Tag: reumatologia

  • REUMATOLOGIA E COLLABORAZIONE MULTIDISCIPLINARE: PER CONTRASTARE IL DANNO D’ORGANO SERVE UN CAMBIO DI PROSPETTIVA

    REUMATOLOGIA E COLLABORAZIONE MULTIDISCIPLINARE: PER CONTRASTARE IL DANNO D’ORGANO SERVE UN CAMBIO DI PROSPETTIVA

    TERMINATO IL XXVI CONGRESSO NAZIONALE DEL COLLEGIO REUMATOLOGI ITALIANI . SONO STATI CREATI IL GRUPPO DI LAVORO SU REUMATOLOGIA E MEDICINA DI GENERE E IL TEAM DI ONCOREUMATOLOGIA, UNICO AL MONDO

    ROMA, 26 GIUGNO 2023 – “E’ il tempo di un reale cambio di prospettiva che punti alle aperture professionali ed alle collaborazioni multidisciplinari, pur nel rispetto ovvio delle competenze: solo così possiamo prendere in carico i nostri pazienti di fronte alla complessa incidenza delle loro patologie sulla salute e sulla vita quotidiana”: è un messaggio preciso quello che Daniela Marotto (presidente del Collegio Reumatologi Italiani) lancia al termine del 26° Congresso nazionale CReI, appena concluso a Roma. “Lo specialista di reumatologia”, prosegue la presidente, “si trova quotidianamente a registrare una molteplicità di danni d’organo come risultato della malattia reumatologica, e quindi noi sentiamo il bisogno di spingere verso la creazione di una collaborazione continua e virtuosa con i colleghi di altre specialità con i quali – in strettissima alleanza continua – possiamo assicurare ai nostri pazienti le diagnosi più tempestive, le terapie più appropriate e i follow up più consapevoli, attenti e competenti”.

    Proprio ai danni d’organo era dedicato il Congresso CReI , evento scientifico che ha richiamato a Roma oltre 600 tra specialisti, relatori, partecipanti alle sessioni formative multiprofessionali (dedicate a infermieri, fisioterapisti, podologi, terapisti occupazionali, psicologi, psicoterapeuti, ecografisti), pazienti con le loro associazioni e rappresentanti istituzionali. Il giorno che ha preceduto l’inaugurazione del Congresso ha poi registrato la nascita del Gruppo di Oncoreumatologia, un inedito team multidisciplinare che ha l’obiettivo di condividere tra specialisti conoscenze comuni ed approcci diagnostico terapeutici. Si tratta di un progetto assolutamente inedito, su cui si è concentrato anche il messaggio del Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha sottolineato proprio che “il management delle patologie reumatologiche spesso richiede una visione ampia e inclusiva e il coinvolgimento di molteplici specialità e professionalità sotto il controllo del reumatologo. La creazione del gruppo di studio di Oncoreumatologia, primo e unico nel suo genere in Italia e anche a livello internazionale, è chiara espressione della volontà di una forte collaborazione tra i diversi professionisti. Tutti insieme dobbiamo lavorare in questa direzione per garantire la tutela della salute”

    Tre giorni di lavori in cui – con il contributo del Direttivo CReI e dell’attivissimo gruppo Giovani del Collegio – sono stati affrontati con approccio sempre multidisciplinare i temi del dolore e della neuroinfiammazione, della fibromialgia e della sindrome di Sjogren, delle malattie lisosomiali e delle artropatie, delle insufficienze renali e delle cardiopatie, della fibrosi polmonare e delle malattie gastrointestinali. Il tutto mettendo sempre in fortissima correlazione le problematiche registrate dal reumatologo, con quelle vissute dagli altri specialisti. E non a caso CReI ha anche avviato il Gruppo multidisciplinare Medicina di genere coordinato da Daniela Marotto e Patrizia Amato (coordinatrice del Consiglio direttivo del Collegio), che seguirà tre macro-filoni di studio (rischio cardiovascolare, infertilità maschile e artrosi), con la partecipazione di cardiologi, ginecologi, reumatologi, biologi e diabetologi.

