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  • I bambini ci guardano: una ricerca svela cattive abitudini di genitori alla guida raccontate dai più piccoli

    I bambini ci guardano: una ricerca svela cattive abitudini di genitori alla guida raccontate dai più piccoli

    Colonia, Germania, 1 settembre 2015 – I bambini sono spesso incolpati di essere causa di stress a bordo, e i genitori li rimproverano di non comportarsi bene durante il viaggio. Ma una nuova ricerca Ford* ha ribaltato il punto di vista e risposto a una domanda più originale: cosa pensano i figli dei loro genitori quando sono al volante?

    [easy_ad_inject_1]Lo studio Ford ha svelato, infatti, quali, secondo i bambini, sono le abitudini più fastidiose dei loro genitori quando sono alla guida. L’elenco di quelle più frequenti include cantare stonando, urlare o rivolgersi nervosamente agli altri automobilisti e… mettersi le dita nel naso.

    La ricerca è stata condotta su campione di 2.000 bambini europei e ha svelato, inoltre, che i genitori cercano di far distrarre i figli dando loro smartphone e tablet per giocare o vedere film, per non trovarsi di fronte all’incubo della domanda “siamo arrivati?”, posta con frequenza, per loro stessa ammissione, dal 63% dei bambini.

    Rispetto alla media europea del 26%, i genitori inglesi sono quelli che si affidano maggiormente a smartphone e tablet (32%), in una classifica chiusa dai tedeschi (17%).

    Il 66% dei bambini è sicuro nell’affermare che gli adulti, alla guida, “non si comportano bene”. In particolare, la maggior parte dei genitori tende a lasciarsi andare a espressioni di nervosismo e a utilizzare un linguaggio offensivo nei confronti degli altri automobilisti, di fronte ai propri figli. I più indisciplinati da questo punto di vista sono i guidatori francesi (74%), mentre i genitori più educati, secondo i bambini, sarebbero in Italia (39%), unico paese dove il dato è inferiore al 50%.

    I più piccoli sono la giuria più severa delle performance canore degli adulti. Nella classifica dei più stonati alla guida, secondo loro, vincono di larga misura gli inglesi (39%), seguiti dagli italiani (19%), mentre i genitori ‘canterini’ meno fastidiosi sono i francesi (12%).

    Nel decidere chi guida meglio tra le mamma e i papà, sarebbero quest’ultimi ad avere generalmente più consenso (61%), particolarmente in Italia (67%), mentre i padri inglesi sono quelli più vicini alla parità (55%).

    La classifica di chi tende a eseguire sgradevoli “ispezioni nasali” vede al primo posto gli inglesi (6%), seguiti da italiani (5%), tedeschi (4%) e francesi (3%).

    Ford sviluppa le proprie auto anche in funzione delle esigenze dei più piccoli. In particolare, la C-MAX e la C-MAX7 a 7 posti sono dotate di soluzioni intelligenti per la gestione dello spazio, di interni realizzati con materiali ad alta resistenza, e di tecnologia di sicurezza attiva e assistenza alla guida in grado di rendere ogni viaggio più sereno e meno stressante. La dotazione di più porte USB assicura ai genitori di poter sempre contare su una fonte di energia per i propri dispositivi, mentre il portellone posteriore ad apertura e chiusura automatica senza mani (Hands‑Free Liftgate) agevola le operazioni di carico e scarico dei bagagli. Sia la C-MAX che la C-MAX7 sono dotate del sistema di connettività e comandi vocali SYNC2 e garantiscono, grazie alle nuove sospensioni e al superiore isolamento acustico, un comfort a bordo premium. La C-MAX7 è dotata, inoltre, di doppie porte posteriori scorrevoli e di un design dei sedili ad altissima configurabilità, che permette di accedere agevolmente allo spazio posteriore.

    “Le auto Ford sono dotate di soluzioni spesso geniali, ma purtroppo ancora non esiste un modo di migliorare le performance canore dei genitori più stonati!”, ha dichiarato Roelant de Waard, Vice Presidente Marketing, Vendite e Assistenza, di Ford Europa. “Ma la C-MAX e la C-MAX7 riescono in ogni situazione a migliorare la qualità della vita a bordo, per tutta la famiglia”.

  • Soccorso Alpino. Intervento a Cortenova (LC)

    Soccorso Alpino. Intervento a Cortenova (LC)

    Cortenova (LC), 1 settembre 2015 – Salvato grazie alla segnalazione di un passante che ha sentito dei lamenti e ha intravisto lo zaino: era ferito ma vivo e abbastanza cosciente l’uomo di circa 77 anni, residente nella zona di Cortenova, soccorso oggi dai tecnici della XIX Delegazione Lariana del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Era uscito da solo per funghi, senza telefonino, poi è scivolato ed è caduto in un canale molto impervio nei boschi sopra il centro abitato, a circa 1100 metri di altitudine.

    [easy_ad_inject_1]La richiesta di intervento è giunta nel pomeriggio di oggi: i tecnici, che conoscono molto bene la zona nei dettagli, dalle indicazioni fornite sono riusciti a localizzare il posto in cui l’infortunato si trovava. Per mezzo dell’elicottero sono stati trasferiti a poca distanza e hanno proseguito a piedi. Sono riusciti a stabilire il contatto a voce, perché il bosco fitto rendeva molto difficile vedere la persona; poco dopo lo hanno raggiunto. A quel punto l’eliambulanza dall’alto si è avvicinata e l’uomo è stato imbarellato e sollevato con il verricello, per il trasporto in ospedale. Otto i tecnici della Stazione di Valsassina – Valvarrone intervenuti, altri quattro erano già pronti per il supporto in caso di necessità. L’intervento si è concluso poco fa.

    Il Soccorso alpino rinnova l’appello a considerare tutte le precauzioni prima di uscire in cerca di funghi. Il rispetto di alcuni suggerimenti di base può salvare la vita: prima di partire, è meglio programmare l’itinerario in base alle proprie competenze e alla conoscenza dei posti che si andranno a perlustrare; le calzature devono sempre essere adatte al terreno e garantire una presa salda, perché spesso i versanti sono umidi e scivolosi; meglio non andare da soli, perché le altre persone possono praticare il primo soccorso oppure chiamare subito il 112, non sempre si è in grado di farlo in modo autonomo; dare indicazioni ai familiari o agli amici sul percorso che si intende fare e anche sui tempi di percorrenza e rientro, perché questo può facilitare il lavoro dei soccorritori. Altre importanti indicazioni sono sull’opuscolo “Sicuri a cercar funghi, che si trova presso le sedi del CAI o del Soccorso alpino ed è scaricabile dal sito www.sicurinmontagna.it.