Veneto, si vota in autunno: niente rinvii per le regionali

Il Consiglio di Stato blocca il rinvio al 2026

Il Consiglio di Stato ha messo fine a ogni incertezza: il rinnovo del Consiglio regionale del Veneto e del suo presidente dovrà avvenire entro il prossimo autunno. Cade così l’ipotesi, avanzata grazie alla cosiddetta “finestra elettorale” regionale, di uno slittamento della tornata elettorale alla primavera del 2026.

Nel parere richiesto dalla stessa Regione Veneto, i giudici amministrativi sono stati chiari: “La data deve in ogni caso risultare conforme alla durata degli organi elettivi prevista dalla legge statale. La norma regionale deve cedere di fronte a quella statale”.

La legge statale vince su quella regionale

Il cuore della questione sta nel confronto tra le disposizioni regionali e la normativa nazionale. Secondo la legge statale, la durata degli organismi elettivi è di cinque anni e il voto deve svolgersi entro il termine naturale del mandato.

La legge elettorale regionale aveva aperto una finestra per rinviare il voto fino a sei mesi dopo la scadenza naturale, ma secondo il Consiglio di Stato questa opzione non può superare i limiti imposti dalla normativa nazionale.

Quando si voterà: probabile data il 20 novembre

Il voto in Veneto dovrebbe dunque svolgersi attorno al 20 novembre 2025, anche se la data ufficiale non è ancora stata fissata. È un appuntamento chiave non solo per il rinnovo dei vertici regionali ma anche per il quadro politico nazionale, visto che il Veneto è storicamente un laboratorio elettorale per le forze di centrodestra.

Le conseguenze politiche della decisione

La decisione del Consiglio di Stato obbliga la Regione a rientrare nei ranghi, con effetti che si faranno sentire anche nei partiti. Alcuni attendevano il rinvio per riorganizzarsi, ma ora sarà necessario accelerare i tempi: campagna elettorale anticipata, liste da preparare e alleanze da consolidare.

Chi governa oggi il Veneto dovrà affrontare il giudizio degli elettori senza bonus di tempo.

Conclusione: cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Nei prossimi mesi vedremo un’accelerazione della macchina politica e amministrativa regionale. La certezza del voto autunnale cambia gli scenari: tutto è anticipato, tutto si gioca prima. Il verdetto del Consiglio di Stato non lascia margini di manovra: si vota nel 2025, senza se e senza m

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