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Parlamento Europeo Condanna simboli comunisti. Cangemi (PCI): Campagna nelle scuole

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Cangemi (PCI): una grande campagna nella scuola contro le falsificazioni anticomuniste della storia.
La vergognosa risoluzione con cui una variopinta maggioranza del Parlamento europeo promuove, con un concentrato francamente inaudito di falsificazioni ed omissioni, l’equiparazione tra nazismo e comunismo è lo sviluppo pericolosissimo di un progetto di lungo periodo delle classi dominanti. Un progetto che ha la duplice caratteristica della vendetta storica contro quel movimento che ha messo in discussione il potere della borghesia e dell’ipoteca sull’avvenire.- ha dichiarato Luca Cangemi, Responsabile nazionale scuola del PCI.

Questo progetto di distorsione (il termine revisionismo è probabilmente insufficiente) si è dispiegato mettendo in campo un apparato mediatico, editoriale, accademico con risorse praticamente illimitate. Le stesse istituzioni formative pubbliche ne sono state pesantemente permeate. Nella scuola pubblica italiana, nonostante la resistenza valorosa di tanti e tante docenti si è strutturato un discorso “revisionista”, in particolare facendo leva su un ambiguo uso della categoria di totalitarismo, che sta diventando senso comune. Un processo che si intreccia con quello più complessivo, ed anch’esso non casuale, di attacco alla dimensione storica nei percorsi scolastici.

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È necessario reagire, anche perché, conoscendo la sensibilità degli apparati istituzionali della formazione al “sistema Europa” (sensibilità fatta anche di elementi assai concreti come finanziamenti, progetti, incarichi…) non è difficile immaginare che il segnale che viene dal Parlamento di Strasburgo verrà presto raccolto e amplificato.

Il dipartimento istruzione del PCI fa un appello al mondo della scuola ed all’intellettualità democratica per aprire una fase d’impegno serio su questo terreno. Un impegno che parta da una ricognizione ed uno studio serio della situazione reale: in quali forme la campagna revisionistica ha marciato nelle scuole? Quali sono i contenuti distorti di molti manuali in uso? Qual è il ruolo svolto da iniziative nazionali del ministero in questo senso? Come sono condizionati i percorsi di formazione degli insegnanti? Qual è il ruolo dell’Università? Una grande inchiesta dunque sulla macchina revisionista all’opera nel sistema nazionale dell’istruzione.
E accanto ad essa l’apertura di una campagna larga di dibattito che affronti il nodo dell’uso pubblico della storia, che sottoponga a critica i dispositivi egemonici che si sono affermati negli ultimi decenni.

Una battaglia politica e cultura essenziale per il futuro- ha concluso Cangemi

Parlamento Europeo. PCI: Vergogna!

“Nella giornata di ieri il Parlamento europeo con 535 voti a favore, 66 contro e 52 astenuti ha approvato la mozione di condanna dell’uso dei simboli del comunismo, chiedendo la rimozione dei monumenti che celebrano la liberazione avvenuta ad opera dell’Armata Rossa ed equiparando il comunismo al nazifascismo.” D’ quanto si apprende da una nota dell’ufficio stampa del PCI pubblicata sul proprio sito istituzionale.

“Di seguito tutti i parlamentari che hanno votato questa infame mozione, tra i quali tutti i parlamentari del PD. – continua la nota-

S&D: Bartolo (PD), Benifei (PD), Bonafè (PD), Calenda (PD), Chinnici (PD), Cozzolino (PD), Danti (PD), De Castro (PD), Ferrandino (PD), Gualmini (PD), Moretti (PD), Picierno (PD), Pisapia (PD), Tinagli (PD).

ID: Adinolfi Matteo (Lega), Baldassarre (Lega), Bardella (Lega), Basso (Lega), Bizzotto (Lega), Bonfrisco (Lega), Borchia (Lega), Bruna (Lega), Camponemosi (Lega), Caroppo (Lega), Casanova (Lega), Conte (Lega), Da Re (Lega), Donato (Lega), Dreosto (Lega), Grant (Lega), Lancini (Lega), Lizzi (Lega), Panza (Lega), Regimenti (Lega), Rinaldi (Lega), Sardone (Lega), Tardino (Lega), Tovaglieri (Lega), Vuolo (Lega), Zambelli (Lega).

PPE: Berlusconi (FI), Dorfmann (SV), Martusciello (FI), Milazzo (FI), Salini (FI), Tajani (FI).” conclude la nota.

I comunisti italiani stanno in queste ore dimostrando sui social il proprio dissenso ad un provvedimento che di fatto parifica il comunismo al nazifascismo.

Parlamento Europeo. Santoro (CS): il voto anticomunista è un errore storico e morale che richiede una risposta dura e decisa

Sulla stessa linea anche il segretario nazionale di Convergenza Socialista, Manuel Santoro che con una nota dichiara:

“Il Parlamento Europeo ha deciso di insultare la storia equiparando il comunismo al nazifascismo”, commenta Manuel Santoro, segretario nazionale di Convergenza Socialista. “Con 535 voti a favore, 66 contro e 52 astenuti, il Parlamento Europeo ha approvato la mozione di condanna dell’uso dei simboli del comunismo, chiedendo tra l’altro la rimozione dei monumenti che celebrano la liberazione avvenuta ad opera dell’Armata Rossa. Il nazismo è stato sconfitto dai sovietici, non dagli angloamericani. Ricordiamolo ai buffoni del Parlamento Europeo.”

“Naturalmente, dall’Italia, non poteva mancare il supporto favorevole di forze liberali, liberiste, moderate e centriste, legate a doppio filo ai poteri forti e vicine all’animo fascista delle istituzioni europee. Forze quali il PD, la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia. E pensare che c’è ancora chi, a sinistra, si allea o pensa di allearsi a livello locale e nazionale con una forza de facto reazionaria come il PD. Una vera vergogna.”

“La decisione del Parlamento Europeo non solo ci vede contrari, avversari, ma è una decisione che rimandiamo con forza al mittente”, conclude Santoro. “Inizierà da parte nostra una lotta anche storica, oltre che teorica e politica, e faremo di tutto per sconfiggere i giullari del capitale che oggi risiedono nelle istituzioni e che si fanno gioco della decenza, dell’intelligenza e della storia.”

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