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  • “Canto per te che vai”, il nuovo singolo di Andrea Andrillo 

    “Canto per te che vai”, il nuovo singolo di Andrea Andrillo 

    Già arriva in radio “Canto per te che vai”, il nuovo singolo inedito di Andrea Andrillo tratto dall’album “Bella Cantendi” (Radici Music Records), già disponibile in digitale e CD. Fuori anche il video.

    Canto per te che vai è il canto ostinato di un amore che non intende finire al finire del tempo. Chiude l’album senza chiuderlo, aggirando, anzi, l’ostacolo, il confine che pure ha dovuto accettare: “ecco il limite, la canzone che non puoi cantare...”  Ritroveremo l’eco di questo ultimo canto in quella preghiera che nasce nel buio proprio quando tutto sembrava finire. Per accorgersi di questo, basterà far ricominciare il disco, in loop.  Perché  la morte scompaia, perché “morti non siat”, nella luce delle lanterne, “canto per te, canto per te che vai”.

    Il brano è contenuto in “Bella Cantendi”, questa la tracklist dell’album: “Sa noti de is Animas” (brano con cui ha vinto il Premio della Critica e il Premio per il miglior testo all’edizione 2023 del Premio Andrea Parodi)”Bella Cantendi“, “Parlami d’amore” (presente solo nel formato CD), “My Body is a Cage“, “Forse sognare“, “Morning“, “Tutto tramonta” e “Canto per te che vai“.

    Qui il video: https://youtu.be/tnaPB_5oIrI

    « Il tema trattato nel brano “Canto per te che vai” è molto delicato: trovarsi sul filo di un limite che divide irrimediabilmente due persone che si amano, ma decidere comunque di non arrendersi e di mandare un potente messaggio d’amore al di là di quello stesso limite. Per cercare di rendere questo tema visivamente – racconta il regista del video Federico Branca –  abbiamo chiesto alla pittrice e modella Viola Vistosu di aiutarci con il suo talento e le sue indubbie capacità attoriali. L’idea era di evocare ed infine esorcizzare un’assenza dolorosa tramite la pittura, fino a restituire alla luce del quotidiano il ricordo che poco alla volta prende forma sulla tela, alleviato, privo di amarezza. Noi speriamo di esserci riusciti.»

    Andrea Andrillo, musicista e cantautore, ritiene che il suo percorso artistico abbia avuto inizio nel Natale del 2015 con un concerto acustico nel Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu, in Sardegna. Tuttavia, le radici della sua carriera risalgono a prima del 2015, quando faceva parte del gruppo di poesia “mobile” Matitate, portando poesia e musica in luoghi insoliti.

    Il suo primo album, “Atlantide prima della pioggia” (2015), è autoprodotto e segna l’inizio di una serie di concerti. La svolta arriva grazie a Gianni Maroccolo, che lo mette in contatto con l’etichetta Radici Music Records con cui pubblica due album, “Uomini, bestie ed eroi” (2018) e “Elusive – A Soundtrack to Mark’s Diary” (2019), entrando con quest’ultimo nelle classifiche iTunes dei cantautori in Canada. Oltre alla sua carriera musicale, per il teatro, compone musiche per commedie di successo. Ha anche lavorato con il regista Giovanni Coda per colonne sonore di cortometraggi e lungometraggi, come “Mark’s Diary” e “La sposa nel vento” che di recente ha vinto il Premio Best Soundtrack al New York Film Festival 2023.

    Nel novembre 2020, pubblica il libro-disco “Pròlagus, canzoni per resistere, per non morire“, in collaborazione con esperti e studiosi sardi. Nel 2021, l’opera vince il Premio Cervo come uno dei migliori album del 2020. Il suo album “Bella Cantendi“, rilasciato il 30 maggio 2023, con il singolo “My Body is a Cage” che vede il featuring di Carmelo Pipitone, contiene anche il  brano “Sa noti de is Animas” che gli vale il Premio della Critica e il Premio per il miglior testo all’edizione 2023 del Premio Andrea Parodi.

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  • “Duemila tornanti” è il nuovo singolo di Lou Romano

    “Duemila tornanti” è il nuovo singolo di Lou Romano

    E’ in radio “Duemila tornanti”, il nuovo singolo inedito di Lou Romano, prodotto da Luca Rustici, già in digitale su tutte le piattaforme e store (L’n’R Productions/Universal). Fuori anche il video.

    «Questo brano, energico e al primo ascolto forse criptico, vuole essere un messaggio per far capire che l’amore, quello vero, più che rispondere a bisogni esistenziali e a volte egoistici – afferma Lou Romano – costituisce quel mezzo che ci permette di conoscere meglio noi stessi. Da qui la metafora dello specchio: “è solo negli occhi dell’altro che possiamo vedere l’immagine di chi siamo davvero”Il brano ha avuto una genesi piuttosto lunga, visto che avevo scritto la musica a fine 2021, senza trovare un testo che riuscisse a convincermi pienamente, cosa che è avvenuta, finalmente, tra giugno e luglio 2023Ho attinto a un tema piuttosto comune nella poesia medievale, ovvero lo sguardo d’amore come necessario rispecchiamento per conoscere sé stessi attraverso gli occhi della persona amata. Piccole curiosità: la terza strofa è ispirata a una frase di Anthony Hopkins sulle donne (“Dentro ogni donna dorme un angelo, una principessa e un demone, Quella che svegli, sarà quella che avrai”) e “la Reggina che si deve salvare” non è la moglie del re con un “g” in più bensì la squadra di calcio in maglia amaranto, della quale sono un tifoso sfegatato

    Qui il video:  https://youtu.be/omPoYYGvVKk

    Il video, scritto e diretto da Salvatore Maiorano, rende alla perfezione il significato del brano e ritrae la coesistenza di un testo marcatamente cantautorale con una struttura e un arrangiamento pop rock. Le scene in cui l’artista canta in mezzo a una ferrovia abbandonata si alternano a sequenze che vedono una coppia interagire, anche scherzosamente, in riva al mare.

    Lou Romano, nato sotto il segno dell’ariete il 9 aprile a Reggio Calabria, trascorre infanzia e adolescenza in riva allo Stretto dove, a 16 anni, inizia a suonare il contrabbasso e il basso elettrico dopo essere rimasto “folgorato” dalla visione del DVD di un concerto di Emerson, Lake & Palmer suggeritogli dal padre, anch’egli musicista. Milita in gruppi rock e metal e vince, nell’ambito di un progetto scolastico, una borsa di studio al C.E.T. di Mogol. Negli anni dell’università trascorsi a Pisa impara a suonare la chitarra. Dopo la laurea in filosofia  si trasferisce a Roma, dove comincia a scrivere pezzi propri, mentre porta avanti l’attività di insegnante di liceo.  Tra il 2022 e il 2023 pubblica da indipendente sei singoli, tutti incentrati essenzialmente sulla solitudine e l’abbandono e influenzati a livello musicale dal Prog anni ’70: “Giuseppe l’Hippie, “Mentre tu mi prepari il Caffè, “Resta ferma lì, “Indossa la tua Luce” (reinterpretazione di In the Sun di Joseph Arthur), “Il Vuoto dell’Universo e “Sangueacqua”, oltre a una cover di “De Musica Ligera della band argentina Soda Stereo.  L’incontro con il produttore multi-platino Luca Rustici, fondatore della L’n’R Productions, segna una svolta decisiva. È proprio con questa etichetta che viene pubblicato a gennaio 2024 “Duemila tornanti, brano energico e accattivante che unisce l’approccio cantautorale con un più marcato gusto pop dagli echi british.

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