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UDU: BASTA ESAMI DI STATO PER L’ABILITAZIONE PROFESSIONALE. SI RENDANO LE LAUREE ABILITANTI

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L’articolo 4 del Decreto Legge n. 22 del 2020, chiamato “Decreto Scuola”, contenete le misure urgenti per lo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni e dei tirocini professionalizzanti e curriculari, prevede che il Ministero dell’Università e della Ricerca, qualora dovesse essere protrarsi lo stato di emergenza, possa definire attraverso propri decreti, anche andando in deroga alle normative vigenti, le modalità di svolgimento degli esami di abilitazione alle professioni ordinistiche.

In precedenza attraverso il Decreto Ministeriale n.38 del 24 aprile 2020, il Ministero ha posticipato la data di inizio della prova dal 16 giugno al 16 luglio 2020 ed il termine ultimo per la presentazione della domanda di ammissione passa dal 22 maggio al 22 giugno 2020, aprendo la partecipazione anche a chi conseguirà il titolo di laurea e il tirocinio abilitante entro la data della prova e non entro la data di scadenza del bando. Volontà di sostenere le prove, anche in modalità differente da quella fisica, confermata a mezzo stampa anche nella giornata di ieri.

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Nonostante entrambi i decreti siano stati emanati con l’intendo di poter garantire la continuità formativa dei giovani neolaureati anche durante l’emergenza COVID-19, tali provvedimenti risultano ancora insufficienti, dichiara Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale UDU – Unione degli Universitari: “Infatti le condizioni che stanno vivendo coloro i quali si apprestano ad affrontare gli esami di stato per l’abilitazione alle professioni ordinistiche sono di totale incertezza sia circa l’eventuale modifica delle tipologie e della numerosità delle prove sia per il metodo con cui queste verranno svolte.”

Continua Gulluni:” Inoltre l’emergenza sanitaria sta facendo emergere con forza ciò che da sempre come Unione degli Universitari abbiamo affermato con forza, e cioè l’inutilità per i giovani laureati di dover sostenere un esame che non fa altro che confermare competenze già abbondantemente acquisite nel percorso accademico, sia in termini teorici e nozionistici attraverso la didattica frontale di base che in termini pratici e professionali attraverso i tirocini curricolari. Parliamo dei corsi di studio quali Farmacia, Odontoiatria, Veterinaria Ingegneria, Architettura e psicologia le principali.

Conclude Gulluni: “Per questo motivo ci sentiamo in dovere di ribadire la necessità di affrontare il problema dal profondo e di sollecitare nuovamente il Ministro nel dare celermente risposte in merito. Oggi ancor più di prima bisogna elaborare un dispositivo che superi l’Esame di Stato definitivamente, e non solo per affrontare l’emergenza, e che renda ciascun titolo di Laurea abilitante all’esercizio della rispettiva professione, risolvendo i numerosi problemi riscontrati nel percorso di abilitazione fino ad ora in termini di costi sostenuti dagli studenti e di tempo perso prima di potersi inserire a pieno nel mondo del lavoro.”

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