Tag: rai3

  • Rai Tre celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con Women for Women against Violence. Conducono Beppe Convertini e Arianna Ciampoli

    Rai Tre celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con Women for Women against Violence. Conducono Beppe Convertini e Arianna Ciampoli

    Alla vigilia della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne il 24 novembre alle 23.10  circa su Rai Tre andrà in onda la quarta edizione “Women for Women against Violence – Camomilla Award”, una kermesse unica che unisce due grandi temi del mondo femminile: la violenza di genere e quella del tumore al seno. Quasi sempre si parla di chi muore e non ce la fa, Women for Women,  attraverso testimonianze autentiche, parla invece di vita e dà voce alla forza delle donne che non smettono mai di combattere e che vincono ogni giorno, e lo fa raccontando anche il difficile percorso di rinascita che tante affrontano in solitudine, offrendo un messaggio di speranza e incoraggiamentoda un vissuto di violenza – qualsiasi essa sia – si può uscireDonne unite per le donne anche per ricordare che ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, e per inoltre ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile principale causa di mortalità oncologicaViolenza che, per una donna, non è soltanto una minaccia di morte, ma anche una ferita all’ immagine di sé, alla propria femminilità, sessualità e maternità

    L’evento tv sarà presentato da Arianna Ciampoli Beppe Convertini, “campione d’ascolto con Unomattina in famiglia nel fine settimana di Rai1”, la regia di questo speciale sarà affidata ad Antonio Centomani. Ideato e prodotto dalla Presidente dell’Associazione Consorzio UmanitasDonatella Gimigliano, autrice del format, che spiega: “partendo dal mio vissuto con una neoplasia ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque,lascia cicatrici e segni indelebili,nel corpo e nella mente“.

    Sul palco di questa edizione le luci dei riflettori si accenderanno per ascoltare le storie della “mamma” di Miss ItaliaPatrizia Mirigliani, che si racconterà in un toccante monologo: “Io quell’intruso lo conosco bene”, di Nicolò Maja, giovane  orfano del femminicidio, che  dedicherà  una lettera  alla  mamma  Giulia  e alla sorella  Stefania dal titolo  “Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire” affidata a Niccolò Agliardi. Accanto al giovane i due nonni, Giulio e Ines, che si stanno amorevolmente prendendo cura di lui. E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando stilista e che affiderà la sua storia “La mia seconda vita” all’attrice Giorgia Trasselli. Tuccillo, affiancata da due speciali testimonial del suo brand, l’attore italo- londinese Ottaviano Blitch e  la  Miss  Italia  2022  Lavinia Abate, riceverà anche il riconoscimento “Un sorriso per Elena”, istituito con la famiglia di Elena Augello, scomparsa pochi mesi fa a 40 anni, a sostegno di una paziente oncologica in difficoltà. La storia di Antonietta darà lo spunto per introdurre uno studio sulla “tossicità economica del tumore”,  realizzato da Lucio Fortunato, primario di senologia del San Giovanni di Roma. La kermesse ospiterà anche due donne, già presenti nella precedente edizione, che racconteranno il loro “giorno dopo”: Carolina Marconi, che aveva già lanciato il tema dell’oblio oncologico, e Filomena Lamberti,  sfregiata  con  l’acido dal marito,  che è rinata grazie alle cure supervisionate dal prof. Claudio Urbani e all’importante contributo raccolto dalla testata “La 27 Ora” del  Corriere della Sera che,  rappresentato dal responsabile della  redazione  romana, Giuseppe Di Piazza, riceverà dalla donna il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Riceveranno il premio (che si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla), inoltre, il conduttore televisivo  di TV Talk, Massimo Bernardini, che aveva confessato di “aver alzato le mani sulla sua mamma”, la giornalista sportiva Greta Beccaglia, la conduttrice  Samantha De Grenet, testimonial della Fondazione Veronesi,  Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell’ Arma dei Carabinieri, per aver salvato la vita di una donna sequestrata dal compagno e che aveva chiesto aiuto con il segno internazionale signal for help, il Direttore de Il Messaggero, Massimo Martinelli, per la rubrica “Mind thegap”, la straordinaria vocalist Silvia Mezzanotte,  e la  trasmissione  di Mediaset  “Le Iene”, rappresentata da Nina Palmieri e Filippo Roma. Tra gli ospiti speciali la conduttrice Francesca Ceci, il flautista Giuseppe Mario Finocchiaro, e il violinista elettrico dall’archetto luminoso, Andrea Casta,  che  affiancherà la vocalist Serena Menarini,  nell’ esibizione  di  una emozionante “The Lord’s Prayer”, preghiera del “Padre Nostro” in lingua aramaica orientale.

  • Rai3: L’AVVERSARIO – MARCO TARDELLI racconta MICHEL PLATINI

    Rai3: L’AVVERSARIO – MARCO TARDELLI racconta MICHEL PLATINI

    Lunedì 10 luglio in seconda serata su Rai3, prima tv

    MARCO TARDELLI INCONTRA MICHEL PLATINI NEL QUINTO EPISODIO DE “L’AVVERSARIO

    Marco Tardelli intervista il suo illustre ex compagno di squadra,  rivelando il rapporto conflittuale ma anche di amore con il Belpaese e la Nazionale Italiana.

    L’emozionante incontro tra due miti del calcio che hanno fatto la storia alla Juventus, un’intervista rara ed esclusiva sono al centro della nella quinta puntata de “L’Avversario”, in onda lunedì 10 luglio in seconda serata su Rai3Marco Tardelli intervista l’amico ed ex compagno di squadra Michel Platini, nel nuovo format originale prodotto da Rai Cultura e Stand by me, che ripercorre la carriera e la vita di grandi campioni dello sport attraverso il racconto degli innumerevoli ostacoli e avversità che hanno dovuto superare, sia in campo che fuori, nel loro cammino verso il successo.

    Marco Tardelli vola a Cassis, in Costa Azzurra, per intervistare l’ex compagno di squadra con il quale ha condiviso numerose battaglie sui campi da calcio. Insieme i due ex campioni bianconeri ripercorrono la carriera del fuoriclasse francese, partendo dal loro primo incontro nei mondiali del ’78 in Argentina, primo mondiale per entrambi, dove a Tardelli tocca proprio marcare il giovane Platini. Vince l’Italia e non sarà l’unica volta in cui Platini sarà sconfitto dalla nostra Nazionale, che riuscirà a battere solo una volta, agli ottavi di finale dei Mondiali del 1986, appena un anno prima del suo ritiro. Nello scambio tra i due ex calciatori, anche un passaggio toccante sulla tragedia dell’Heysel del 1985, una cicatrice mai rimarginata di cui Platini non ha mai parlato pubblicamente.

    Nella carriera di Platini, l’Italia non sarà mai un avversario come gli altri, perché per lui l’Italia significa anche casa: i suoi nonni, infatti, erano di Agrate Conturbia, un piccolo centro del Novarese, che lasciarono nel 1919 per emigrare in Francia. Saranno proprio le sue origini italiane a spingerlo a trasferirsi a Torino per giocare alla Juventus nel 1982, nonostante l’invito di altre grandi squadre come il Real Madrid e l’Arsenal. E nonostante gli inizi non siano facili, come ricorda Tardelli, in cinque anni Platini trascinerà i bianconeri a vincere di tutto e si consacrerà lui stesso campione assoluto conquistando tre Palloni d’oro. Un po’ avversaria e un po’ compagna, così l’Italia per Platini: è stata l’avversaria tante volte sul campo, ma è stata anche la compagna che l’ha aiutato a crescere e che gli ha fatto vivere gli anni più belli della sua vita calcistica.

