Tragedia nei cieli di Ahmedabad: il volo AI-171 precipita dopo 30 secondi di volo

Un Boeing Dreamliner di Air India si schianta contro un ostello di medici: 242 a bordo, un solo sopravvissuto

Una partenza come tante, poi il disastro

Era tutto pronto sulla pista 23 dell’aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel. Alle 13:39 del 12 giugno 2025, il volo AI-171 di Air India, un Boeing 787-8 Dreamliner, ha iniziato la sua corsa per decollare con 242 persone a bordo. Un decollo apparentemente regolare, registrato dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Ahmedabad.

Ma la normalità è durata meno di mezzo minuto. L’aereo si è sollevato, ma non ha mai raggiunto la quota prevista. Volava troppo basso, troppo lentamente. Invece di salire, ha continuato a sorvolare la città con un assetto instabile, fino allo schianto.


Impatto devastante contro un ostello medico

In appena 30 secondi, il velivolo è precipitato contro un ostello per medici situato vicino al perimetro aeroportuale, nella zona di Meghaninagar. L’impatto è stato devastante: fiamme, fumo nero, esplosioni. Vetri in frantumi, cemento sbriciolato, un edificio dedicato alla cura che si è trasformato in un inferno di morte.

Cinque persone presenti nella struttura sono morte sul colpo. I residenti hanno assistito impotenti a una scena da incubo.


Un solo sopravvissuto: il miracolo del sedile 11A

Nel mezzo della devastazione, i soccorritori hanno compiuto un piccolo miracolo. Tra le lamiere contorte, un passeggero del sedile 11A è stato trovato ancora vivo. Ferito, sanguinante, ma cosciente, è stato immediatamente portato in ospedale.

Il Commissario di Polizia GS Malik ha confermato la sopravvivenza a ANI, avvertendo però che “il bilancio delle vittime potrebbe salire”.


Ultimi istanti: il Mayday e il silenzio

Secondo i controllori del traffico aereo, l’equipaggio ha inviato un segnale di emergenza Mayday subito dopo il decollo. Poi, il silenzio. Nessuna ulteriore comunicazione. Lo schianto è avvenuto fuori dal perimetro dell’aeroporto, rendendo ancora più difficile l’intervento.


Chi era ai comandi: piloti esperti ma impotenti

Ai comandi c’erano il Capitano Sumeet Sabharwal, con oltre 8.200 ore di volo, e il Primo Ufficiale Clive Kundar, con 1.100 ore di esperienza. Due professionisti, travolti da una dinamica ancora tutta da chiarire.


Lutto nazionale e primi aiuti

Air India ha confermato l’incidente con una nota ufficiale, esprimendo il “più profondo cordoglio” e attivando un numero verde per le famiglie (1800 5691 444). Il governo del Gujarat ha inviato tre squadre NDRF con 90 soccorritori, mentre la polizia di Ahmedabad ha attivato un’altra linea di emergenza: 079-25620359.


Domande e risposte

1. Cosa è successo al volo AI-171?
È precipitato 30 secondi dopo il decollo da Ahmedabad, colpendo un edificio vicino.

2. Quante persone erano a bordo?
242 passeggeri, tra cui 169 indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e 1 canadese.

3. Ci sono sopravvissuti?
Sì, una persona seduta nel posto 11A è stata salvata.

4. Dove è avvenuto l’impatto?
Contro un ostello di medici nel quartiere di Meghaninagar.

5. I piloti erano esperti?
Sì, il comandante aveva oltre 8.200 ore di volo.

6. Cosa ha causato l’incidente?
Ancora non è chiaro, ma l’aereo non ha guadagnato quota.

7. È stato inviato un Mayday?
Sì, poco dopo il decollo, seguito da totale silenzio radio.

8. Chi coordina i soccorsi?
Tre squadre NDRF e la polizia di Ahmedabad.

9. Air India ha rilasciato una dichiarazione?
Sì, ha espresso cordoglio e garantito supporto alle famiglie.

10. Cosa fare se si conosce una delle vittime?
Chiamare i numeri di emergenza forniti da Air India e dalla polizia.

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