno. Seguono il Lazio con meno della metà (13,9%), il Piemonte (9,5%) e l’Emilia-Romagna (8,4%). La Lombardia ha inoltre la quota più alta di contratti fatti dalle Aziende non automotive (87,1%), tipologia peraltro maggioritaria anche in tutte le altre regioni, con l’eccezione del Trentino Alto Adige dove prevalgono i contratti delle Aziende NBT con il 60,9%.

    I contratti degli utilizzatori privati vedono prevalere fra tutte le regioni il Molise con quota 32,2% e la Calabria con il 31,5%.

  • Ruote nella Storia tra cultura del bello e vetture uniche ad Oriolo

    La tappa dell’autoraduno di ACI Storico in provincia di Cosenza ha segnato un altro meraviglioso traguardo per la manifestazione a carattere motoristico-culturale

    Cosenza 18 settembre 2023. Un altro successo auspicato e raggiunto quello che si è registrato con la tappa cosentina di Ruote nella Storia che, domenica 17 settembre, ha avuto come sfondo il suggestivo borgo di Oriolo Calabro.
    Grande soddisfazione da parte di equipaggi partecipanti e organizzatori che hanno condiviso momenti di conoscenza, storia, arte e cultura proprio come nello spirito portato avanti dalla manifestazione nata da ACI Storico e supportata da l’Automobile Club d’Italia.

    A contribuire in maniera essenziale alla riuscita della giornata calabra la preziosissima collaborazione dell’Automobile Club Cosenza presieduto da Ernesto Ferraro e diretto da Nicola Di Nardo. Fondamentale in questa giornata anche il contributo del Club, affiliato ACI Storico, Historic Club Castrovillari guidato da Domenico Campilongo.

    -“Un altro evento di ACI Storico e un altro evento che ci permette di mettere in mostra dei veri e propri gioielli della cultura italiana – ha fatto presene il Presidente di AC Cosenza Ernesto Ferraro – Queste sono le auto che oggi hanno percorso le strade di Oriolo Calabro, uno fra i borghi più belli d’Italia. Vetture che hanno messo in mostra quella che è la caratteristica di noi italiani, ovvero la cura del bello, del design e soprattutto la cultura dei motori”.-

    In provincia di Cosenza la manifestazione è approdata nello splendido borgo di Oriolo, cittadina dell’Alto Jonio cosentino rinomata per il suo centro storico medioevale. Tra i contesti naturali attorno al Borgo, premiato dalla Bandiera Arancione del Touring Club Italia e finalista del format “Borgo dei Borghi”, le auto storiche e i loro equipaggi hanno percorso alcune strade suggestive per giungere, in passeggiata, alla scoperta del borgo tra il Castello Medievale e gli scorci mozzafiato fino ad arrivare al Palazzo Giannattasio e al museo d’arte contadina.

    -“Ringrazio tutti per essere qui ad Oriolo in uno dei borghi più belli d’Italia – ha commentato il Presidente del Club Historic Castrovillari Domenico Campilongo – una bellissima giornata e un tripudio di macchine. Quest’anno abbiamo avuto un boom di presenze, infatti sono venuti equipaggi più o meno da tutto il Sud d’Italia e questo ci spinge a credere sempre in una maggiore partecipazione di persone e di auto di tutti i generi, di tutti i tipi e di tutte le marche. Ogni anno abbiamo diverse vetture che si contraddistinguono per alcune peculiarità, quest’anno, ad esempio, abbiamo avuto una bellissima 124 Moretti e una bellissima Alfa Romeo Turbo Delta e tante altre meravigliose macchine. Voglio porgere un ringraziamento a tutte le associazioni, al Sindaco di Oriolo e a tutta l’Amministrazione e un ringraziamento doveroso a tutti i partecipanti”.

    Oltre 50 partecipanti per un evento che ha ospitato i meravigliosi veicoli storici, esempio della cultura dell’auto in costante evoluzione, provenienti da Calabria, Puglia e Basilicata. Oltre ai già citati modelli, tra le vetture, protagoniste indiscusse dell’evento, anche una Bmw 633, una Fiat 500D Trasformabile e poi due Ferrari Mondial giunte da Lecce.

    Un evento dal riscontrato successo ed entusiasmo che ha permesso di rendere sempre attiva la valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio nazionale mista alla cultura dell’auto. Certi di una nuova appassionante edizione, Ruote nella Storia torna per gli appuntamenti del 2023 il prossimo 23 settembre a Montemurolo e il 24 settembre con i pluri-appuntamenti a Castello di Meano, Varese, Vogogna – Valle Vigezzo e Riccione – Mondaino.

  • EURO 5: UNIMPRESA, IN ITALIA “FUORI LEGGE” DUE VEICOLI SU TRE

    EURO 5: UNIMPRESA, IN ITALIA “FUORI LEGGE” DUE VEICOLI SU TRE

    Report del Centro studi di Unimpresa: sul totale di oltre 40 milioni di vetture, oltre 26 milioni hanno più di 10 anni. Rischi per pmi: blocco attività, impossibile ricambiare i parchi auto. Il presidente Ferrara: «Il rispetto per l’ambiente è sacrosanto, ma la transizione sia realmente sostenibile»

    Sul totale di oltre 41 milioni di autovetture in circolazione in Italia, più di 26 milioni hanno almeno di 10 anni e tra queste, che corrispondono al 63% del totale rientrano i veicoli “Euro 5” diesel che corrono il rischio di diventare “illegali” nei prossimi mesi in molte regioni del Paese.