    Completano e impreziosiscono l’intervista le immagini inedite del giovane Platini a Joeuf, in Francia, suo paese di nascita, quando gioca a carte o discute con gli amici al Bar dello Sport dei nonni, o quelle delle mitiche partite della Juventus negli anni d’oro, che contava sei campioni del mondo (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi), più i due fuoriclasse stranieri, Platini e Boniek – quest’ultimo presente nel racconto come testimone diretto dei fatti narrati.

    L’ Avversario”, una produzione Rai Cultura e Stand by me, è condotto da Marco Tardelli. Produttore creativo: Simona Ercolani. Scritto da Andrea Felici e Giulia Soi. Delegati Rai: Mario Sagna e Serena Valeri; Produttore esecutivo Stand by me: Simona Meli. Regia di Daniele Babbo.

  • MARCO TARDELLI RACCONTA ROBERTO MANCINI NEL TERZO EPISODIO DE “L’AVVERSARIO”

    MARCO TARDELLI RACCONTA ROBERTO MANCINI NEL TERZO EPISODIO DE “L’AVVERSARIO”

    Lunedì 26 giugno in seconda serata su Rai3, prima tv

    Marco Tardelli intervista uno dei più grandi talenti del calcio degli ultimi 40 anni, svelando i suoi più acerrimi avversari dentro e fuori dal campo

    Tornerei indietro se potessi” così Roberto Mancini ricorda il Mondiale, mai affrontato da giocatore, nel terzo episodio de “L’Avversario”, il nuovo format originale prodotto da Rai Cultura e Stand by me, in onda lunedì 26 giugno in seconda serata su Rai3, con la conduzione di Marco Tardelli che racconta la vita di grandi campioni dello sport attraverso gli innumerevoli ostacoli e avversità che hanno dovuto superare, sia in campo che fuori, nel loro cammino verso il successo.

    Un Mondiale che è sempre sfuggito a Mancini, forse per orgoglio o per timidezza, fin dagli inizi quando il “Mancio”, appena diciannovenne, viene convocato per la prima volta in Nazionale in occasione di una tournée in America, ma ne viene subito escluso dal CT Enzo Bearzot dopo essere uscito, a fine partita, con alcuni compagni di squadra, tra cui lo stesso Tardelli. Non andrà meglio negli anni successivi, tanto che nonostante il talento calcistico puro e la personalità dirompente Mancini non toccherà mai una palla in un Mondiale di calcio né, da CT della nazionale, riuscirà a parteciparvi.

    I Mondiali sono dunque, nella sua carriera sfolgorante, quasi uno scherzo che il destino continua a mettergli davanti e sono lo spunto per ripercorrere le pagine più belle della sua storia: dai molti trofei vinti prima con La Sampdoria e poi con Lazio al rapporto con l’amico di una vita Gianluca Vialli, qui rievocato con un ricordo molto intimo.

    Un avvincente racconto dello sport fatto da chi lo sport lo ha vissuto e praticato da campione, che si arricchisce di preziose immagini e filmati di repertorio, come quelle delle partite di Mancini con la Sampdoria nel campionato del 1990/91 quando vinse lo scudetto, una delle ultime grandi imprese del calcio italiano, oppure quelle del Mancini CT della Nazionale che ha guidato gli Azzurri verso la vittoria di uno storico Europeo nel 2020.

    L’Avversario”, una produzione Rai Cultura e Stand by me, è condotto da Marco Tardelli. Produttore creativo: Simona Ercolani. Scritto da Andrea Felici e Giulia Soi. Delegati Rai: Mario Sagna e Serena Valeri; Produttore esecutivo Stand by me: Simona Meli. Regia di Daniele Babbo.

  • MARCO TARDELLI RACCONTA FEDERICA PELLEGRINI NEL SECONDO EPISODIO DE “L’AVVERSARIO”

    MARCO TARDELLI RACCONTA FEDERICA PELLEGRINI NEL SECONDO EPISODIO DE “L’AVVERSARIO”

    Lunedì 19 giugno in seconda serata su Rai3, prima tv

    La Divina del nuoto italiano esce allo scoperto con Marco Tardelli, rivelando gli avversari più difficili affrontati nel corso della sua carriera

    L’incredibile carriera sportiva di Federica Pellegrini è al centro del secondo episodio de “L’Avversario”, il nuovo format originale prodotto da Rai Cultura e Stand by me, in onda lunedì 19 giugno in seconda serata su Rai3, con Marco Tardelli alla conduzione che racconta gli avversari più temuti, fuori e dentro il campo, di sei grandi campioni.

    Federica Pelligrini
    Federica Pelligrini

    Marco Tardelli ripercorre la straordinaria carriera della più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi, rivelando la ragazza e la donna dietro l’atleta che ha attraversato stagioni difficili, con nemici ben più insidiosi del cronometro o delle avversarie in vasca come Laure Manaudou o Katie Ledecky. Una storia fuori dal comune, quella di Federica Pellegrini, cominciata da piccolissima quando inizia a nuotare pur avendo paura di spingersi dove non vede il fondo, sbocciata negli anni dell’adolescenza con l’argento ai Giochi di Atene nel 2004 e proseguita poi con diciannove medaglie mondiali e due medaglie olimpiche. Sarà proprio dopo quel primo successo olimpico raggiunto a soli 16 anni, che Federica si troverà ad affrontare le sfide più difficili, non tanto nella competizione quanto dentro sé stessa: bulimia, problemi con il proprio corpo, crisi di panico.

    Il materiale di repertorio – le gare, le vittorie, ma anche i video della vita pubblica e privata di Federica, contribuisce a disegnare un ritratto intimo della grande campionessa, ulteriormente arricchito con le testimonianze della mamma Cinzia, una spalla preziosa per Federica e sua sostenitrice fin dagli inizi, e Matteo Giunta, tra gli allenatori più apprezzati nel panorama sportivo italiano, ex coach e ora anche marito della Divina.

    L’Avversario”, una produzione Rai Cultura e Stand by me, è condotto da Marco Tardelli. Produttore creativo: Simona Ercolani. Scritto da Andrea Felici e Giulia Soi. Delegati Rai: Mario Sagna e Serena Valeri; Produttore esecutivo Stand by me: Simona Meli. Regia di Daniele Babbo.

  • RAI3, MIXER – VENT’ANNI DI TELEVISIONE: La celebre puntata del 1990 sul referendum tra Repubblica e Monarchia, il Faccia a faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader del Maggio francese – Giovedì 1° giugno

    RAI3, MIXER – VENT’ANNI DI TELEVISIONE: La celebre puntata del 1990 sul referendum tra Repubblica e Monarchia, il Faccia a faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader del Maggio francese – Giovedì 1° giugno

    Giovedì 1° giugno in seconda serata su Rai3

    Mercoledì 6 giugno in prima serata su Rai Storia

    MIXER – Vent’anni di televisione
    di e con GIOVANNI MINOLI

    La celebre puntata del 1990 sul referendum tra Repubblica e Monarchia,
    un dichiarato esperimento televisivo e sociologico che dimostrò la pericolosità del potere dei media;

    Faccia a faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader del Maggio francese

    La storica puntata del 1990 sul referendum tra Repubblica e Monarchia che creò scalpore e il faccia a faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader del Maggio francesesono gli highlightsdel nuovo appuntamento tv con MIXER – Vent’anni di televisione, in onda giovedì 1° giugno in seconda serata su Rai3 – e mercoledì 6 giugno in prima serata su Rai Storia, dove Giovanni Minoli continua la lettura dell’attualità con l’aiuto della storia attraverso il suo celebre rotocalco.

