Un patto per chi non ha più niente: nasce a Bari l’integrazione sociosanitaria per i senza dimora

l’incontro tra un medico, un’assistente sociale e una persona senza dimora all’interno di uno sportello di accoglienza

Firmato il protocollo d’intesa tra Comune, ASL e Caritas per garantire salute e dignità ai più fragili. Nasce anche lo sportello “Sicar Hub”.

Un protocollo per chi vive ai margini

Un sistema più giusto e inclusivo per chi vive in strada o in condizioni di grave marginalità sociale: è questo l’obiettivo del nuovo Protocollo d’intesa firmato a Bari lunedì 19 maggio 2025 tra il Comune di Bari, l’ASL Bari e la Caritas Diocesana Bari-Bitonto con la Fondazione Caritas Bari-Bitonto ETS.

L’accordo, valido per tre anni, mira alla creazione di percorsi integrati di assistenza sanitaria e sociale, garantendo accesso a servizi fondamentali anche a chi, spesso, resta fuori dai radar del welfare.

La sinergia tra enti pubblici e Terzo Settore

«L’intesa nasce da una collaborazione che nel tempo si è consolidata» – ha dichiarato Elisabetta Vaccarella, assessora comunale alla Giustizia e al Benessere sociale – «con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto e integrato a chi vive in strada, grazie a servizi come l’Emporio della Salute o il Polo sociosanitario di prossimità».

Don Lino Modesto, direttore della Caritas diocesana, ha sottolineato la portata sociale e sanitaria della sfida: «La multidimensionalità della marginalità impone risposte personalizzate. Per questo, unire competenze e risorse pubbliche e del Terzo Settore è essenziale per garantire pari opportunità di cura».

Sicar Hub: uno sportello che accoglie e orienta

Durante la conferenza stampa è stato presentato anche “Sicar Hub”, uno sportello psico-sociosanitario attivo da marzo 2025 fino a dicembre. Nato dalla collaborazione tra Caritas, Fondazione Caritas e Associazione Micaela Onlus, rappresenta un nuovo presidio per chi ha bisogno di ascolto, orientamento e accesso facilitato a cure, screening e supporto psicologico.

«Il nostro obiettivo – ha spiegato don Giovanni Caporusso, presidente della Fondazione Caritas – è costruire una rete di cura che accompagni davvero le persone, intrecciando professionalità e carità».

Il contributo della sanità pubblica

Luigi Fruscio, direttore generale dell’ASL Bari, ha ribadito l’importanza della collaborazione: «Il nostro personale, specializzato in salute mentale e dipendenze patologiche, sarà coinvolto direttamente. Vogliamo rendere la presa in carico sociosanitaria più accessibile, rispondendo anche alle direttive del DM77/2022».

In questo quadro, la ASL metterà a disposizione l’équipe multidisciplinare, mentre partner come la Croce Rossa Italiana, il Policlinico di Bari e l’Emporio della Salute supporteranno il progetto con visite, screening e farmaci da banco.


Domande e risposte

1. A chi è rivolto il protocollo firmato a Bari?
Alle persone senza dimora o in condizione di grave marginalità sociale.

2. Chi sono i firmatari del protocollo?
Comune di Bari, ASL Bari, Caritas Diocesana Bari-Bitonto, Fondazione Caritas Bari-Bitonto ETS.

3. Quanto durerà il protocollo d’intesa?
Tre anni, a partire da maggio 2025.

4. Qual è lo scopo principale dell’intesa?
Garantire accesso equo ai servizi sociosanitari, riducendo le disuguaglianze.

5. Cos’è “Sicar Hub”?
Uno sportello psico-sociosanitario attivo da marzo a dicembre 2025, rivolto a chi vive in condizioni di emarginazione.

6. Chi gestisce Sicar Hub?
Caritas Diocesana Bari-Bitonto, Fondazione Caritas Bari-Bitonto ETS e Associazione Micaela Onlus.

7. Quali servizi offre Sicar Hub?
Accoglienza, supporto psicologico, orientamento, accesso a screening e farmaci da banco.

8. Qual è il ruolo dell’ASL Bari?
Mettere a disposizione personale specializzato e partecipare all’équipe multidisciplinare.

9. Ci sono altri partner coinvolti?
Sì, tra cui la Croce Rossa Italiana – Comitato di Bari e il Policlinico di Bari.

10. Dove si è svolta la conferenza stampa?
Presso la Curia Arcivescovile di Bari, il 19 maggio 2025.

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