Walid Aboulkheir, avvocato, difensore per professione e attivista dei diritti umani per missione, è stato condannato a 15 anni di carcere non per aver ucciso o rubato, ma solo per aver insultato le autorità arabe.
Oltre la condanna Walid dovrà pagare 54 mila dollari di ammenda e gli è stato ritirato il passaporto.
L’uomo è detenuto da aprile. A farlo sapere alla stampa internazionale sono i familiari dell’avvocato. Amnesty International, tra le organizzazioni internazionali non governative che seguono la vicenda, aveva già chiesto l’immediato rilascio spiegando che Aboulkheir era stato punito solo per il suo lavoro che consisteva appunto nel proteggere e difendere i diritti umani, di tutti, anche del popolo arabo.
Per ora le richieste che provengono dal mondo che ha nel cuore la Carta dei Diritti sono rimaste inascoltate e l’Arabia dei petroldollari prosegue nel suo intento di punire Walid.
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