Roma, 12 dicembre 2024 – Dopo oltre 140 anni di storia, la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) ha eletto la sua prima presidente donna: la professoressa Cecilia Becattini, ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Perugia e direttrice della Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza. Un traguardo storico per la più antica società medica italiana, fondata nel 1887, che finora era stata guidata esclusivamente da uomini.
Secondo il professor Nicola Montano, attuale presidente della SIMI, l’elezione di Becattini non è stata influenzata da logiche di quote rosa, ma è il riconoscimento di una carriera eccezionale: “Basta scorrere il suo curriculum per capire che sarà la persona giusta al posto giusto”.
Un curriculum di eccellenza internazionale
Esperta di trombo-embolismo venoso, la professoressa Becattini è una figura di riferimento a livello mondiale. È membro della Task Force per la diagnosi e la gestione dell’embolia polmonare acuta della Società Europea di Cardiologia (ESC) e partecipa attivamente ai working group dedicati al circolo polmonare, alla funzionalità del ventricolo destro e alle malattie dell’aorta e delle arteriopatie periferiche.
Deputy editor della rivista internazionale Internal and Emergency Medicine, è anche autrice di numerose pubblicazioni scientifiche su testate prestigiose come il New England Journal of Medicine, Circulation ed European Heart Journal. Inoltre, ha coordinato studi clinici internazionali di grande impatto, tra cui WARFASA, CARAVAGGIO e PRO-LAPS II.
Una leadership che riflette il cambiamento nel panorama medico
L’elezione della professoressa Becattini rispecchia un importante cambiamento nel panorama sanitario: in Italia, il numero di donne medico ha da tempo superato quello degli uomini. Anche all’interno della SIMI, che conta 4.761 soci, 1.881 sono professioniste. Questo dato sottolinea l’importanza crescente del contributo femminile alla medicina, non solo in termini numerici ma anche qualitativi.
Un messaggio di ispirazione per il futuro
La guida della professoressa Becattini rappresenta un esempio concreto di come competenza e determinazione possano superare barriere storiche. La sua presidenza apre nuove prospettive per le donne nella medicina, sottolineando il valore di una leadership basata sul merito e sull’eccellenza.