    Di fatto, oltre la metà delle auto, due su tre per l’esattezza, potrebbe smettere di circolare a stretto giro. Il blocco dei veicoli euro 5, infatti, già in vigore in alcune grandi città italiane potrebbe presto estendersi e creare enormi disagi sia alle famiglie sia alle aziende: in particolare, le micro e piccole imprese non di rado dispongono di parchi auto datati ed eventuali, pesanti limitazioni alla circolazione causerebbero il blocco di alcune attività, imponendo investimenti straordinari che metterebbero in ginocchio decine di migliaia di pmi.

    È quanto denuncia Unimpresa. «Quando si parla di ambiente, il rispetto è sacrosanto e noi da sempre ci battiamo per la tutela del mondo che ci circonda anche con l’obiettivo di preservarlo al meglio per le generazioni future. Ma la parola d’ordine deve essere sostenibilità. Un fattore che è spesso citato, nei documenti delle grandi imprese, nei rapporti delle istituzioni mondiali e nei discorsi dei politici, ma è poi preso poco concretamente in considerazione quando parliamo di transizione, di verde e di ecologia» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

    Secondo il Centro studi di Unimpresa, in Italia circolano 41,1 milioni di autoveicoli. Di questi, sono poco più di 26 milioni quelli con almeno 10 anni di vita: in questa fascia, che corrisponde al 63,2% del totale, rientrano anche le vetture appartenenti alla categoria “Euro 5”, oggetto di una stretta regolatoria che in molte grandi città le ha già prese di mira e che potrebbe estendersi anche ad altre grandi regioni del Paese.

    Le vetture più giovani, cioè con meno di 10 anni dalla prima immatricolazione, sono 15,1 milioni e corrispondono al 36,8% del totale: 1,3 milioni nel 2014, 1,5 milioni nel 2015, 1,8 milioni nel 2016, 1,9 milioni nel 2017, 1,9 milioni nel 2018, 2 milioni nel 2019, 1,4 milioni nel 2020, 1,6 nel 2021 e 1,3 milioni nel 2022.

    «Senza uno stop a queste assurde regole, ci troveremo ad affrontare un blocco della circolazione a livello nazionale nell’arco di un tempo particolarmente breve: una situazione disastrosa da evitare a tutti i costi che potrebbe mettere in ginocchio l’economia del Paese e creare, inoltre, enormi disagi anche sul piano sociale» osserva il presidente di Unimpresa.

  • VEICOLI COMMERCIALI, A GIUGNO FORTE SCATTO IN AVANTI (+29,3%)AL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE IL 31% DELLE IMMATRICOLAZIONI“INCENTIVI INUTILIZZATI AL 95% OSTACOLO ALLA DECARBONIZZAZIONE”

    VEICOLI COMMERCIALI, A GIUGNO FORTE SCATTO IN AVANTI (+29,3%)AL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE IL 31% DELLE IMMATRICOLAZIONI“INCENTIVI INUTILIZZATI AL 95% OSTACOLO ALLA DECARBONIZZAZIONE”


    Deciso scatto in avanti del mercato veicoli commerciali a giugno, con la più consistente crescita degli ultimi anni (da maggio 2021): 17.000 immatricolazioni, contro 13.143 di giugno 2022, pari a un incremento del 29,3%.

    Il buon risultato contribuisce a far chiudere con un solido segno positivo anche il primo semestre, che registra 95.082 veicoli immatricolati, pari a +9% rispetto agli 87.210 di gennaio-giugno 2022.

    Fra i risultati di giugno del comparto è da segnalare anche l’ottima performance del noleggio a lungo termine, modalità che qui cresce in misura maggiore rispetto al comparto delle autovetture, e nel mese in oggetto ha coperto più del 31% delle immatricolazioni totali di questi veicoli molto utilizzati per il trasporto merci all’interno delle città.

    “La nota negativa riguarda il meccanismo degli incentivi che, così come è strutturato, non contribuisce affatto al processo di decarbonizzazione del trasporto merci, come dimostra il tiraggio del fondo disponibile che presenta ancora un avanzo pari al 95%, ma nemmeno allo svecchiamento del parco circolante”, avverte il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci, il quale cita i dati di Invitalia che registrano solo 106 richieste di incentivi in tutto il primo semestre 2023.

    Su questo fronte l’UNRAE continua perciò a insistere fortemente per una revisione dello schema incentivi con le seguenti modifiche:

    • eliminazione dell’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici;
    • estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico (compreso il diesel), a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa;
    • estensione alle società di noleggio, comparto con numeri in forte crescita che quindi può contribuire ad accelerare la transizione energetica.

    Il Presidente Michele Crisci aggiunge: “Se vogliamo incrementare la quota dei veicoli commerciali BEV, ancora fermi al 3,9%, e quindi accelerare la transizione verso le emissioni zero, oltre alla revisione dello schema incentivi è necessario garantire la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica, prevedendo un credito d’imposta del 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025”.

    E infine auspica: “Per la realizzazione di punti di ricarica pubblici ci auguriamo che, in merito all’infrastrutturazione di superstrade e strade extra urbane, vengano presto create le condizioni necessarie per consentire a tutti gli operatori di accedere al bando con proposte in linea, come avvenuto per le infrastrutture urbane”.