    “Il messaggio chiave del Congresso 2023 è stato chiaro”, puntualizza la presidente CReI, “l’obiettivo che abbiamo è arrivare tempestivamente ad individuare il danno d’organo e trattarlo. Oggi abbiamo importanti armi terapeutiche disponibili, anche nei confronti di patologie difficili da trattare, per prevenire il caso infausto del danno d’organo da malattia reumatologica che mette in discussione la corretta funzionalità di cuore, polmone, rene, intestino, occhi ed apparato muscoloscheletrico. Ma per trattare correttamente e tempestivamente occorre quel cambio di passo rappresentato dalla visione multidisciplinare che coinvolge attorno ad un unico progetto di presa in carico personalizzata non solo i reumatologi, ma anche nefrologi, cardiologi, pneumologi, oculisti, dermatologi, fisiatri, fisioterapisti, psicologi ed oncologi”. “Con questi ultimi poi – conclude Daniela Marotto – come sottolineato dal Ministro Schillaci, il percorso è già definito e avviato: il gruppo di lavoro avviato a Roma con Antonio Giordano (direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research, Temple University, Philadelphia) è unico al mondo e da subito cercheremo di dare luce alla tante ombre esistenti su questa relazione, perché è ormai dimostrato che le malattie reumatologiche sono correlate ad un maggior rischio di sviluppo di neoplasie”.

  • INAUGURATO A PISA IL CENTRO RICERCHE FIRA DEDICATO ALLA RICERCA SCIENTIFICA IN REUMATOLOGIA

    INAUGURATO A PISA IL CENTRO RICERCHE FIRA DEDICATO ALLA RICERCA SCIENTIFICA IN REUMATOLOGIA

    • FIRA (Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite) apre un Centro Ricerche al servizio della ricerca reumatologica italiana, in collaborazione con Fondazione Pisana per la Scienza.
    • Grazie a strumentazioni avanzate sarà possibile applicare le più attuali metodiche di analisi allo studio di singole cellule, del loro DNA e RNA, e del microbioma umano.
    • Il coordinatore scientifico incaricato, Matteo Vecellio PHD, torna in Italia dopo molti anni all’estero grazie a questo bando di ricerca, che inverte la ‘fuga dei cervelli’.

    Pisa, 28 marzo 2023 – La Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite (FIRA) ha inaugurato oggi il Centro Ricerche dedicato alla ricerca scientifica in ambito reumatologico presso la Fondazione Pisana per la Scienza ONLUS (FPS) a Pisa. Grazie a questa collaborazione, apre un centro nazionale di supporto alla ricerca dove le strumentazioni più avanzate sono a disposizione dei ricercatori italiani per condurre studi complessi e approfonditi.

    Le malattie reumatologiche, che coinvolgono 7 milioni di persone solo in Italia e, spesso, sono patologie croniche – comel’osteoartrosi, l’artrite reumatoide, la fibromialgia, la gotta, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la spondilite anchilosante e le connettiviti -, hanno un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti e richiedono una ricerca costante e avanzata per lo sviluppo di nuove terapie.

    In Italia c’è la necessità di stimolare e sostenere la ricerca scientifica indipendente, così da renderla competitiva con quella svolta nei grandi laboratori delle industrie farmaceutiche o nei centri universitari anglosassoni e tedeschi. Ecco perché abbiamo deciso di realizzare un progetto ambizioso con l’apertura di un centro ricerche nazionale, grazie all’importante collaborazione con la Fondazione Pisana per la Scienza” sottolinea il prof. Carlomaurizio Montecucco, presidente di FIRA e Ordinario di Reumatologia, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica dell’Università di Pavia, direttore Struttura Complessa di Reumatologia al Policlinico S. Matteo. “Il Centro Ricerche FIRA si propone come una vera e piattaforma tecnologica offrendo supporto ai progetti che i ricercatori vorranno proporre e sviluppare utilizzando la strumentazione e le competenze a disposizione.Il nostro auspicio è quellodi offrire un servizio permanente ad altissimo livello per la ricerca reumatologica in Italia”.

    “Fondazione Pisana per la Scienza è aperta a ospitare e favorire lo svolgimento di attività di ricerca di alto livello con alto potenziale traslazionale che beneficino della sua piattaforma tecnologica e delle sue competenze tecnico scientifiche” dichiara il prof. Fabio Beltram, Presidente di Fondazione Pisana per la Scienza Onlus. “FPS desidera così contribuire a rafforzare la competitività della ricerca biomedica italiana e del proprio territorio, valorizzando altresì gli importanti investimenti effettuati grazie al supporto del proprio fondatore, la Fondazione Pisa.” 

