Home Economia Dall’UE l’aut aut: ristrutturare in fretta per diventare più green

Dall’UE l’aut aut: ristrutturare in fretta per diventare più green

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Il 9 febbraio 2023 è arrivato il primo via libera da parte della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo alla direttiva UE per le case green. L’obiettivo è ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra degli impianti domestici e di rendere climaticamente neutri i consumi delle abitazioni nel 2050.
Per far questo, il parco immobiliare delle nazioni appartenenti alla comunità europea dovrebbe subire un massiccio intervento di ristrutturazione e riqualificazione per avere tutti gli edifici almeno in classe E entro il 2033. Tra gli esempi di manutenzione straordinaria utili ai passaggi di classe energetica per gli edifici, si possono citare interventi di consolidamento strutturale, sostituzione di infissi e serramenti, installazione di impianti di climatizzazione ad alta efficienza energetica. Il consiglio è di svolgere questi lavori con la supervisione di team qualificati nel campo delle ristrutturazioni, come quello di Bassetti Home Innovation, e di progettare con cura ogni lavoro per essere certi di ottenere la certificazione necessaria per l’avanzamento energetico dell’immobile.
Il governo, proprio per favorire la ristrutturazione degli edifici, ha attivato negli ultimi anni una serie di agevolazioni fiscali che permettono di avere sconti anche consistenti sulla riqualificazione degli edifici, ma questi bonus potrebbero non essere sufficienti per rispettare l’aut aut dell’UE.

Direttiva Green dell’Europa: cosa prevede
La normativa green dell’UE è molto stringente, sia nelle richieste sia nei tempi. Secondo la bozza, che andrà poi rivista e perfezionata con l’entrata in vigore e con le modifiche apportate dai singoli stati in termini di applicazione della norma, prevede infatti che:

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  • entro il 2023 ogni stato membro dell’UE dovrà avere come media una classificazione in classe D degli edifici;
  • entro il 2033 tutti gli immobili attualmente in classe G dovranno obbligatoriamente passare alla classe F;

Ogni paese dovrà stabilire modalità e criteri di applicazione per riuscire a trovare i fondi necessari per attuare questo importante cambiamento. Ai bonus casa, già previsti e prorogati fino al 2024 e ai prestiti green nati proprio per queste esigenze, dovranno quindi aggiungersi ulteriori misure ad hoc, soprattutto per i proprietari di casa che non avranno la disponibilità economica per effettuare lavori di ristrutturazione.
Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale, ma la notizia dell’approvazione della norma sta già orientando il mercato immobiliare che comincia a tenere conto dell’elemento “green” sia nella vendita sia nell’acquisto. Secondo l’indagine Swg, il 56% di chi desidera acquistare casa ha dichiarato di preferire edifici in classe A e il 55% non desidera prendere in considerazione una casa in classe F o G anche se il prezzo di acquisto è vantaggioso.

Direttiva UE sulle case green: le deroghe
Nella normativa sono previste però delle deroghe per alcune tipologie di edifici: gli immobili che hanno un valore storico e architettonico e sono sottoposti a tutela; gli edifici che si trovano in zone vincolate o protette; gli immobili che vengono utilizzati per meno di 4 mesi all’anno o per periodi limitati e che hanno un consumo energetico inferiore al 25% del consumo annuale; gli edifici di culto e le strutture che vengono considerate temporanee. Per l’Italia raggiungere gli obiettivi sarà una vera impresa, considerando che le stime Enea dicono che il 74% degli immobili nel nostro paese ha una classe inferiore alla D.

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