Trovato in un canale vicino alla casa dei parenti di Chiara Poggi, potrebbe essere l’arma del delitto del 2007
Una scoperta che riaccende i riflettori
Diciotto anni dopo il brutale omicidio di Chiara Poggi, un nuovo elemento potrebbe riaprire scenari investigativi ormai considerati chiusi. Durante le recenti operazioni di dragaggio del canale Tromello — eseguite con idrovore alla ricerca dell’arma del delitto — è stato ritrovato un martello. L’oggetto era sommerso a pochi metri dalla casa della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara.
Un oggetto banale, ma potenzialmente decisivo
Sebbene si tratti di un oggetto comune, il ritrovamento ha destato forte interesse tra gli inquirenti. Il motivo? All’interno della villa di Chiara, teatro del delitto, mancava proprio un martello. Questo dettaglio, noto fin dai primi rilievi del 2007, ha sempre alimentato l’ipotesi che l’arma del delitto potesse essere stata portata via dall’assassino e occultata nelle vicinanze.
La cautela degli investigatori
Gli investigatori stanno trattando il ritrovamento con la massima prudenza. L’oggetto è stato inviato per le analisi scientifiche: si cercheranno tracce biologiche, impronte e compatibilità con le ferite riportate dalla vittima. Tuttavia, il lungo periodo trascorso e l’esposizione agli agenti atmosferici potrebbero aver cancellato qualsiasi prova utile.
Perché il martello potrebbe cambiare tutto
La riapertura delle indagini negli ultimi mesi, legata anche a nuovi accertamenti su Andrea Sempio, ha spinto gli inquirenti a esplorare strade mai percorse fino in fondo. Il martello rappresenta la prima prova fisica concreta emersa dopo anni, e la sua provenienza — così vicina a un luogo frequentato dai parenti della vittima — aggiunge un ulteriore elemento di interesse investigativo.
Cosa succede ora
Se le analisi confermassero una corrispondenza tra il martello e l’omicidio, si aprirebbe un nuovo scenario giudiziario. Gli inquirenti non escludono nuovi interrogatori, perquisizioni e perfino ulteriori indagati. Ma per ora, tutto resta sospeso: tra cautela e speranza, dopo 18 anni, qualcosa si sta nuovamente muovendo.
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