    Alla vigilia del 77° anniversario della Repubblica italiana, viene proposta la puntata che fece scalpore nel 1990, dove si simulava la vittoria della Monarchia sulla Repubblica nel referendum del 2 giugno. Un esperimento televisivo e sociologico, dove Giovanni Minoli dimostrava, attraverso finte testimonianze e ricostruzioni, la potenziale capacità manipolatoria dei media che possono mescolare vero e falso per creare il verosimile. Un tema particolarmente attuale in epoca di fake news, per riflettere sul potere della tv da gestire eticamente con un alto livello di responsabilità. A seguire, invece, un focus storico e reale, dove vengono mostrati dubbi e incertezze presenti effettivamente nelle parole dei protagonisti della politica di quel momento, come Massimo Caprara, assistente di Palmiro Togliatti, all’epoca Segretario del Partito Comunista Italiano e Ministro di Grazia e Giustizia del primo Governo De Gasperi.

    È del 1987 il Faccia a Faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader e protagonista del Maggio francese. Il suo motto, tra sogni e utopie della generazione che ha cambiato il ‘900, è “Siate realisti, chiedete l’impossibile!”. Autodefinitosi “capo involontario” del ’68 francese e “riformatore radicale”, “Daniel il rosso”, si esprime sulla libertà sessuale, l’autonomia nel lavoro e nella cultura, il concetto di terrorismo, le responsabilità personali e quelle della società, fino alla decisione di vivere in una Comune e il rapporto con l’ebraismo.

    MIXER – Vent’anni di televisione, 20 puntate da 45’ ciascuna, è un programma ideato e condotto da Giovanni Minoli, prodotto da Rai Cultura in collaborazione con Radio Rai, scritto con Giovanna Corsetti, Giulia Foschini, Sara Tardelli e Ludovica Siani,regia di Luca Mancini. Riprese studio Sala A di Radio Rai di Leonardo Lo Frano, a cura di Serena Valeri, produttore esecutivo Roberta Sangermano. Delegato Rai Piero A. Corsini.

  • RAI3: Il due volte Premio Oscar ANTHONY HOPKINS in esclusiva tv a CHE TEMPO CHE FA

    RAI3: Il due volte Premio Oscar ANTHONY HOPKINS in esclusiva tv a CHE TEMPO CHE FA

    DOMENICA 28 MAGGIO SU RAI3, DALLE ORE 20.00 IN ESCLUSIVA TV A CHE TEMPO CHE FA IL DUE VOLTE PREMIO OSCAR ANTHONY HOPKINS

    Anthony Hopkins sarà ospite a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio domenica 28 maggio su Rai3 per un’intervista esclusiva.

    Nella sua straordinaria carriera lunga oltre 55 anni ha interpretato ruoli intramontabili che hanno fatto la storia del cinema, come l’iconico Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti e il maggiordomo Stevens in “Quel che resta del giorno”, ottenendo i più grandi riconoscimenti internazionali tra cui due Premi Oscar come Miglior Attore Protagonista, per “Il silenzio degli innocenti” e per “The Father – nulla è come sembra”, che gli è valso anche il primato dell’attore più anziano ad aver mai vinto l’Academy Award, cinque BAFTA di cui uno alla carrieradue Emmy Awards, un David di Donatello, per “Quel che resta del giorno”, e il prestigioso Cecil B. De Mille Awards, il Golden Globe onorario che la Hollywood Foreign Press Association riconosce a coloro che si sono distinti per il contributo al mondo dell’intrattenimento.

    Artista poliedrico, all’inestimabile esperienza nel cinema Hopkins affianca successi anche nell’ambito musicale come compositore. Una passione che coltiva sin da bambino, quando voleva diventare pianista, e che l’ha portato a firmare il valzer “And the Waltz goes on” scritto prima di diventare attore e divenuto virale in tutto il mondo quando è stato eseguito per la prima volta nel 2011, dal direttore d’orchestra olandese André Rieu, oltre ad aver composto le musiche di diversi film. Appassionato pittore, Hopkins dipinge paesaggi, ritratti e opere astratte che riscontrano un grande successo di pubblico. Una selezione delle sue opere sarà prossimamente in mostra a Las Vegas con la prestigiosa Harte International Galleries.

    Sir Anthony di recente è stato impegnato a Roma nelle riprese della serie “Those about to die”, ispirata all’omonimo libro di Daniel Mannix e diretta da Roland Emmerich, nei panni dell’imperatore Vespasiano. E nei prossimi mesi interpreterà Nicholas Winton, il filantropo che durante la Seconda Guerra Mondiale aiutò a salvare centinaia di bambini dai nazisti, nel film “One Life” di James Hawes.

  • MIXER – Vent’anni di televisione – La tragedia dell’Heysel, Faccia a faccia incrociato con Enrico Berlinguer, Bettino Craxi, Henry Kissinger – Giovedì 25 maggio, seconda serata

    MIXER – Vent’anni di televisione – La tragedia dell’Heysel, Faccia a faccia incrociato con Enrico Berlinguer, Bettino Craxi, Henry Kissinger – Giovedì 25 maggio, seconda serata

    Giovedì 25 maggio in seconda serata su Rai3

    Mercoledì 31 maggio in prima serata su Rai Storia

    Puntata 18 di MIXER – Vent’anni di televisione
    di e con GIOVANNI MINOLI

    Inchiesta sulla tragedia dell’Heysel, commenta in studio Marco Tardelli;

    Faccia a faccia incrociato con Enrico Berlinguer, Bettino Craxi, Henry Kissinger

    Un focus sulla tragedia dell’Heysel e i faccia a faccia con Enrico BerlinguerBettino Craxi e Henry Kissinger sono al centro della nuova puntata di MIXER – Vent’anni di televisione, in onda giovedì 25 maggio in seconda serata su Rai3 – e mercoledì 31 maggio in prima serata su Rai Storia, dove Giovanni Minoli continua la lettura dell’attualità con l’aiuto della storia attraverso il suo celebre rotocalco.

    A pochi giorni dal 38° anniversario, focus speciale su una delle pagine più cupe e controverse della storia dello sport, la tragedia dell’Heysel, con la morte di 39 tifosi all’interno dello stadio di Bruxelles durante la finale della Coppa dei Campioni del 29 maggio 1985. Un’attenta inchiesta per cercare di ricostruire quello che è accaduto durante quella tragica e assurda giornata, dalle mancanze nella sicurezza e delle forze dell’ordine fino alla criticata e dibattuta decisione di giocare ugualmente la partita fra Juventus e Liverpool. In studio, Marco Tardelli, uno dei protagonisti del club torinese, racconta quel giorno dal punto di vista dei giocatori.

    Sono del 1983 i Faccia a faccia incrociati tra il Segretario del PCI Enrico Berlinguer, il Segretario del PSI Bettino Craxi, poco prima di diventare il primo Presidente del Consiglio socialista, e il Premio Nobel per la Pace Henry Kissinger. L’ex Segretario di stato USA, in particolare, esprime il suo giudizio su Aldo Moro, smentendo i presunti contrasti avuti con lui a causa del compromesso storico e rispondendo anche alle accuse della vedova Moro. E ancora, Kissinger si esprime sulle Brigate Rosse, sul Partito Comunista italiano, sul rischio in Europa di una terza guerra mondiale e della minaccia nucleare, sull’avvento di Andropov nell’Unione Sovietica e sul presunto complotto bulgaro-sovietico dietro l’attentato a Giovanni Paolo II. In chiusura, Minoli racconta su Blitz a Gianni Minà il dietro le quinte di questo storico Faccia a Faccia con Kissinger.