    La struttura del mercato del 1° semestre, con dati leggermente provvisori, confrontata con lo stesso periodo 2022, conferma tra i canali di vendita l’unica flessione per i privati, al 15,6% di quota (-3,1 punti). Le autoimmatricolazioni salgono all’8,2% di share, il noleggio a lungo termine segna una flessione di 1,4 punti di quota, fermandosi al 30,8%. Il noleggio a breve termine sale al 5,9% (+1,8 p.p.), le società perdono 0,8 punti, al 39,4% di share.

    Sul fronte delle motorizzazioni, nel 1° semestre il diesel sfiora il 79% di quota (+3,4 p.p.), in crescita anche il Gpl al 3,1% del totale, i veicoli plug-in allo 0,9% e raddoppiano in quota i veicoli BEV, al 3,9% delle preferenze. In contrazione il motore a benzina, che si ferma al 4,4% di share (-2,1 p.p.) e i veicoli ibridi all’8,2% di quota (-2,6 p.p.). Il metano rappresenta appena lo 0,2% del totale mercato. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nel 1° semestre 2023 cresce del 2,9% a 185,2 g/Km (rispetto ai 179,9 g/Km dello stesso periodo 2022).

  • NOLEGGIO LUNGO TERMINE, NEL 1° SEMESTRE 363.542 CONTRATTI (+21,3%)

    NOLEGGIO LUNGO TERMINE, NEL 1° SEMESTRE 363.542 CONTRATTI (+21,3%)

    In forte crescita il canale delle aziende di noleggio a breve termine (+59,3%)

    Le ibride avanzano, calano le BEV

    Il noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada continua a crescere nel primo semestre 2023, e in misura maggiore nel canale delle Società rispetto agli utilizzatori Privati.

    I dati analizzati dall’UNRAE, in collaborazione con il MIT, indicano un totale di 363.542 contratti stipulati nei sei mesi, +21,3% rispetto al primo semestre 2022. Il canale degli utilizzatori Privati registra 48.491 contratti (13,3% di quota) in lieve crescita rispetto ai 45.866 del 2022 (+5,7%). Più consistente la crescita dei contratti stipulati dalle Società, ammontati a 315.051 (86,7% del totale) e aumentati del 24,1% rispetto ai 253.865 contratti del 2022.

    L’analisi di UNRAE indica in dettaglio la distribuzione dei contratti fra la varie categorie di utilizzatori del noleggio a lungo termine, non confrontabile con le immatricolazioni dello stesso periodo (due slide apposite di confronto dei dati sono disponibili in fondo allo studio).

    Fra i vari utilizzatori, la parte del leone continuano a farla le Aziende non automotive, che registrano 262.403 contratti (+24,3%) e incrementano la loro quota al 72,2% del totale. Al secondo posto i contratti dei soggetti Privati che, come detto, crescono del 5,7% ma riducono la quota di due punti al 13,3%.

    In forte aumento sono invece i contratti delle Società che fanno noleggio a breve termine (NBT), saliti a 26.943 unità (+59,3%) a quota 7,4% sul totale (+1,8 p.p.). Con 15.311 contratti registra un aumento (+30,1%) anche il canale Dealer e Costruttori con una quota del 4,2%.

    L’unica categoria in calo nel semestre è quella delle Società che fanno noleggio a lungo termine (NLT), con 10.394 contratti stipulati (-26,1%) e una quota ridotta dal 4,7% al 2,9%.

    La durata media dei contratti nel periodo è rimasta invariata a 23 mesi.

    Alimentazioni

    Sul fronte delle alimentazioni, anche se in costante arretramento, si conferma la prevalenza del diesel, preferito dai Privati (35,4%), Dealer e Costruttori (33,9%), Società NLT (31,8%), ma soprattutto dalle Aziende non automotive (58,7%). Il NBT prevale su tutti nella scelta dei veicoli a benzina (39,6%), seguiti nello stesso canale dalle vetture diesel al 26,1%.

    Continua la marcia delle ibride (HEV) che crescono in tutti i canali e raggiungono il 33% fra Dealer e Costruttori, il 24,3% fra i Privati, il 23,8% nel NLT, il 22,5% nel NBT e in ultimo il 19,4% fra le Aziende non automotive, che come visto sono più legate al diesel. Crescono anche le Plug-in (PHEV) in tutti i canali, ad eccezione dei Privati dove scendono dal 10,1% al 7,1%.

    In calo invece le elettriche pure (BEV), meno che nel NLT dove segnano un exploit dallo 0,3% del 1° semestre 2022 al 9,4% attuale.

    Segmenti e Carrozzerie

    Le preferenze fra i segmenti/carrozzerie sono differenziate a seconda del canale di utilizzatori: fra i Privati prevalgono i Suv del segmento C con una quota del 26,4%, lo stesso segmento prevale anche fra Dealer e Costruttori (29,1%) e Aziende non automotive (24,9%); i Suv del segmento B sono preferiti dal NBT (37,5%), mentre nel NLT prevalgono le piccole Berline del segmento A (31,3%). Nel complesso, i C-SUV sono in definitiva i modelli con la quota maggiore (24%), seguiti da B-Suv (16,8%) e dalle sempre presenti Station Wagon (13,4%) che godono il favore soprattutto fra le Aziende non automotive dove occupano il secondo posto (16,5%) dopo i C-SUV.

