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Varese, la mostra I Predatori del Microcosmo prorogata fino al 15 marzo

Mostra I Predatori del Microcosmo
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Mostra I Predatori del Microcosmo
Mostra I Predatori del Microcosmo

Varese, 22 gennaio 2015 – Ha richiamato finora oltre 3000 visitatori: proprio grazie al successo di pubblico, la Mostra “I Predatori del Microcosmo. Zanne, corazze e veleni: le strategie di sopravvivenza degli animali” viene prorogata e arricchita di new entry tra gli esemplari esposti nei terrari. La mostra sulle meraviglie adattative della natura, esposizione di animali vivi e storie fotografiche, promossa dall’Università degli Studi dell’Insubria e dal Comune di Varese, è allestita ai Musei Civici di Villa Mirabello, Piazza della Motta 4, a Varese, fino a domenica 15 marzo 2015 e, in parallelo, proseguono gli eventi collaterali: dai seminari a carattere divulgativo con docenti ed esperti di biodiversità e conservazione dell’ambiente e della fauna, alla gettonatissima iniziativa del sabato “Indovina chi viene a cena” che dà la possibilità di assistere come pubblico al pasto di insetti, anfibi e aracnidi.

[easy_ad_inject_1]Ma la vera novità sono loro: l’“Ululone dal ventre rosso”, il “Serpente del latte” e il “Coleottero tigre”, che diventeranno le nuove attrazioni soprattutto per i piccoli visitatori e magari rappresenteranno un’occasione anche per chi ha visitato già la Mostra per tornare ad ammirare queste specie esotiche e rarissime. L’Ululone dal ventre rosso, a dispetto dello strano nome è un piccolo rospo asiatico (“double face”: la schiena verde a macchie scure favorisce il mimetismo sul terreno, ma, se minacciato, esibisce il rosso brillante della pancia come segnale di avvertimento della sua tossicità. Il Serpente del latte è un innocuo rettile nordamericano dotato di una livrea molto simile al ben più pericoloso Serpente corallo, “travestimento” utile a scoraggiare potenziali predatori. Il coleottero tigre è un vorace predatore delle savane dell’Africa meridionale che deve il suo nome alle enormi mandibole capaci di fare a pezzi altri coleotteri pesantemente corazzati.

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Anche il ciclo di conferenze è stato arricchito di nuovi appuntamenti, in programma nella Sala Risorgimentale di Villa Mirabello: il primo in programma è venerdì 23 gennaio 2015, Alessio Martinoli (Università dell’Insubria) parla di “Raffinati giardinieri, scaltri truffatori, esuberanti coreografi: stranezze dal mondo degli uccelli”. “Può un animale di 50 tonnellate aver paura di uno di pochi etti?” Risponderà a questo interrogativo Martinoli durante la conferenza di venerdì. «Incredibilmente sì, basti pensare che una balena in emersione viene tormentata da un gabbiano che cerca di staccarne pezzetti di carne. Stranezze di un mondo, quello degli uccelli, che ha saputo adattarsi ad ogni angolo del pianeta evolvendo forme e comportamenti davvero sorprendenti. Durante il seminario saremo “a tu per tu” con fringuelli vampiri, trampolieri “travestiti” ed altre curiose storie con le ali…».

A seguire gli altri incontri in programma sono: venerdì 30 gennaio 2015, Alessandra Gagliardi (Università dell’Insubria), “Predatori in penne e piume cercano prede in carne e ossa. A tu per tu con i rapaci diurni e notturni”; venerdì 6 febbraio 2015, Danilo Baratelli (Provincia di Varese), “Microcosmi domestici. Gli insetti fuori e dentro la porta di casa”; venerdì 13 febbraio 2015, Francesco Tomasinelli (Biologo e comunicatore scientifico), “Dalla vedova nera alla tarantola. Miti e verità sui ragni pericolosi”; venerdì 20 febbraio 2015, Martina Spada (Istituto Oikos), “Predatori col sonar, insetto se ne scampi. L’intrigante mondo dei pipistrelli, terrore degli organismi del microcosmo. Signori della notte”.
Continua anche la collaborazione tra il corso di Laurea in Scienze dell’Ambiente e della Natura e Scienze della Comunicazione, infatti con il progetto “Space for young/Largo ai giovani” sono proprio gli studenti dei due corsi a guidare i visitatori nel percorso (visite guidate gratuite per scuole elementari e medie).
Per tutte le informazioni: www.uninsubria.it/microcosmo.

Università degli Studi dell’Insubria

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