  • RAI3: MIXER – Vent’anni di televisione – Faccia a faccia coi terroristi cofondatori dei NAR Valerio Fioravanti e Francesca Mambro; la cronaca del 30 aprile 1993

    RAI3: MIXER – Vent’anni di televisione – Faccia a faccia coi terroristi cofondatori dei NAR Valerio Fioravanti e Francesca Mambro; la cronaca del 30 aprile 1993

    Giovedì 4 maggio in seconda serata su Rai3

    Mercoledì 10 maggio in prima serata su Rai Storia

    Puntata 16 di MIXER – Vent’anni di televisione
    di e con GIOVANNI MINOLI

    Faccia a faccia con i terroristi cofondatori dei Nuclei Armati Rivoluzionari

    Valerio Fioravanti e Francesca Mambro;
    la cronaca di Mixer del 30 aprile 1993 con il lancio delle monetine a Craxi firmata da Valeria Coiante

    Dopo l’intervista ad Alberto Franceschini, giovedì 4 maggio in seconda serata su Rai3 continua il viaggio di MIXER – Vent’anni di televisione nel terrorismo degli anni di piombo con una puntata speciale del 1991: protagonisti i terroristi dei Nuclei Armati Rivoluzionari Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, e il padre di quest’ultimo. Spazio anche alla cronaca del 30 aprile 1993, con il lancio delle monetine a Bettino Craxi fuori dall’hotel Raphaël, dove era presente proprio la telecamera di Mixer con la cronista Valeria Coiante; una giornata diventata simbolo dell’inchiesta Mani Pulite e della fine della Prima Repubblica.

    Nella puntata n.16, in onda poi anche mercoledì 10 maggio in prima serata su Rai Storia, Giovanni Minoli propone i Faccia a faccia avuti in carcere con i due leader dei NAR, che si sono uniti in matrimonio nel 1985.

    Insieme a quella di Francesca Mambro, dal colpo di fulmine per Fioravanti a 16 anni all’arresto il 5 marzo nel 1982, viene ripercorsa la parabola di Valerio Fioravanti, da bambino prodigio dello sceneggiato televisivo “La famiglia Benvenuti” – con la testimonianza di Edwige Fenech, che fu accanto a lui nel film “Grazie nonna” – a leader dell’eversione nera, a capo di una formazione che, per numero di omicidi, è seconda solo alle Brigate Rosse. Una storia che parte dalla sua militanza politica nel Movimento Sociale Italiano, dove incontrerà Francesca, con la quale condividerà gli anni del terrore e poi della detenzione, fino ad arrivare all’omicidio nel 1978 del militante di Lotta Continua Roberto Scialabba, la sua prima vittima, e all’arresto nel gennaio 1981 dopo essere stato gravemente ferito a seguito dell’uccisione di due carabinieri. Tra confessioni, bilanci e prospettive, Fioravanti affronta anche il rapporto coi genitori e con il fratello Cristiano, anche lui partecipe di molti attentati, prima di diventare testimone chiave dell’accusa in molti processi.

    Il padre di Fioravanti, Mario, in studio commenta con Minoli le parole del figlio, raccontandone i contrasti e le divergenze e il dramma di una generazione di genitori di terroristi.

  • LORENZO JOVANOTTI IN ESCLUSIVA A CHE TEMPO CHE FA DOMENICA 23 APRILE SU RAI3, DALLE ORE 20.00

    LORENZO JOVANOTTI IN ESCLUSIVA A CHE TEMPO CHE FA DOMENICA 23 APRILE SU RAI3, DALLE ORE 20.00

    Lorenzo Jovanotti sarà ospite in esclusivaChe Tempo Che Fa di Fabio Fazio domenica 23 aprile su Rai3.

    A tre anni esatti (24 aprile 2020) dal grande successo della prima stagione, arriva su RaiPlay da lunedì 24 aprile “Aracataca. Non voglio cambiare pianeta 2”, un docutrip in 22 puntate nel quale Lorenzo Jovanotti torna ad attraversare in bicicletta il Sudamerica: una lunga pedalata di 3500 km – e 50mila metri di dislivello – dall’Ecuador alla Colombia, dalle Ande all’Amazzonia, dall’Oceano alla mitica Macondo.

    Il 2022 ha visto il ritorno di Lorenzo Jovanotti con il suo JOVA BEACH PARTY”, l’evento musicale dell’estate, con 21 date in alcune delle più belle spiagge italiane. A dicembre l’uscita del suo quindicesimo album in studio “IL DISCO DEL SOLE”, è stato anticipato dal singolo “Se lo senti lo sai” in vetta a tutte le classifiche dei brani più suonati. I primi mesi del 2023 lo vedono già impegnato in numerosi nuovi progetti.

    A marzo firma cinque brani del nuovo album di Gianni Morandi, “Evviva!”, cantando con lui la title track, collabora con i Negramaro ed Elisa, per la prima volta tutti e tre insieme, al pezzo “Diamanti”, già tra i brani più programmati in radio, e lancia con gli Ackeejuice Rockers una compilation di dieci remix del brano “E si fa bello per te, disponibile dal 24 marzo su tutte le piattaforme digitali.

  • Anticipazioni Che Tempo Che Fa stasera domenica 25 febbraio su Rai3. Ospiti Gianni Morandi, Sangiovanni, Pierfrancesco Favino, Francesco Piccolo, Roberto Burioni, Claudio Bandi

    Anticipazioni Che Tempo Che Fa stasera domenica 25 febbraio su Rai3. Ospiti Gianni Morandi, Sangiovanni, Pierfrancesco Favino, Francesco Piccolo, Roberto Burioni, Claudio Bandi

    STASERA DOMENICA 26 FEBBRAIO SU RAI3 NUOVO APPUNTAMENTO CON CHE TEMPO CHE FA DI FABIO FAZIO 

    Con Luciana Littizzetto e Filippa Lagerbåck, Nino Frassica, Gigi Marzullo, Simona Ventura, la Signora Coriandoli

    Dalle ore 20.00: CHE TEMPO CHE FA – ANTEPRIMA

    Dalle ore 20.30: CHE TEMPO CHE FA

    A seguire: CHE TEMPO CHE FA – IL TAVOLO

    OSPITI DELLA PUNTATA:

    Gianni Morandi, Sangiovanni, Pierfrancesco Favino, Francesco Piccolo, Roberto Burioni, Claudio Bandi, Marco Damilano,  Massimo Giannini, Fiorenza Sarzanini, Nello Scavo, Michele Serra, Rosa Chemical, la Gialappa’s Band, Stefania Rocca, Samuele Ceccarelli, Teo Teocoli, Francesco Paolantoni

    Domenica 26 febbraio su Rai3 alle ore 20.00 nuovo appuntamento con la ventesima edizione di Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, programma realizzato da Rai Cultura in collaborazione con l’OFFicina, con Luciana Littizzetto, Filippa Lagerbåck, Gigi Marzullo, Nino Frassica, Simona Ventura, Maurizio Ferrini alias la Signora Coriandoli.

    Ospiti della puntataGianni Morandi, tra i volti più amati della musica in Italia, protagonista di una carriera da record con più di 50 milioni di dischi venduti, oltre 600 brani incisi e 230 collaborazioni. Reduce dalla co-conduzione del Festival di Sanremo, che l’ha visto anche esibirsi con Al Bano e Massimo Ranieri, Morandi ha celebrato il 60° anniversario dell’uscita del suo brano “Fatti mandare dalla mamma” reinterpretando il grande successo in featuring con Sangiovanni, con cui si esibirà live nel corso della puntata; Pierfrancesco Favino, protagonista del nuovo film di Andrea Di Stefano “L’ultima notte di Amore”, presentato nella sezione Berlinale Special Gala del 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino; lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, autore del libro “La bella confusione – L’anno di Fellini e Visconti”.

    E ancora: Claudio Bandi, Professore Ordinario di Microbiologia nel dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano; Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele; Marco Damilano; Il direttore de La StampaMassimo Giannini; la vicedirettrice del Corriere della SeraFiorenza Sarzanini; l’inviato di AvvenireNello ScavoMichele Serra.