    Regioni e Province

    Nella classifica regionale la Lombardia è sempre al primo posto nell’utilizzo del noleggio a lungo termine con il 32,4% dei contratti nei sei mesi. Secondo il Lazio con il 13,8%, a cui seguono Piemonte (8,9%), Trentino Alto Adige (8,6%), Emilia-Romagna (8,2%). Nel confronto con lo stesso periodo 2022, la Lombardia registra una crescita di quota dal 22,1% al 24% nel noleggio a utilizzatori Privati, e un calo di mezzo punto nel canale delle Società (al 33,7%).

    Fra le 20 province top, Napoli (25,8%), Varese (24,6%) e Bari (23,5%) sono quelle con i numeri più alti di contratti dei Privati. Milano è sempre la “capitale” dei contratti delle Aziende non automotive (89,8%), canale che comunque ha numeri molto elevati in quasi tutte le province, con l’eccezione di Bolzano e Trento che presentano le quote preponderanti nel canale NBT (rispettivamente 75,9% e 58,8%). La provincia di Trento occupa il primo posto anche nel canale NLT (27,3%), seguita da Torino (12,6%).

  • Le parti a consumo più rapido di uno scooter che dovresti conoscere

    Le parti a consumo più rapido di uno scooter che dovresti conoscere

    In qualtià di popolare mezzo di trasporto, gli scooter richiedono una manutenzione regolare per garantirne la longevità. Tuttavia, a causa dell’usura, alcune parti devono essere sostituite più frequentemente di altre. In questo articolo parleremo delle parti di uno scooter che si consumano più rapidamente e che devono essere sostituite.

    1. Tires

    I pneumatici sono i pezzi di ricambi moto più critici che richiedono sostituzioni frequenti. Sono a diretto contatto con la strada e sono soggetti a usura. I pneumatici degli scooter hanno una durata limitata e la loro resistenza dipende da fattori quali le condizioni della strada, il tempo e lo stile di guida. Si consiglia di controllare regolarmente la pressione degli pneumatici e di sostituirli quando la profondità del battistrada è inferiore a 1,6 mm.

    L’importanza della pressione dei pneumatici non può essere sopravvalutata in quanto influisce sulle prestazioni complessive dello scooter. Una bassa pressione può causare un’usura più rapida del pneumatico e un maggiore consumo di carburante. D’altro canto, un gonfiaggio eccessivo può causare un’usura prematura del pneumatico e ridurre la stabilità dello scooter.

    2. Pastiglie per i Freni

    Le pastiglie dei freni sono responsabili dell’arresto dello scooter e sono soggette ad attrito e calore costanti. Con il tempo si consumano e devono essere sostituite. Ignorare la sostituzione delle pastiglie dei freni può portare a una riduzione delle prestazioni di frenata, il che può essere pericoloso. Si consiglia di controllare regolarmente le pastiglie dei freni e di sostituirle quando lo spessore è inferiore a 2 mm.

    È bene sottolineare che le pastiglie dei freni non si consumano allo stesso ritmo, in quanto questo dipende da vari fattori come il peso del pilota, lo stile di guida e le condizioni del traffico. Pertanto, è essenziale controllare regolarmente le pastiglie dei freni per garantire prestazioni e sicurezza ottimali.

    3. Batteria

    La batteria è un componente importante di uno scooter che fornisce energia al sistema elettrico. È soggetta a usura e richiede la sostituzione dopo un certo periodo. La durata della batteria di uno scooter dipende dall’uso e dalla manutenzione. Si consiglia di sostituire la batteria ogni due o tre anni per garantire prestazioni ottimali.

    Avere la batteria scarica può essere un inconveniente, soprattutto se accade inaspettatamente. Pertanto, è consigliabile controllare regolarmente la batteria e sostituirla quando necessario. Inoltre, è essenziale mantenere la batteria pulita e asciutta, poiché l’umidità può danneggiarla.

    4. Candela di Accensione

    La candela è responsabile dell’accensione del carburante nel motore ed è soggetta a usura. È necessario sostituirla dopo un certo periodo di tempo per garantire la corretta accensione del combustibile. Una candela usurata può causare una riduzione dell’efficienza del carburante e delle prestazioni del motore. Consigliamo di controllare regolarmente la candela e di sostituirla dopo 10.000 km di utilizzo.

    Controllare regolarmente la candela di accensione può evitare che il motore si accenda male, causando danni al motore e riducendone la durata. Inoltre, è essenziale utilizzare la candela giusta per il proprio scooter, in quanto l’utilizzo di quella sbagliata può causare danni al motore.

    5. Filtro dell’Aria

    Il filtro dell’aria ha il compito di filtrare l’aria che entra nel motore ed è soggetto a sporco, polvere e detriti. Un filtro dell’aria intasato può ridurre le prestazioni del motore e l’efficienza del carburante. È necessario sostituirlo dopo un certo periodo per garantire prestazioni ottimali del motore. Consigliamo di controllare regolarmente il filtro dell’aria e di sostituirlo ogni 5.000 km di utilizzo.

    Un filtro dell’aria sporco può far consumare più carburante al motore e ridurne la potenza. Pertanto, è essenziale controllare regolarmente il filtro dell’aria e sostituirlo quando necessario. Inoltre, è consigliabile evitare di guidare in aree polverose o sporche, in quanto il filtro dell’aria può intasarsi più rapidamente.

