Home Esteri Trump sconvolge Washington: dalla guerra a Gaza alla pace con Putin

Trump sconvolge Washington: dalla guerra a Gaza alla pace con Putin

Il presidente americano tra sostegno alle nazioni arabe, sfida ai cartelli e segnali di disgelo con Mosca

Trump congresso USA
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La presidenza Donald Trump torna a far parlare di sé con dichiarazioni forti su Gaza, la Russia e la sicurezza interna, delineando un’agenda aggressiva e ambiziosa. Tra il sostegno alle nazioni arabe per il futuro della Striscia, un monito a Hamas, il plauso a Elon Musk e la volontà di chiudere la questione ucraina, il discorso di Trump al Congresso è stato una miscela esplosiva di applausi, contestazioni e promesse di ferro.

Trump e il futuro di Gaza: Hamas fuori dai giochi

L’amministrazione Trump ha accolto con favore il contributo delle nazioni arabe nella ricostruzione di Gaza, ma senza cedere su un punto chiave: Hamas non potrà rimanere al potere.

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Secondo Brian Hughes, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, il presidente è determinato a eliminare il controllo di Hamas sulla Striscia. “Trump ha una visione chiara di una Gaza postbellica e ritiene essenziale il ruolo dei nostri alleati arabi per garantire la stabilità dell’area”, ha dichiarato Hughes al Times of Israel.

Questa posizione rientra nella strategia di Washington in Medio Oriente, volta a ridisegnare gli equilibri della regione con il supporto di stati come Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, considerati interlocutori chiave per la sicurezza e lo sviluppo di Gaza.

Trump infiamma il Congresso: “L’America è tornata”

Davanti a un’aula gremita e divisa, il presidente ha lanciato il suo messaggio: “L’America è tornata”. Il discorso è stato accolto con ovazioni dai Repubblicani e cori patriottici, mentre tra i Democratici si sono levati fischi e proteste.

Trump ha ribadito di aver posto fine alla “dittatura del politicamente corretto”, affermando che gli Stati Uniti non saranno più un paese “woke”. Questo attacco alla sinistra ha trovato una platea spaccata, con molti Democratici che hanno espresso aperto dissenso.

Un momento chiave è stato il ringraziamento a Elon Musk, accolto con una standing ovation da una parte del Congresso, ma anche con contestazioni. Il deputato democratico Al Green, noto critico di Trump, è stato persino scortato fuori dall’aula dopo aver interrotto il discorso del presidente.

Trump promette “vera democrazia” e meno burocrazia

Nel suo intervento, Trump ha rivendicato di aver ristabilito la libertà di parola e combattuto la censura negli Stati Uniti.

“Abbiamo ripreso il potere dalle mani della burocrazia non eletta, che non risponde ai cittadini”, ha dichiarato il presidente, difendendo i licenziamenti nell’amministrazione federale. Secondo lui, la sua gestione ridarà agli americani un governo più snello ed efficiente, in cui la volontà popolare sarà rispettata senza interferenze di funzionari non eletti.

Tra gli altri punti chiave del suo discorso:

  • Riduzione della pressione fiscale per le famiglie americane
  • Sicurezza ai confini, con una critica a Joe Biden, accusato di aver permesso l’ingresso di 21 milioni di immigrati illegali
  • Linea dura contro la criminalità, con l’introduzione della pena di morte obbligatoria per chi uccide un agente delle forze dell’ordine

Putin-Zelensky: segnali di pace o solo propaganda?

Forse il passaggio più inaspettato del discorso è stato l’annuncio di Trump riguardo alla pace tra Russia e Ucraina. Il presidente ha dichiarato che il leader ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe pronto a firmare un accordo sulle risorse minerarie rare e ad aprire negoziati di pace con Mosca.

“Abbiamo discusso seriamente con la Russia, e abbiamo ricevuto forti segnali che siano pronti a un accordo”, ha affermato Trump, lasciando intendere di aver avuto contatti diretti con il Cremlino.

La reazione di Kiev, però, è stata immediata: “Segnali di pace? Che smettano di bombardarci”, ha replicato Andriy Kovalenko del Consiglio per la sicurezza ucraino. Secondo le autorità ucraine, finché Mosca continuerà i suoi attacchi quotidiani con missili e droni, parlare di pace sarà prematuro e illusorio.

Trump contro i cartelli della droga: “È guerra aperta”

Un altro punto cruciale del discorso ha riguardato la lotta alla criminalità e al traffico di droga. Trump ha annunciato una guerra totale ai cartelli messicani, responsabili, secondo lui, di violenze efferate, tra cui stupri e omicidi.

Ha poi ribadito che nel suo mandato sarà introdotta una misura estrema: pena di morte obbligatoria per chi uccide un agente di polizia. Questa proposta ha già sollevato polemiche tra i difensori dei diritti civili, ma ha trovato il sostegno di molti esponenti della destra.

La Groenlandia sarà americana? Trump non molla

Infine, un accenno a un tema che Trump non ha mai del tutto abbandonato: la Groenlandia. Durante il suo discorso, ha ribadito il suo interesse per il territorio danese, affermando con sicurezza: “Ce la faremo, in un modo o nell’altro”.

Ha poi parlato direttamente ai cittadini groenlandesi: “Sosteniamo il vostro diritto di scegliere il vostro futuro. Se lo vorrete, sarete i benvenuti negli Stati Uniti d’America”.

Con un’ora e 40 minuti di durata, questo è stato il discorso più lungo mai pronunciato da un presidente americano davanti a una sessione congiunta del Congresso.

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