    Chiude la serata Che Tempo Che Fa – Il tavolo con Nino FrassicaGigi MarzulloSimona Ventura, la Signora Coriandoli. Ospiti: la Gialappa’s Band; Rosa Chemical live con il successo sanremese “Made in Italy”Samuele Ceccarelli, promessa dell’atletica leggera che lo scorso 19 febbraio ha realizzato l’impresa della sua vita battendo per un centesimo di secondo il suo idolo e campione olimpico Marcell Jacobs nei 60 metri, segnando un nuovo record personale di 6”54; Teo Teocoli, nei panni dell’amatissimo Caccamo; Stefania Rocca, nei teatri con la pièce “La madre di Eva”Francesco Paolantoni.

  • Rai3. Anticipazioni LA SCELTA, le interviste esclusive di Ezio Mauro a Beppino Englaro, Giuseppe Pecoraro, Isabel Allende

    Rai3. Anticipazioni LA SCELTA, le interviste esclusive di Ezio Mauro a Beppino Englaro, Giuseppe Pecoraro, Isabel Allende

    IN PRIMA VISIONE TV SU RAI3 DA LUNEDÌ 6 FEBBRAIO IN SECONDA SERATA

    AL VIA “LA SCELTA”: LE INTERVISTE ESCLUSIVE DI EZIO MAURO A BEPPINO ENGLARO, GIUSEPPE PECORARO, ISABEL ALLENDE

    Il nuovo programma di Ezio Mauro che esplora alcune scelte epocali che hanno segnato la vita del mondo e del nostro Paese.

    Si parte con l’intervista a Beppino Englaro, a 14 anni dall’anniversario della morte della figlia Eluana

    Dopo la prima puntata andata in onda in anteprima nel giorno dei funerali di Benedetto XVI e dedicata alla sua scelta di rinunciare al papato, raccontata attraverso un faccia a faccia con Monsignor Georg Gänswein, prende il via da lunedì 6 febbraio alle 23:15, in prima visione su Rai3, con tre puntate inedite da 45’, il nuovo programma di Ezio Mauro “LA SCELTA”, una produzione Rai Approfondimento e Stand by me, che esplora alcune decisioni che hanno segnato la storia del mondo e del nostro Paese.

    Attraverso interviste – evento con grandi protagonistiEzio Mauro indaga in ogni puntata le radici profonde, le ragioni morali, etiche, storiche dietro a scelte epocali, in un racconto che si avvale anche di contributi di autorevoli esperti e di immagini e filmati di repertorio, restituendo allo spettatore una chiave di lettura per decifrare complessi temi di attualità, politica, cultura e società.

    Nella seconda puntata, in occasione dell’anniversario della sua morte (il 9 febbraio 2009), la storia di Eluana Englaro viene raccontata attraverso l’intervista esclusiva con il padre Beppino Englaro, che ruota attorno al fatidico momento della scelta di affermare il diritto della figlia a morire. Una scelta avvenuta il 22 gennaio 1992, quattro giorni dopo il terribile incidente che la fece entrare in stato vegetativo permanente, ma portata a termine solo dopo un calvario di 17 anni, durante i quali i genitori di Eluana hanno combattuto contro tutto e tutti per cercare di sostenere la sua volontà e dare voce a una persona che voce non aveva.

    Arricchiscono il racconto le testimonianze di S.E.R Cardinale Camillo Ruini, che approfondisce il punto di vista della Chiesa in merito al dibattito sul fine-vita, del Prof. Riccardo Massei, all’epoca primario di Rianimazione dell’Ospedale di Lecco, che si è sempre opposto alle richieste di Beppino e Saturna di interrompere dapprima le manovre rianimatorie e in seguito i trattamenti di nutrizione e idratazione obbligatoria, e della Dott.ssa Maria Gabriella Luccioli, una delle prime donne giudici in Italia, Presidente della Sezione della Corte di Cassazione che ha emesso la sentenza decisiva che ha permetto a Beppino Englaro di portare a termine la sua battaglia.

    Nelle puntate successive, rispettivamente in onda il 13 e il 20 febbraio, verranno le “scelte” del Prefetto Giuseppe Pecoraro, che racconta per la prima volta in tv la scelta su come trattare il corpo del nemico, ovvero la difficile decisione sulla sepoltura – che nessuno voleva ospitare – di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine morto sul territorio italiano, e, infine, la scelta che ha segnato la storia del Cile e del mondo intero, quella del sacrificio di Salvador Allende che morì nel Palazzo presidenziale preso d’assalto dalle forze armate durante il golpe del 1973, attraverso un intenso faccia a faccia tra Ezio Mauro e la scrittrice di fama mondiale, Isabel Allende, nipote del presidente cileno.

    LA SCELTA” è una produzione Rai Approfondimento e Stand by me, un programma di Ezio Mauro, prodotto da Simona Ercolani, scritto con Lorenzo De Alexandris, Riccardo Liberatore, Simone Passarella. Produttore esecutivo Simona Meli. Delegato Rai Maria Laura Ballesio. Regia di Cristian Di Mattia.

  • Rai3: ‘La cartolina di Elena’ per il Giorno della Memoria, la storia della piccola Elena Colombo

    Rai3: ‘La cartolina di Elena’ per il Giorno della Memoria, la storia della piccola Elena Colombo

    In occasione del Giorno della Memoria

    Venerdì 27 gennaio, alle 16.00 su Rai3, alle 16.50 su Rai Gulp e disponibile su RaiPlay

    “LA CARTOLINA DI ELENA” In prima visione assoluta la storia della piccola Elena Colombo

    Uno special TV prodotto da Stand By Me in collaborazione con Rai Kids per portare alle nuove generazioni la storia di Elenal’unico caso documentato di una bambina italiana deportata da sola, senza i genitori, nel campo di sterminio di Auschwitz.

    In occasione del Giorno della Memoriavenerdì 27 gennaio, la Rai presenta “La cartolina di Elena”, una produzione originale Stand by me in collaborazione con Rai Kids, che porta sullo schermo la storia di Elena Colombo, una bambina ebrea torinese deportata nel ’44 ad Auschwitz da solaunico caso documentato in tutta la Shoah italiana

    Lo speciale – rivolto a ragazzi e famiglie – andrà in onda il 27 gennaio alle ore 16.00 su Rai3, alle ore 16.50 su Rai Gulp e sarà disponibile su RaiPlay.

    Una storia toccante ed emblematica dell’orrore della Shoah, ma ancora poco conosciuta perché ricostruita solo negli ultimi tre anni, attraverso l’aiuto di numerosi testimoni che con generosità hanno fornito notizie, ricordi e descrizioni, in particolare Piera Billotti, figlia di una vicina di casa di Torino, Laura Doglione, figlia di Bianca, una staffetta partigiana che conobbe la bambina e la sua famiglia prima della loro deportazione.

    Nata il 5 giugno del 1933 a TorinoElena Colombo trascorse un’infanzia tranquilla e spensierata come quella di tanti bambini, quando la sua esistenza venne sconvolta dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla conseguente politica discriminatoria e persecutoria che costrinse tutta la famiglia Colombo a scappare, prima a Rivarolo Canavese, dove Elena conobbe appunto Bianca, e poi a Forno Canavese, dove l’8 dicembre del 1943 furono tutti arrestati. Per circostanze non ancora chiarite, mentre i genitori furono condotti subito al campo di sterminio di Auschwitz, sullo stesso treno di Liliana Segre, Elena fu affidata ad amici di famiglia con i quali restò per tre mesi prima di essere deportata anche lei ad Auschwitz, dopo aver scritto un’ultima cartolina a Bianca. Lì troverà la morte lo stesso giorno del suo arrivo, il 10 aprile 1944. Aveva 10 anni e 10 mesi.