  • Dallo sforzo sinergico di IVECO, Mecar e Smet è stato presentato l’IVECO S-Way Fuel Hero, l’eroe dei consumi

    Dallo sforzo sinergico di IVECO, Mecar e Smet è stato presentato l’IVECO S-Way Fuel Hero, l’eroe dei consumi

    Paestum, 25 maggio 2023

    IVECO, insieme al suo concessionario Mecar, ha consegnato un IVECO S-Way Fuel Hero da 490 cv al Gruppo SMET nel corso di un evento che si è svolto a Paestum, un momento di confronto sul futuro del trasporto sostenibile. Alla cerimonia di consegna, oltre a IVECO e al Gruppo Smet, hanno partecipato anche la concessionaria IVECO Mecar e Alis. La consegna dell’IVECO S-Way rappresenta l’ulteriore tappa di un processo di “decarbonizzazione” dei trasporti, che ha portato il gruppo di logistica salernitano SMET, socio fondatore di Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), a definire un nuovo paradigma di intermodalità sostenibile in Italia e in Europa.

    L’IVECO S-Way Fuel Hero, trattore a due assi dotato di motore Cursor 13 eVGT e cambio Hi-Tronix da 12 marce è stato sviluppato per raggiungere il massimo risparmio di carburante possibile, fino all’8%, la soluzione ideale per la sostenibilità a lungo raggio. I mezzi diesel di IVECO sono 100% compatibili con il biocarburante HVO (Olio Vegetale Idrogenato). Il biocarburante HVO può essere utilizzato in purezza in tutte le motorizzazioni diesel più recenti: si tratta di un biocarburante di elevata qualità di origine vegetale e da scarti. Infatti, l’HVO puro al 100% consente di abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di vita) tra il 60 e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento.

    “Da Paestum lanciamo un modello di sostenibilità ad ampio raggio perché questo è un prodotto termico, eroe dei consumi a causa delle ridotte emissioni di CO2 – ha spiegato Domenico De Rosa, Ceo del Gruppo SMET – Questo veicolo è la dimostrazione che un’alternativa al tutto elettrico è possibile”. Non è mancato un commento alle politiche di Bruxelles. “Non crediamo a ciò che ci è stato imposto dall’Unione Europea riguardo ai veicoli full electric. Lanciamo, dunque, un messaggio critico, ma anche positivo con il nuovo veicolo IVECO S-Way Fuel Hero”, ha aggiunto De Rosa, che ricopre anche l’incarico di socio fondatore e Presidente della Commissione dell’Intermodalità marittima e delle Autostrade del Mare. E ancora: “Noi andremo avanti sperimentando e promuovendo sempre altre tecnologie, aprendoci sempre più a tutte le trazioni alternative. Gruppo SMET si distingue perché all’avanguardia nella mobilità sostenibile e con risultati dimostrati. Se siamo il primo gruppo di logistica sostenibile intermodale in Italia è perché probabilmente siamo ancora visionari e le nostre azioni hanno come matrice sempre il sogno: concetto da diffondere anche nei giovani, a cui stanno rubando ogni speranza”.

    Guido GrimaldiCorporate Short Sea Shipping Commercial Director Grimaldi Group e Presidente di Alis ha ribadito l’importanza sul mercato di un veicolo come IVECO Fuel Hero: “IVECO S-Way Fuel Hero è un importante investimento fatto dalla IVECO e promosso dal Gruppo SMET – ha sottolineato Grimaldi – Il veicolo ha bassi consumi e permetterà di ridurre la produzione di anidride carbonica; si va, dunque, nella giusta direzione e Alis dimostra ancora una volta, con i suoi soci, che può fare la differenza nella promozione di un trasporto sempre più sostenibile non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale

    Massimiliano PerriDirettore Generale IVECO Mercato Italia, ha dichiarato “Siamo onorati di essere parte di un efficiente processo di decarbonizzazione al fianco di partner sostenibili come il Gruppo Smet. Il nostro IVECO S-Way Fuel Hero da 490 cv è un eroe dei consumi, ridotti fino all’8%, una soluzione valida per il rinnovo del parco circolante, al momento uno dei più anziani d’Europa. Il veicolo garantisce sistemi di sicurezza avanzati, rappresentando la risposta ideale dal punto di vista ambientale, in quanto l’IVECO S-Way Fuel Hero è totalmente compatibile con il biocarburante HVO (Olio Vegetale Idrogenato). IVECO si propone dunque come fornitore di soluzioni differenti in funzione della mission dei clienti, guidando la strada del cambiamento verso la decarbonizzazione del mondo dei trasporti”.

    Matteo Innaco, Direttore Commerciale Mecar: “Mecar, da sempre impegnata in progetti che possano rendere il proprio modello di business più sostenibile, ha confermato, ancora una volta, il proprio sostegno al fianco di un partner come Smet con cui condivide non solo visione e obiettivi comuni ma, soprattutto, l’impegno costante in investimenti legati ad innovazione e transizione energetica, con l’obiettivo di guidare il cambiamento della logistica e del trasporto sostenibile”.

  • Quali sono i camion più potenti al mondo? La nostra classifica

    Quali sono i camion più potenti al mondo? La nostra classifica

    La lista dei 10 camion più forti al mondo, ovvero i veicoli pesanti che sviluppano la maggiore potenza espressa in cavalli, vede al vertice il Shacman X6000, il quale, con i suoi 800 CV, ha sbaragliato la concorrenza, incluso il V8 Scania, che deteneva il primato con i suoi 770 CV.

    Nel 2008 Volvo aveva presentato il motore FH16 da 700 CV, salito poi a 750 CV nel 2011, che occupa il terzo posto della graduatoria dei camion più potenti al mondo. Non rientra nella classifica il mega truck Volvo Iron Knight, che, con i suoi 2.400 CV, non viene utilizzato su strada ma viene impiegato per battere i record di velocità.

