
Nel panorama attuale dei carburanti, i conducenti si trovano ad affrontare una realtà poco incoraggiante: il prezzo della benzina ha infatti raggiunto i massimi degli ultimi sei mesi, posizionandosi in media, per la modalità self-service, a 1,911 euro al litro. Questa cifra segna un ritorno ai livelli del 19 ottobre, con le diverse compagnie che presentano prezzi variabili tra 1,906 e 1,928 euro per litro, e i distributori indipendenti che offrono leggermente meno, a 1,897 euro.
Anche il diesel non è da meno, con il prezzo medio per la modalità self che si attesta a 1,811 euro per litro, segnando un incremento da 1,803. La situazione non migliora per chi preferisce il servito: il costo medio della benzina in questa modalità ha raggiunto i 2,048 euro per litro, in aumento rispetto ai 2,037 precedenti. Per quanto riguarda le compagnie, i prezzi fluttuano da 1,999 a 2,131 euro per litro, mentre i punti vendita no logo propongono un leggero sconto, posizionandosi a 1,950 euro.
Il diesel servito, allo stesso modo, non fa eccezione alla tendenza al rialzo, con un prezzo medio di 1,951 euro al litro. Le tariffe praticate dalle compagnie per questa tipologia di carburante variano da 1,889 a 2,029 euro per litro, e i distributori no logo si collocano a 1,853 euro.
Questi aumenti dei prezzi dei carburanti riflettono le dinamiche di un mercato sempre più volatile, impattando significativamente sul budget degli automobilisti e sollevando interrogativi sulla gestione futura dell’energia e della mobilità.