    Con un linguaggio pensato per parlare ai ragazzi, che mescola sapientemente live action e animazione in un continuo passaggio tra passato e presente, tra sogno e realtà, il film porta alle nuove generazioni la storia di Elena attraverso le vicende dei due giovani protagonisti, Cecilia e Fabrizio, due adolescenti compagni di scuola e migliori amici, che vivono nella Torino di oggi e che, partendo da una vecchia fotografia di famiglia trovata in soffitta provano a ricostruire la storia di Elena e dei suoi genitori. Sulla scia delle tracce lasciate dalla bambina, i due amici affrontano un viaggio da Torino verso Forno Canavese e Rivarolo, arrivando ad incontrare l’unica persona che conosce l’intera storia, Laura Doglione. È lei la chiave che permette di ricostruire l’intera vicenda di Elena Colombo, l’unica bambina italiana ad aver dovuto affrontare da sola l’orrore della deportazione e dello sterminio.  

    Diretto da Raffaele Androsiglio, scritto e prodotto da Simona Ercolani, il cortometraggio, della durata di 25 minuti, si avvale dell’interpretazione di due giovanissimi talenti, Mariandrea Cesari (MudmonsterModa miaStoria di una famiglia perbene) nel ruolo di Cecilia ed Emanuele Casati in quelli di Fabrizio, e ancora, nel ruolo di Laura Doglione, l’attrice e doppiatrice Francesca Vettori (voce de La Pimpa, Eric Cartman di South Park e molti altri) e, nel ruolo del guardiano, Guido Ruffa, celebre per aver interpretato per molti anni Lupo Lucio nella Melevisione. La voce di Elena è di Nina Romano.

    L’animazione è prodotta e curata da Lynx Multimedia Factory, con i disegni e la direzione artistica di Angela Conigliaro, lo storyboard di Michela Signoracci e la supervisione di Enrico Paolantonio Claudio Bruni.

    Lo special sarà presentato in anteprima venerdì 20 gennaio al Cinema Farnese di Roma alla presenza di alcune scuole del territorio, con la partecipazione dei produttori, del cast e di Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma.  

    Giovedì 26 gennaio è prevista una proiezione speciale a Forno Canavese in occasione dell’intitolazione della scuola del paese a Elena Colombo.

    Rai Kids presenta “La cartolina di Elena”, un cortometraggio prodotto da Stand by me in collaborazione con Rai Kids, ispirato a una storia vera. Scritto e prodotto da Simona Ercolani, produttore Rai Annita Romanelli. Regia di Raffaele Androsiglio, con la consulenza storica di Fabrizio Rondolino. Soggetto di Simona ErcolaniSerena Cervoni e Bianca Rondolino. Sceneggiatura a cura di Simona ErcolaniSerena Cervoni e Tancredi Maria Anzalone. Animazione a cura di Lynx Multimedia Factory.

    Con “La cartolina di Elena” l’offerta Rai per ragazzi prosegue un percorso di ricordo e sensibilizzazione dei più giovani sulla storia della Shoah, dopo il premiato film d’animazione “La stella di Andra e Tati” (2018), sulla vicenda delle sorelle Andra e Tatiana Bucci deportate bambine da Fiume ad Auschwitz, e lo special “Come foglie al vento” (2021) sul racconto delle persecuzioni nazifasciste contro la comunità ebraica di Venezia, raccontate da Riccardo Calimani.

  • Rai 3 – EMANUELA FANELLI RACCONTA FRANCA VALERI NEL TERZO EPISODIO DI “ILLUMINATE”

    Rai 3 – EMANUELA FANELLI RACCONTA FRANCA VALERI NEL TERZO EPISODIO DI “ILLUMINATE”

    Lunedì 23 gennaio in seconda serata su Rai3

    Un racconto inedito originale della vita professionale e privata della celebre artista arricchito dal contributo di testimoni illustri come le attrici Cinzia Leone e Gabriella Franchini,la figlia Stefania Bonfadelli e il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli

    Emanuela Fanelli racconta il poliedrico talento di Franca Valeri: da attrice a sceneggiatrice, da regista ad autrice, Franca ha rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento, rompendo il tabù sulla comicità femminile. Il terzo appuntamento con “Illuminate”, la docu-serie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura che racconta le storie di quattro grandi protagoniste del Novecento, va in onda lunedì 23 gennaio in seconda serata su Rai3.

    Franca Valeri, pseudonimo di Franca Norsa, sapeva fin da piccola che la recitazione sarebbe stata la sua strada: già da bambina, infatti, imitando le amiche della madre e recitando alcune caricature, fece nascere La Signorina Snob, che poi diventò uno dei suoi personaggi simbolo, con cui stigmatizzava con sagacia e ironia i comportamenti della borghesia milanese, a cui lei stessa apparteneva. Per via delle origini ebree del padre, le leggi razziali la obbligarono a lasciare la scuola a 18 anni, ma riuscì comunque ad iscriversi da privatista. La sua determinazione emerse anche quando, dopo la bocciatura all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, consapevole del suo talento, continuò a recitare e a fare cabaret fino al 1949, anno in cui debuttò a Parigi con la Compagnia dei Gobbi. Nel frattempo, Franca aveva già inventato le maschere che l’hanno resa celebre: oltre a La Signorina Snob, anche La Sora Cecioni Cesira la manicure, personaggi con cui, con sfrontatezza ed eleganza, ha rivoluzionato la comicità di metà Novecento, fino ad allora declinata rigorosamente al maschile.

    Il docu-film a lei dedicato prende il via nel momento in cui l’attrice-narratrice Emanuela Fanelli si prepara a portare in scena uno degli iconici monologhi di Franca Valeri, “Una moglie felice”. Per farlo, Emanuela studia le sue opere e ripercorre la sua vitai suoi amori e la sua carriera facendo emergere la personalità colta e complessa di quest’artista che ha usato l’ironia per fare una raffinata e pungente critica sociale dei costumi della società italiana di quel periodo. Un talento poliedrico che l’ha vista nel ruolo di interprete, di autrice e di regista non solo di commedie, ma anche di pellicole da lei scritte e interpretate, di programmi tv e di opere liriche, come “La Traviata”“La Bohème”“Il Barbiere di Siviglia” e “Il Rigoletto”.

    In questo viaggio Emanuela Fanelli si muove quindi tra i luoghi cari a Franca Valeri per ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita: dal camerino del teatro alla sua villa sul Lago di Bracciano, dove ha trascorso i suoi ultimi anni e dove oggi si trova l’”Associazione Franca Valeri – Onlus pro-assistenza animali abbandonati”, da lei fondata per combattere il randagismo.

    Parallelamente alle sequenze di fiction, il racconto si arricchisce anche di materiali di archivio e dei contributi di numerosi testimoni illustri, tra cui la figlia Stefania Bonfadelli, le attrici Cinzia Leone e Gabriella Franchini, la Direttrice del Teatro Parenti di Milano Andree Ruth Shammah, il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli, il regista e direttore artistico Giorgio Ferrara e l’amico Michele Della Valle, per restituire un ritratto intimo e inedito dell’inarrestabile artista che ha fatto la storia della comicità italiana.

    Illuminate” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Culturain onda ogni lunedì in seconda serata su Rai3. Una docu-serie in quattro puntate prodotta da Gloria Giorgianni, per la regia di Marco Spagnoli (Lina Wertmüller), Matteo Raffaelli (Maria Callas), Maria Iovine (Franca Valeri) e Margherita Ferri (Wanda Ferragamo). Produttori associati: Tore Sansonetti e Carlotta Schininà.