    Dopo questo breve preambolo ci addentreremo subito nella classifica dei 3 camion più potenti al mondo, vedendone insieme le caratteristiche principali.

    Shacman X6000

    Il trattore stradale Shacman X6000, dotato di un motore da 16,6 litri, vanta una potenza di 800 CV, superando il record precedentemente detenuto dal V8 Scania che arrivava a 770 CV.

    Il cambio S16AD, con ben 16 velocità completamente automatizzate, si abbina perfettamente al motore diesel, garantendo un valore di 3.750 Nm. Con questi dati è possibile affermare che il camion Shacman X6000 è il più potente al mondo.

    Questa incredibile potenza permette al trattore stradale Shacman X6000 di superare facilmente qualsiasi tipo di ostacolo, anche in situazioni particolarmente difficili e impegnative. Grazie alla sua struttura robusta e resistente, il camion è in grado di trasportare pesi notevoli in tutta sicurezza, senza alcun problema di manovrabilità. Inoltre, la presenza del cambio completamente automatizzato rende l’utilizzo del veicolo estremamente facile e intuitivo, senza necessità di particolari conoscenze tecniche da parte dell’autista.

    Scania V8

    Il rinomato propulsore V8 di Scania è stato potenziato nel 2020, raggiungendo una potenza di 770 CV e una coppia di 3.700 Nm. Numerose sono state le migliorie apportate all’unità per conseguire questo risultato eccezionale, tra cui l’adozione del nuovo cambio automatizzato Opticruise.

    Questa innovazione ha consentito di migliorare le prestazioni del motore, garantendo una guida fluida e affidabile.

    Grazie alla sua affidabilità e alla sua potenza, il motore V8 Scania è stato scelto da molti operatori nel settore del trasporto, sia a livello nazionale che internazionale. La sua versatilità lo rende ideale per molteplici applicazioni, dalla distribuzione urbana alle lunghe percorrenze su strada.

    Volvo FH16

    Al terzo posto della graduatoria si trova un autocarro prodotto dalla casa automobilistica Volvo, il modello FH 16 con una potenza di 750 cavalli.

    L’unità motrice è costituita da un propulsore a sei cilindri con una cilindrata di 16,1 litri ed una coppia di 3.550 Nm, raggiunta ad una frequenza di rotazione compresa tra 1.050 e 1.400 giri al minuto.

    Si tratta di uno dei veicoli commerciali di serie più performanti a livello globale prodotto dalla suddetta azienda svedese.

    La forza e la potenza di questo camion Volvo lo rendono uno dei mezzi più adatti per il trasporto di carichi pesanti su strada.

    L’elevato livello di tecnologia e di innovazione adottati dalla casa automobilistica garantiscono sicurezza, affidabilità e durabilità nel tempo per tutti i suoi prodotti, compreso il modello FH 16 da 750 CV.

    La Volvo, grazie alla sua ampia gamma di veicoli commerciali, è in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di azienda, dalle grandi multinazionali alle piccole imprese. La continua ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche garantiscono alla casa automobilistica svedese un posto di primo piano nel mercato dei veicoli commerciali.

    Altri modelli non citati e come acquistarli

    Fuori dalla nostra classifica abbiamo però lasciato alcuni modelli che possono risultare altrettanto validi per lavorare anche se con meno potenza, come ad esempio il Mercedes Actros 1863, l’Iveco S-Way e lo Scania R 580.

    A tal proposito, se siete in cerca di camion da lavoro da poter impiegare nella vostra impresa di trasporti e volete consultare prezzi e modelli ci sentiamo di suggerirvi di visitare la pagina relativa aicamion in vendita online, dove avrete modo di vedere diversi annunci e poter scegliere eventualmente quello che sarà maggiormente adatto alla vostra azienda.

  • Componenti essenziali della tua auto: cosa c’è da sapere

    Componenti essenziali della tua auto: cosa c’è da sapere

    Capita a tutti di non riconoscere alcune componenti auto. In questa breve guida, ci occuperemo di scoprirne le 7 principali.

    Malgrado l’automobile sia tra i veicoli di uso più comune, sono poche le persone che possono vantare una conoscenza specifica delle sue varie componenti. In realtà, però, sia i nuovi automobilisti che quelli più esperti hanno la responsabilità di gestire la corretta manutenzione della loro macchina. Saper identificare le varie componenti del proprio veicolo è infatti fondamentale in caso di guasti e malfunzionamenti, e in tutti i momenti in cui il problema avrà bisogno di essere spiegato dettagliatamente al meccanico. 

    Oltretutto, ci sono da considerare i casi in cui la tua auto potrebbe smettere di funzionare improvvisamente in una zona remota e senza un’officina meccanica in vista. In queste sfortunate circostanze, avere delle conoscenze anche basilari sul funzionamento della tua auto può davvero fare la differenza. Sei curioso di conoscere le principali componenti che fanno sì che la tua auto funzioni correttamente? Continua a leggere. 

    L’automobile: una tecnologia complessa

    Sicuramente ti sarai accorto che la struttura della tua auto è tutt’altro che semplice. Il corretto funzionamento del tuo veicolo dipende infatti da un’intricata collaborazione tra le varie componenti meccaniche e i relativi impianti elettrici. Si calcola infatti che il numero totale delle parti della tua auto  ammonti a sessanta, o addirittura a 2.750 se si contano le componenti minori quali le viti e i bulloni. 

