Tra accuse incrociate e sondaggi virali, la rottura è servita: Musk si smarca da Trump e pensa al partito della “maggioranza silenziosa”
Da alleati a rivali: Trump accusa, Musk rilancia
Il rapporto Trump-Musk, un tempo quasi idilliaco, oggi è diventato uno scontro mediatico senza filtri, tra dichiarazioni televisive e post al vetriolo. A innescare la polemica è stato il taglio all’obbligo delle auto elettriche, incluso nella legge di Bilancio USA. Secondo Trump, Musk sapeva tutto: “Elon conosceva la legge meglio di chiunque, ma quando ha capito che avrebbe perso miliardi, sono iniziati i problemi”.
Musk, però, nega: “Mai vista la legge”. Secca la risposta del miliardario, che non ci sta a essere dipinto come un lobbista spiazzato dal taglio degli incentivi.
Questione economica o guerra d’influenze?
Per Trump si tratta di una questione d’interesse personale: la battaglia sulle auto elettriche tocca da vicino gli interessi economici di Musk, che ha costruito l’impero Tesla anche grazie a politiche incentivanti. Ma l’ex alleato, oggi trasformato in oppositore, rifiuta l’accusa e rilancia con una mossa spiazzante.
Il sondaggio bomba: Musk chiede ai follower se creare un nuovo partito
Non si fa attendere la contromossa dell’imprenditore: su X (ex Twitter) Musk pubblica un sondaggio clamoroso:
“È ora di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti effettivamente l’80% della popolazione di mezzo?”
Il post fa il giro del web in pochi minuti. Dopo 260.000 voti, l’84% dice sì. Il risultato non è vincolante, ma è un segnale forte: Musk potrebbe davvero entrare in politica, puntando sulla frustrazione bipartisan dell’elettorato statunitense.
Musk e la politica: follia, strategia o futuro presidenziale?
Non è la prima volta che Musk flirta con la politica attiva, ma questa volta il tono è diverso: il riferimento all’“80% della popolazione di mezzo” suona come una dichiarazione di guerra a Repubblicani e Democratici, considerati incapaci di rappresentare la maggioranza degli americani.
La possibilità che nasca un partito “muskiano”, tecnocratico e populista, si fa concreta. Una mossa che potrebbe cambiare per sempre il panorama politico americano, già polarizzato.
Domande e risposte
1. Cosa ha scatenato il litigio tra Trump e Musk?
Il taglio ai fondi per le auto elettriche incluso nella legge di Bilancio USA.
2. Cosa ha detto Trump su Elon Musk?
Che conosceva la legge meglio di tutti e ha reagito solo quando ha capito di perdere soldi.
3. Qual è stata la risposta di Musk?
Ha negato di conoscere la legge, smentendo Trump.
4. Elon Musk vuole davvero fondare un partito?
Ha lanciato un sondaggio tra i suoi follower, ottenendo l’84% di consensi favorevoli.
5. Quale sarebbe l’obiettivo del nuovo partito di Musk?
Rappresentare l’“80% della popolazione di mezzo” non rappresentata dai due partiti tradizionali.
6. Che impatto avrebbe un partito fondato da Musk?
Potrebbe attrarre voti centristi, indipendenti e anti-establishment.
7. Trump e Musk erano alleati in passato?
Sì, Musk aveva sostenuto alcune posizioni di Trump, ma ora il rapporto è deteriorato.
8. Cosa pensa Musk delle auto elettriche e dei sussidi statali?
È a favore dell’elettrico, ma negli ultimi mesi ha criticato il modo in cui gli incentivi sono gestiti.
9. Quanto è influente Musk sui social?
Enormemente: i suoi post generano milioni di interazioni e spostano opinioni.
10. Questo scontro influenzerà le presidenziali 2024?
Sì, soprattutto se Musk deciderà davvero di scendere in campo.
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