  • RAI3: GIOVANNI MINOLI torna con MIXER – Vent’anni di televisione – Dal 12 gennaio in seconda serata

    RAI3: GIOVANNI MINOLI torna con MIXER – Vent’anni di televisione – Dal 12 gennaio in seconda serata

    Dal 12 gennaio 2023 ogni giovedì in seconda serata su Rai3

    Dal 18 gennaio 2023 ogni mercoledì in prima serata su Rai Storia

    GIOVANNI MINOLI torna con MIXER – Vent’anni di televisione

    Lo sguardo retrospettivo sul rotocalco d’attualità che ha segnato un’epoca e rivoluzionato la tv.

    Nella prima stagione di 20 puntate il meglio degli anni ‘80

    Lunedì 21 aprile 1980: su Rai2 debutta MIXER – Il piacere di saperne di più, programma ideato e condotto da Giovanni Minoli – 100 minuti di televisione che per due decenni segneranno un’epoca e rivoluzioneranno il linguaggio, la conduzione, la grafica della tv e dell’informazione televisiva.

    Un inedito rotocalco d’attualità che con i serrati “Faccia a faccia” di Giovanni Minoli, le inchieste, i reportage, i sondaggi, le pagine sul costume, gli esteri, l’economia, lo spettacolo e lo sport, ha raccontato fino alla fine degli anni Novanta i 20 anni che hanno cambiato la storia del nostro Paese.

    Con MIXER – Vent’anni di televisione, a partire da giovedì 12 gennaio 2023 su Rai3 in seconda serata – e dal 18 gennaio anche il mercoledì alle 21.15 su Rai Storia -, Giovanni Minoli torna a ripercorrere quell’avventura televisiva, puntata dopo puntata, anno dopo anno, rilegando frammenti di memoria collettiva in un album del nostro tempo.

    Dalla sala A di Radio Rai, con la regia di Luca Mancini,  Minoli racconta così i grandi temi e gli snodi della storia italiana di fine Novecento, con un nuovo montaggio, un differente intreccio narrativo e a un taglio editoriale critico che a distanza di oltre 40 anni rivisita la forza narrativa e il valore documentario dello storico rotocalco e dei suoi protagonisti, delle sue inchieste, dei suoi faccia a faccia e delle sue storie, facendo emergere una continuità tra quegli anni Ottanta e Novanta e la fotografia del nostro Paese oggi – giacché, come riflette lo stesso Minoli, “Ieri è cominciato il mondo di oggi”.

    Ideato e presentato da Giovanni Minoli e prodotto da Rai Cultura in collaborazione con Radio RaiMIXER – Vent’anni di televisione, in questa prima stagione dedicata agli anni ’80, offre l’occasione di rivedere i protagonisti del XX secolo confessarsi nel “Faccia a faccia”, come Enrico Berlinguer, il Dalai Lama, Henry Kissinger, Bettino Craxi, Arafat, Paolo Rossi, Marco Pannella, Giorgio Armani, Camilla Cederna, Valentino, Benjamin Netanyahu, Brigitte Bardot, Giorgio Almirante, Hans Küng, Indro Montanelli, Cesare Romiti, Marisa Bellisario, Gianni Agnelli, Raffaella Carrà, Carlo De Benedetti, Gabriel García Márquez, Enzo Bearzot, Renato Guttuso, Bernardo Bertolucci, Pippo Baudo, Jorge Luis Borges, Enzo Biagi.

    Oltre alle inchieste, realizzate anche da Paolo Guzzanti e Cinzia TH Torrini, tornano in tv gli incontri ravvicinati confidenziali con i grandi personaggi dello spettacolo, della cultura, della musica e dello sport firmati, tra gli altri, da Gianni MinàIsabella RosselliniLeo BenvenutiVittorio Nevano: per citarne alcuni, David Bowie, Francis Ford Coppola, Steven Spielberg, Rudolf Nureyev, Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Lucio Dalla, Pino Daniele, Luciano Pavarotti, Massimo Troisi, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Francesco De Gregori, Franca Valeri, Carlo Verdone, Marcello Mastroianni, Diego Abatantuono, Fabrizio De André, Vittorio Gassman, Milva, Roberto Benigni, Claudio Baglioni, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti. E poi presenze fisse come Paolo Villaggio nei panni della sindacalista e moglie frustrata Gemma PontiniSandra Milo con le sue interviste in piscina e i “Mixer test”; i “Mixerabili” con gli sketch, fra gli altri, di Syusy BladyPatrizio Roversi e Vito (Stefano Bicocchi); Stefano Disegni e Massimo Caviglia, che firmano la rubrica Il film in due minuti con cortometraggi d’animazione realizzati ad hoc.

    Scandito come sempre dalla celebre sigla Jazz Carnival, degli Azymuth, il viaggio retrospettivo di MIXER – Vent’anni di televisione esalta l’attualità di un format innovativo e dirompente, che era e resta un unicum televisivo per la sua freschezza e modernità, grazie all’opera degli autori e dello stesso Minoli, distinguendosi soprattutto per l’introduzione dei sondaggi, che per la prima volta misuravano la distanza che c’era fra l’opinione del Palazzo e quella della gente, e per la modalità inedita del “faccia a faccia”, con la tecnologia del chroma key al servizio del racconto-verità, a opera dello storico regista Sergio Spina.

    Ho deciso di riportare MIXER in tv dopo 25 anni perché credo possa offrire ancora spunti e riflessioni utili per leggere la complessità e le problematiche di oggi, attraverso l’attenta fotografia dei grandi cambiamenti e delle crisi affrontate negli ultimi due decenni del XX secolo – afferma Giovanni MinoliAttraverso il nuovo montaggio e la rilettura dei momenti chiave del programma abbiamo voluto far emergere la forza del format, un rotocalco televisivo che era e resta un unicum, che dopo 40 anni conserva ancora la sua freschezza e modernità, oltre all’attualità dei grandi temi che ancora circondano la nostra realtà. Questa non è quindi una mera operazione nostalgica, sebbene il programma diventi necessariamente anche l’album della memoria di grandi, grandissimi del passato che se ne sono andati, in una sorta di Techetechete’ della società e della cultura”.

    MIXER – Vent’anni di televisione, 20 puntate da 45’ ciascuna, è un programma ideato e condotto da Giovanni Minoli, prodotto da Rai Cultura in collaborazione con Radio Rai, scritto con Giovanna Corsetti, Giulia Foschini, Sara Tardelli e Ludovica Siani, regia di Luca Mancini. Riprese studio Sala A di Radio Rai di Leonardo Lo Frano, a cura di Serena Valeri, produttore esecutivo Roberta Sangermano. Delegato Rai Piero A. Corsini.

  • Rai3 Illuminate: Silvia D’Amico racconta Maria Callas nel secondo episodio della docu-serie

    Rai3 Illuminate: Silvia D’Amico racconta Maria Callas nel secondo episodio della docu-serie

    Stasera Lunedì 9 gennaio in seconda serata su Rai3

    SILVIA D’AMICO RACCONTA MARIA CALLAS NEL SECONDO EPISODIO DI “ILLUMINATE”

    Un racconto inedito originale della vita professionale e privata della cantante lirica arricchito dal contributo di testimoni illustri come il biografo Michele Nocera, il soprano Selene Zanetti, la Responsabile archivio Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico e il Direttore d’Orchestra Massimiliano Stefanelli

    Silvia D’Amico racconta la grande Maria Callas nel docu-film che porta sullo schermo il suo immenso talento e la sua carismatica personalità. Il secondo appuntamento con “Illuminate”, la docu-serie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura che racconta le storie di quattro grandi protagoniste del Novecento, va in onda lunedì 9 gennaio in seconda serata su Rai3.