    Seppure ti suggeriamo di rivolgerti a professionisti specializzati per le operazioni più complesse o rischiose, puoi comunque imparare ad occuparti da solo dei guasti minori.

    Le 7 componenti principali della tua auto

    1. Il motore 

    Il motore è, senza ombra di dubbio, la parte più vitale della tua auto. Senza motore, infatti, un’automobile non può muoversi. Non si tratta di un corpo unico, ma piuttosto di un insieme di vari elementi che collaborano affinché il motore possa utilizzare la combustione del carburante e trasformarla nell’energia necessaria per il movimento dell’auto. Dipendendo dal guasto, è possibile che basti sostituire o riparare solo una o alcune delle parti minori del motore. Nei casi più seri, sarà opportuno sostituire l’intero apparato, anche con parti usate (maggiori informazioni qui). Ad ogni modo, ti consigliamo rivolgerti a un meccanico per assicurarti del problema in questione.

    1. La trasmissione

    La trasmissione è costituita dall’insieme di componenti che trasferiscono la potenza generata dal motore alle ruote. La sua importante funzione fa sì che sia una delle parti più cruciali del tuo veicolo. Esistono due tipi di trasmissione:

    • Trasmissione manuale: Si tratta della scelta più comune in Europa ed Italia, nonché la più antica. Il guidatore è responsabile del cambio di marcia. 
    • Trasmissione a cambio automatico: Questa è l’opzione preferita negli Stati Uniti in quanto permette una maggiore facilità di guida.
    1. La batteria

    Come suggerisce il nome, la batteria è la parte della tua auto responsabile della somministrazione di energia. Di conseguenza, svolge un compito fondamentale nell’accensione dell’automobile. Seguendo un processo simile a quello del motore, la batteria trasforma l’energia dei fluidi chimici e la trasmette ad altre componenti per innescare in loro un’azione meccanica. 

    La batteria si trova sotto al cofano e può essere ricaricata con un compressore portatile. Ciò nonostante, ti suggeriamo di toccarla solo se hai un certo livello di esperienza.

    1. La frizione

    La frizione è una componente meccanica della tua auto che svolge la funzione di collegare due “alberi” per il controllo della trasmissione del moto rotatorio. In parole povere, il suo ruolo è quello di evitare che le ruote girino senza controllo. La frizione è controllata da un guidatore tramite un pedale, o automaticamente nel caso di modalità automatica.

    1. Il radiatore

    Il radiatore svolge una funzione protettrice. È infatti responsabile di evitare il surriscaldamento del motore tramite un’azione di assorbimento e trasferimento del calore. Oltre a modulare la temperatura interna, il radiatore è fornito anche di un piccolo ventilatore nel caso in cui la temperatura atmosferica sia abbastanza elevata da interferire con il corretto funzionamento del motore. 

    1. I freni

    Quando si parla di sicurezza sulla strada, i freni sono tra le principali componenti da menzionare. La loro funzione è infatti quella di permettere al guidatore di arrestare o rallentare il veicolo.

    La tecnologia del freno è complessa e dipende da una serie di microcomponenti tra cui i pedali e il calibro. I freni possono essere suddivisi tra freni a disco e freni a tamburo.

    1. Marmitta catalitica

    È capitato a tutti di indignarsi al vedere un’auto che espelle gas oscuri e maleodoranti dalla marmitta catalitica. Utilizzata correttamente, la marmitta svolge la delicata funzione di ridurre e filtrare gas tossici quali l’ossido di nitrogeno derivato dalla combustione della benzina nel motore. Questi gas sono terribilmente nocivi per l’uomo e per l’ambiente, rendendo quindi cruciale il compito di sostituire la marmitta catalitica già al primo segnale di malfunzionamento.

    In conclusione

    Succede spesso di essere confusi riguardo ad alcune delle componenti principali della propria auto. Speriamo davvero che la nostra guida possa averti fornito un po’ di chiarezza in più e che tu abbia ora gli strumenti adatti ad identificare queste componenti nel tuo veicolo.

  • VEICOLI COMMERCIALI, A OTTOBRE IMMATRICOLAZIONI -9,7%. IN 10 MESI PERSI 19 MILA VEICOLI

    VEICOLI COMMERCIALI, A OTTOBRE IMMATRICOLAZIONI -9,7%. IN 10 MESI PERSI 19 MILA VEICOLI

    UNRAE: VARARE UN PIANO PER LE INFRASTRUTTURE DI RICARICA E ESTENDERE INCENTIVI AI MEZZI NON-ELETTRICI

    Continua a soffrire anche a ottobre il mercato dei veicoli commerciali che registra la nona flessione consecutiva e, come evidenziato dalle stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE, con 13.800 immatricolazioni contro le 15.288 di ottobre 2021 segna un calo del 9,7%.

    Nei primi dieci mesi dell’anno, con 134.178 immatricolazioni, la flessione è del 12,2%, pari a una perdita di circa 19.000 veicoli (fino a 3,5 t di peso totale a terra) rispetto al periodo gennaio-ottobre 2021.

    “Per una ripresa del mercato e per uno sviluppo accelerato della mobilità a zero o bassissime emissioni anche per le merci e non solo per le persone, l’UNRAE ha le idee chiare su cosa proporre al nuovo Governo e si dice pronta e disponibile al confronto” afferma Michele Crisci, Presidente dell’Unione delle Case automobilistiche estere.