    Siamo soddisfatti della collaborazione avviata dalla Fondazione Pisana per la Scienza, nostro ente di scopo attivo nel settore della ricerca scientifica e tecnologica, con la Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite, finalizzata a sviluppare una linea di ricerca rivolta alle malattie reumatologiche, che si affianca a quelle già esistenti in ambito oncologico, cardiologico e delle neuroscienze – commenta Stefano Del Corso, Presidente della Fondazione Pisa -. La collaborazione FPS/FIRA valorizza la piattaforma tecnologica, le strumentazioni avanzate e le competenze specializzate della Fondazione Pisana per la Scienza, a cui Fondazione Pisa ha indirizzato e indirizza annualmente ingenti risorse economiche”.

    Il Centro Ricerche FIRA è dotato di strumenti all’avanguardia per lo studio del DNA e del microbioma umano, che consentono di svolgere ricerche complesse sui meccanismi molecolari alla base di diverse malattie reumatologiche con tempi rapidi, ampliando le possibilità di ricerca nel tempo.

    Il Centro sarà inoltre collegato in rete con altri centri ricerche nazionali e internazionali ed altri esperti del campo per aumentare il valore della ricerca svolta.

    Il coordinatore scientifico del Centro Ricerche FIRA, individuato con un bando congiunto FIRA-FPS, è il dott. Matteo Vecellio PhD, tornato in Italia dopo molti anni all’estero proprio grazie a questo progetto.

    Il suo primo progetto di ricerca riguarda la medicina di genere: attraverso lo studio del microbioma umano uterino nelle pazienti affette da artrite reumatoide si intende determinare i meccanismi molecolari della malattia, il suo possibile contributo nello sviluppo della patologia e nella maggiore incidenza sulla popolazione femminile.

    Il secondo progetto di ricerca si focalizzerà sull’organizzazione 3D del DNA nelle malattie reumatologiche per determinare quali meccanismi stanno alla base del malfunzionamento delle cellule e la genesi della patologia.

    “Questi progetti hanno un potenziale enorme: lo sforzo richiesto in termini di tempo, competenze e tecnologie può essere affrontato solo da pochi laboratori al mondo, e quello della Fondazione Pisana per la Scienza può essere annoverato tra questi” sottolinea Matteo Vecellio, coordinatore scientifico del Centro Ricerche FIRA.

    Obiettivo di FIRA, nei prossimi anni, è accogliere idee e progetti di ricerca da parte di altri ricercatori italiani, e dopo averli vagliati, fungere da facilitatore così da finanziare, co-finanziare o trovare finanziamenti necessari per portarli a termine presso il Centro Ricerche FIRA a Pisa.

    “Negli ultimi anni la ricerca reumatologica ha fatto enormi progressi nell’identificazione delle cause delle principali malattie reumatologiche con ricadute cliniche determinanti nell’identificazione di nuovi marker diagnostici e di nuovi presidi terapeutici, come i farmaci intelligenti (anticorpi monoclonali o falsi recettori),che hanno contribuito a migliorare la vita dei pazienti. Ma restano ancora da spiegare molti fenomeni. Lo studio ancora più approfondito degli auto-anticorpi, ossia quelli diretti contro le strutture del nostro organismo invece che contro gli agenti patogeni, e dei meccanismi di disregolazione del sistema immunitario potrà consentire, per esempio, di correggere il malfunzionamento e riportare il sistema alla sua efficienza” spiega il prof. Montecucco.

  • TUTTE LE NOVITA’ SULLE TERAPIE AL CONGRESSO DEI REUMATOLOGI A NAPOLI

    TUTTE LE NOVITA’ SULLE TERAPIE AL CONGRESSO DEI REUMATOLOGI A NAPOLI

    Congresso SIR (Società Italiana di Reumatologia)Crei (Collegio Reumatologi Italiani) Campania 2022

    Napoli 30 settembre – 1 ottobre 2022 Renaissance Naples Hotel Mediterraneo

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