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Cultura

ACMF ai David di Donatello 2024: Un Trionfo di Nomination Sottaciuto

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Nell’edizione 2024 dei David di Donatello, l’Associazione Compositori Musica per Film (ACMF) celebra quasi un en plein di nomination, evidenziando il talento e il contributo significativo dei suoi membri all’industria cinematografica italiana. I compositori soci dell’ACMF, Lele Marchitelli per “C’è ancora domani”, Franco Piersanti per “Il sol dell’avvenire”, Santi Pulvirenti per “L’ultima notte di Amore”, e Andrea Farri con una doppia nomination per “Io capitano”, hanno dimostrato ancora una volta l’eccellenza raggiunta nel campo della composizione musicale per il cinema.

Fondata nel 2017 sotto la presidenza onoraria di Ennio Morricone, l’ACMF si è imposta come un baluardo nella difesa dell’integrità e della qualità del processo creativo musicale, tanto nel cinema italiano quanto in quello internazionale. I risultati ottenuti in soli sette anni di attività testimoniano l’impatto e l’importanza dell’associazione nel panorama cinematografico.

Tuttavia, nonostante il riconoscimento e l’apprezzamento ottenuti dai suoi membri attraverso le nomination ai David di Donatello, l’ACMF ha espresso sconcerto per l’omissione dei compositori durante la conferenza stampa ufficiale dell’Accademia del Cinema Italiano. Questa esclusione non solo nega ai compositori la visibilità e il riconoscimento meriti, ma ignora anche il loro ruolo fondamentale come autori integrali dell’opera cinematografica, al pari di soggettisti, sceneggiatori e registi, uno statuto ufficialmente riconosciuto dalla legislazione vigente.

L’assenza di menzione dei compositori in un momento così cruciale come la presentazione delle nomination evidenzia una lacuna nell’apprezzamento del contributo della musica alla narrazione cinematografica. La musica, con la sua capacità di evocare emozioni e arricchire la trama, è una componente vitale del cinema, e i compositori, con il loro talento e la loro dedizione, meritano di essere celebrati e riconosciuti come autori a pieno titolo.

La situazione solleva interrogativi sul valore attribuito alla musica nel cinema e sulla necessità di una maggiore inclusione e riconoscimento dei compositori nel discorso cinematografico ufficiale. L’ACMF, con il supporto e il riconoscimento dei suoi membri, continua a lottare per l’affermazione dei diritti e del ruolo dei compositori nell’industria cinematografica, aspirando a un futuro in cui la musica e i suoi creatori ricevano il dovuto apprezzamento e visibilità.

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