Kiev apre al dialogo, ma a una condizione chiara
Con un messaggio sui social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la disponibilità dell’Ucraina ad avviare negoziati con Mosca, senza escludere nessun formato di dialogo. Tuttavia, il leader ucraino ha posto un limite chiaro: la Russia deve cessare immediatamente e senza condizioni le ostilità.
“Siamo pronti a tutti i formati di negoziati“, ha dichiarato Zelensky, “ma serve un segnale concreto da parte di Mosca: un cessate il fuoco completo e incondizionato“.
La tregua russa non convince Kiev
Mosca ha annunciato una tregua di tre giorni in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Vittoria, ma Kiev non l’ha riconosciuta come valida. Secondo le autorità ucraine, la proposta è solo simbolica e insufficiente ad aprire un reale processo di pace.
L’Ucraina ha chiesto una tregua di almeno 30 giorni, giudicando la proposta russa come un tentativo propagandistico privo di effetti concreti sul campo.
I segnali contrastanti da Mosca e le richieste di Kiev
La situazione appare ancora incerta. Da un lato, Mosca offre segnali parziali di distensione; dall’altro, Kiev rimane ferma sulla necessità di garanzie reali per evitare una ripresa immediata dei combattimenti. Zelensky non ha escluso ulteriori contatti diplomatici, ma la condizione del cessate il fuoco sembra imprescindibile per ogni passo successivo.
Le prospettive per una vera trattativa
Il futuro dei negoziati dipenderà dalla volontà della Russia di interrompere le ostilità in modo credibile. Solo allora, secondo Kiev, potrà nascere una vera trattativa per la pace. Intanto, la popolazione ucraina continua a vivere in bilico tra la speranza del dialogo e la paura di nuovi attacchi.
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