Fed e tassi di interesse: un percorso incerto
Storicamente, quando le attese di mercato obbligazionario e le decisioni della Federal Reserve non coincidono, si verificano spesso delle svolte nel percorso dei tassi. Nella recente riunione di novembre, come atteso, la Fed ha attuato un taglio di 25 punti base. Tuttavia, il futuro del percorso di allentamento monetario rimane incerto.
La prospettiva per dicembre e il rallentamento nel 2025
Per la prossima riunione di dicembre, si prevede un ulteriore taglio di 25 punti base, che porterà il tasso sui Fed Funds al 4,375%. Tuttavia, per il 2025 si attende un rallentamento, con un ritmo di tagli che potrebbe scendere a uno a trimestre. Alcuni temono che una possibile ripresa dell’inflazione possa frenare ulteriormente la discesa dei tassi, ma secondo gli analisti, le misure fiscali del neoeletto presidente Trump non dovrebbero avere effetti inflattivi rilevanti nel breve periodo.
Effetti delle elezioni e ruolo della politica monetaria
Powell ha chiarito che le decisioni della Fed non subiranno influenze dirette dalle elezioni presidenziali, e ogni nuova misura in ambito economico sarà valutata alla luce delle dinamiche di mercato. Anche se in futuro potrebbero emergere nuove politiche, queste saranno analizzate con attenzione dai policymaker prima di determinare un eventuale cambiamento nei tassi.
Crescita economica e possibile impatto sul mercato del lavoro
Per quanto riguarda la crescita, la Fed si mantiene ottimista, con l’intenzione di evitare un eccessivo indebolimento del mercato del lavoro. Tuttavia, se i dati economici continuano a mostrare solidità, la discesa verso la soglia di neutralità dei tassi, intorno al 3,5%-3,0%, potrebbe rallentare. Un rallentamento economico significativo, invece, potrebbe giustificare tagli più frequenti, sebbene al momento questa non sia la previsione principale.
Inflazione in calo e possibile ritorno alla neutralità
Una discesa più rapida dell’inflazione potrebbe aprire la strada a un ritorno ai tassi neutri senza compromettere la crescita. Per il 2025, si prevede che il PCE core, indicatore di inflazione preferito dalla Fed, si attesterà intorno al 2% entro giugno. Con il raffreddamento dei prezzi, la Fed potrebbe continuare a ridurre i tassi, pur in presenza di una crescita economica stabile.
Un cambio di visione nel mercato obbligazionario
Negli ultimi anni, la Fed ha mantenuto una posizione più hawkish rispetto al mercato obbligazionario, prevedendo aumenti più lenti e frequenti. Tuttavia, attualmente il mercato ha assunto una posizione più dovish, suggerendo che i tassi potrebbero aver raggiunto il loro picco per il momento. Anche se la storia indica che in presenza di un mercato troppo dovish i tassi possano aumentare, il quadro attuale resta complesso e incerto.