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Trump scatena la guerra dei dazi: nuove tariffe su Cina, Canada e UE

Dal 2 aprile scattano i dazi USA sui prodotti agricoli esteri, mentre l'Europa e il Canada rispondono con contromisure. Cresce la tensione globale.

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L’annuncio di Trump: dazi sui prodotti agricoli dal 2 aprile

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato su Truth Social che a partire dal 2 aprile entreranno in vigore nuovi dazi sui prodotti agricoli importati. Rivolgendosi direttamente agli agricoltori americani, Trump ha scritto:

“Ai grandi agricoltori americani: preparatevi a produrre molti prodotti agricoli per la vendita negli Stati Uniti.”

Questa mossa è volta a incentivare la produzione interna e ridurre la dipendenza dagli agroalimentari esteri, penalizzando così le importazioni provenienti dall’Europa, dal Canada e dalla Cina.

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Accuse all’Europa: “Ha speso più per il petrolio russo che per l’Ucraina”

Oltre alla stretta sul commercio, Trump ha lanciato un’accusa diretta all’Unione Europea, sostenendo che Bruxelles avrebbe speso più soldi per acquistare petrolio e gas dalla Russia che per sostenere l’Ucraina nella guerra contro Mosca.

Queste dichiarazioni si inseriscono nel più ampio contesto delle tensioni transatlantiche, con Washington che chiede agli alleati maggiori investimenti nella difesa e nel supporto a Kiev, mentre l’UE è sempre più divisa sulla gestione del conflitto.

Meloni prende posizione: “La guerra commerciale non conviene a nessuno”

La premier italiana, Giorgia Meloni, ha commentato la decisione di Trump in un’intervista su Rai1, dichiarando che una guerra commerciale non conviene a nessuno, neanche agli Stati Uniti.

Meloni ha poi confermato di aver già discusso del tema con Trump e che l’argomento sarà al centro delle prossime trattative tra Italia, UE e USA. Ha ribadito la sua intenzione di difendere gli interessi italiani, cercando di evitare un’escalation che potrebbe danneggiare l’export del Made in Italy.

Sulla questione ucraina, Meloni ha insistito sulla necessità di mantenere compatto l’Occidente, evitando fratture tra le potenze alleate e cercando una soluzione diplomatica alla guerra in corso.

Trump firma nuovi dazi contro la Cina: tariffe al 20%

Oltre alle misure sui prodotti agricoli, Trump ha anche deciso di raddoppiare i dazi sulle merci cinesi, portandoli al 20%. La Casa Bianca ha giustificato questa decisione accusando Pechino di non aver adottato “passi adeguati per combattere il traffico di droga”, con particolare riferimento al fentanyl, un oppioide sintetico che sta causando migliaia di morti negli Stati Uniti.

La Cina ha immediatamente reagito annunciando tariffe di ritorsione su vari prodotti americani, tra cui pollame, grano, cotone e mais, con un’imposizione media del 15%.

Il Canada risponde: dazi al 25% sulle merci statunitensi

Anche il Canada non è rimasto a guardare. Il primo ministro Justin Trudeau ha dichiarato che Ottawa risponderà ai nuovi dazi americani con tariffe del 25% su beni statunitensi per un valore di 155 miliardi di dollari.

Trudeau ha definito le misure di Trump ingiustificate e ha ribadito che il Canada non intende subire passivamente le politiche protezionistiche di Washington.

Un’escalation che preoccupa i mercati globali

L’intensificarsi della guerra dei dazi sta generando forti preoccupazioni tra gli operatori economici e i mercati finanziari. Gli analisti avvertono che queste misure potrebbero:

  • Penalizzare le esportazioni europee e asiatiche verso gli Stati Uniti
  • Aumentare i prezzi dei beni di consumo negli USA
  • Indebolire la crescita economica globale, con un impatto negativo su aziende e lavoratori

La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, temendo un’escalation che potrebbe compromettere i rapporti commerciali tra le maggiori economie mondiali.

Cosa ne pensi di questa nuova guerra commerciale? Lascia il tuo commento qui sotto e partecipa alla discussione!

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