    I temi da affrontare sono diversi e riguardano prioritariamente alcuni punti chiave: “In particolare – evidenzia Michele Crisci – predisposizione di una rete infrastrutturale con una serie di misure che ne agevolino la realizzazione quali: sgravi fiscali per l’installazione di ricariche private; credito di imposta per gli investimenti in ricariche fast charge; emanazione di un preciso e puntuale cronoprogramma con obiettivi per singola area geografica e tipologia di strada;
    accelerazione nell’emanazione delle norme attuative dei provvedimenti in materia.
    “Ma – aggiunge – per accelerare lo svecchiamento del parco veicolare serve anche l’estensione degli incentivi ad alimentazioni diverse dall’elettrico a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa”.

    La struttura del mercato dei primi 9 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, conferma un calo dei privati del 26,3%, al 18,8% di quota (-3,5 p.p.) e delle autoimmatricolazioni (-25,1%), al 4,8% del totale. In flessione anche le società, al 41,5% di share (-2,4 p.p.), e il noleggio a breve termine (-27%), al 4,6% di quota di mercato. Il noleggio a lungo termine si conferma l’unico canale in crescita, con una quota che arriva al 30,3% del totale,
    guadagnando 7,6 punti.

    Dall’analisi delle motorizzazioni, in gennaio-settembre il diesel perde 8,7 punti, scendendo al 76,1% di quota, il benzina continua a crescere sfiorando il 6,0% del totale (+2,6 p.p.), il Gpl sale al 3% di share, il metano riduce la rappresentatività all’1,5%. I veicoli ibridi salgono al 10,8% di share (+5,1 p.p.), gli elettrici salgono al 2,4% delle preferenze.

    La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 9 mesi scende del 7,7% a 181,3 g/Km (rispetto ai 196,4 g/Km dello stesso periodo 2021).

  • VEICOLI INDUSTRIALI, NON SI FERMA LA CORSA DEI PESANTI: A OTTOBRE +28,5%

    VEICOLI INDUSTRIALI, NON SI FERMA LA CORSA DEI PESANTI: A OTTOBRE +28,5%

    GRAZIE AI QUALI NEI 10 MESI IL MERCATO SFIORA IL PAREGGIO CON IL 2021 (-0,7%)

    Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di ottobre 2022 verso lo stesso mese del 2021:

    Il mercato dei veicoli industriali cresce a doppia cifra in ottobre e conferma il trend positivo degli ultimi mesi con 2.220 unità immatricolate contro le 1.801 del 2021 (+23,2%), riducendo il divario di immatricolazioni rispetto allo scorso anno e chiudendo i primi dieci mesi del 2022 a -0,7%. Il rialzo delle vendite è trainato dai veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che segnano il +28,5% rispetto allo scorso anno. Rimane, invece, stabile la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 t, a +0,7% sul 2021 e chiude in negativo i l comparto dei mezzi leggeri sotto le 6 t (-27,2%).

    “Nonostante il mercato di ottobre abbia fatto registrare un aumento complessivo del 23,2% rispetto all’anno precedente, preoccupa il crollo delle immatricolazioni di veicoli alimentati a LNG e le difficoltà dei veicoli elettrici a zero emissioni, che oggi rappresentano solo lo 0,07% del mercato”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.

    “Di questo passo, senza adeguati sostegni e un idoneo piano infrastrutturale rivolti alle alimentazioni alternative a bassissime o zero emissioni, – sottolinea Starace – si rischia di compromettere la transizione ecologica vanificando gli ingenti investimenti profusi dai Costruttori”.

    In linea con quanto espresso a più riprese, l’UNRAE ritiene che il Governo debba introdurre misure che disincentivino la circolazione di veicoli vetusti e altamente inquinanti.

    “Auspichiamo che, data la situazione contingente, il rinnovo del parco si possa perseguire anche attraverso il c.d. meccanismo del “chi più inquina più paga”, prevedendo oneri d’esercizio crescenti all’aumento delle emissioni di CO2 dei veicoli, con una revisione su base ambientale di pedaggi autostradali, tassa di proprietà, rimborso delle accise, ma anche divieti alla circolazione e limitazioni alla capacità di carico”, conclude il Presidente Starace.

  • Prezzi auto alle stelle: è boom di noleggi a lungo termine

    Non arrivano ancora notizie incoraggianti dal mercato auto per i consumatori italiani. Nonostante la crisi dei chip si stia lentamente risolvendo infatti, i prezzi sono ancora alle stelle sia per quanto riguarda i veicoli nuovi che quelli di seconda mano. Acquistare un’auto nel 2022 è ancora tutt’altro che conveniente e sembra che questa tendenza caratterizzerà anche i primi mesi del 2023 almeno. Non stupisce affatto dunque che la formula del noleggio auto a lungo termine stia letteralmente spopolando e che le varie concessionarie stiano registrando un vero e proprio boom di richieste.

    Vediamo allora insieme come funziona questa formula e quali sono gli effettivi vantaggi che è in grado di offrire.

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  • Si accendono i motori di “Salento Truck”

    Si terrà domenica 16 ottobre p.v. a Casarano (Lecce), presso la Zona industriale-Tronco C, la seconda edizione di “Salento Truck” la manifestazione dedicata al trasporto delle merci promossa ed organizzata dall’Associazione Culturale «iFuture».

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  • Gruppo SMET lancia lo Smart Truck con Iveco

    Gruppo SMET lancia lo Smart Truck con Iveco

    Presentati a Torino i primi prototipi di autoveicolo a guida autonoma che dal 2023 saranno inseriti nella flotta SMET

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