    Preparandosi a mettere in scena un monologo teatrale ispirato a Maria CallasSilvia D’Amico esplora il suo animo, ripercorrendo il vissuto della grande artista e la continua lotta tra le sue due anime: la donna e la diva, il suo trasformarsi artisticamente e fisicamente, il costante lavoro che ha dovuto fare su sé stessa per far convivere il “corpo pubblico” dell’artista con il “corpo privato” della persona, rivoluzionando al tempo stesso il mondo della lirica. Amata e odiata con la stessa intensità, paragonata a volte ad una tigre, altre volte ad una colomba, chi conosceva veramente Maria Callas riconosceva la sua consapevolezza artistica e il suo perfezionismo inarrestabile, che però non era sempre da tutti concepito positivamente. Nel corso del docu-film, l’attrice Silvia, la donna Maria e la diva Callas, si incontrano sul palco teatrale, dove si svolge una partita a scacchi e dove prende corpo una metaforica partita attraverso cui Silvia mossa dopo mossa conduce i telespettatori verso l’ascesa della Callas, che si trasforma da brutto anatroccolo in cigno, divenendo la Divina che tutti conosciamo.

    Verona, Sirmione, Roma e Il Teatro Olimpico di Vicenza fanno da sfondo al viaggio nella vita del celebre soprano, in cui si ripercorrono le tappe fondamentali attraverso cui è diventata una delle voci più conosciute al mondo, capace di cambiare aspetto repentinamente ma senza perdere la sua vera essenza: un insieme di forzafragilitàperfezionismo ed emozione.

    Parallelamente alle sequenze di fiction, il racconto si arricchisce anche di materiali di archivio e dei contributi di testimoni illustri, tra cui il biografo e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Michele Nocera, il soprano Selene Zanetti, la Responsabile archivio Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico, il Direttore d’Orchestra Massimiliano Stefanelli e, infine, Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, autori e speaker radiofonici, per restituire un ritratto intimo e inedito della regina del melodramma mondiale e una delle stelle immortali dell’arte.

    Illuminate” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Culturain onda ogni lunedì in seconda serata su Rai3. Una docu-serie in quattro puntate prodotta da Gloria Giorgianni, per la regia di Marco Spagnoli (Lina Wertmüller), Matteo Raffaelli (Maria Callas), Margherita Ferri (Wanda Ferragamo) e Maria Iovine (Franca Valeri). Produttori associati: Tore Sansonetti e Carlotta Schininà.

  • RAI3: stasera lo speciale CHE TEMPO CHE FA RICORDA GIANLUCA VIALLI, ore 20.35

    RAI3: stasera lo speciale CHE TEMPO CHE FA RICORDA GIANLUCA VIALLI, ore 20.35

    CHE TEMPO CHE FA RICORDA GIANLUCA VIALLI DOMENICA 8 GENNAIO, ORE 20.35, SU RAI3

    Uno speciale per ricordare il grande campione scomparso
    con alcune delle interviste rilasciate nel programma di Fabio Fazio

    Domenica 8 gennaio 2023 alle ore 20.35 su Rai3 va in onda lo speciale Che Tempo Che Fa ricorda Gianluca Vialli, con alcuni passaggi delle interviste al grande campione scomparso rilasciate a Fabio Fazio nel corso del programma.

  • RAI3: ‘LA SCELTA – COSÌ RATZINGER RINUNCIÒ AL PAPATO’, l’intervista a Monsignor Georg Gänswein di Ezio Mauro

    RAI3: ‘LA SCELTA – COSÌ RATZINGER RINUNCIÒ AL PAPATO’, l’intervista a Monsignor Georg Gänswein di Ezio Mauro

    In occasione dei funerali di Sua Santità Benedetto XVI, IN PRIMA VISIONE TV SU RAI3 GIOVEDÌ 5 GENNAIO 2023

    LA SCELTA – COSÌ RATZINGER RINUNCIÒ AL PAPATO, “LA SCELTA” DI BENEDETTO XVI DI LASCIARE IL PAPATO NELL’INTERVISTA DI EZIO MAURO A MONSIGNOR GEORG GÄNSWEIN

    Un racconto inedito della decisione che ha cambiato per sempre la storia del pontificato, arricchito dai contributi di Alberto Melloni, Agostino Paravicini Bagliani e Giovanna Chirri

    Nel giorno dei funerali di Benedetto XVI, giovedì 5 gennaio in seconda serata su Rai3, va in onda in prima visione tv “LA SCELTA – Così Ratzinger rinunciò al papato”, che presenta l’intervista rilasciata poco prima della scomparsa del Papa emerito da Monsignor Georg Gänswein a Ezio Mauro per il nuovo programma di Rai Approfondimento e Stand by me “LA SCELTA”. Un racconto inedito della decisione che ha cambiato per sempre la storia del pontificato attraverso la voce dell’uomo che è stato al fianco di Joseph Ratziger per 19 anni, durante il papato e dopo le dimissioni, fino alla sua morte.

    Attraverso le parole di Padre Georg – da 38 anni al servizio della Chiesa, arcivescovo di Urbisaglia, Prefetto della Casa Pontificia, segretario personale di Joseph Ratzinger dal 2003 – Ezio Mauro ripercorre la storia di Papa Benedetto XVI, dall’elezione il 19 aprile 2005 agli scandali sessuali, morali ed economici che hanno colpito la Chiesa in quegli anni, fino al momento più coraggioso e controverso della parabola di Ratzinger, la scelta di rinunciare al papato, comunicata ufficialmente l’11 febbraio 2013 durante un Concistoro ordinario e a Padre Georg già a settembre 2012. 

    La mia reazione immediata [quando ho saputo della sua decisione] è stata di dirgli: ‘Santo Padre è impossibile, questo non è possibile (…) si deve e si può pensare a ridurre gli impegni. Ma lasciare, rinunciare è impossibile…’- racconta Padre Georg. Mi ha lasciato parlare. E poi ha detto: ‘Può immaginare che ho pensato, ho riflettuto, ho pregato, ho lottato. E questa è una decisione presa, che voglio comunicare a lei, non è una tesi da discutere, non è una quaestio disputanda. È deciso. E lo dico a lei, adesso non deve dirlo a nessuno’”.

    Nel corso dell’intervista con Ezio Mauro, Padre Georg ripercorre il rapporto personale di profondo rispetto e amicizia con Joseph Ratzinger, dal primo incontro nel 1995 (“La mia prima impressione è indimenticabile: una personalità forte ma molto naturale, molto mite ma molto, molto decisa), prima che nel 2003 Ratzinger, allora Prefetto della congregazione per la dottrina della fede, lo chiamasse a lavorare per lui come segretario personale, carica riconfermata dopo la sua elezione a Papa.  Tra i tanti temi affrontati, le difficoltà sorte nel corso del papato, come emerso già nella sua prima omelia, il 24 aprile 2005, (“Pregate per me, perché io non fugga per paura davanti ai lupi”), fra cui il cosiddetto “Vatileaks”, con alcuni documenti privati sottratti dalla scrivania di Padre Georg (‘Gli ho detto ‘Santo Padre, la responsabilità è mia, me l’assumo. Le chiedo di dimettermi o di darmi un altro lavoro’. Mi ha risposto ‘No, no, siamo un piccolo gruppo qui: vede, c’era uno che ha tradito persino nei 12 [apostoli], si chiama Giuda. Noi rimaniamo insieme’”).

    Inevitabile anche un confronto tra la scelta di Benedetto XVI e quella del suo precedessore, Giovanni Paolo II, di restare in carica fino alla fine, anche mostrando la sua malattia (“Lui una volta mi ha detto: ‘Non posso e non voglio copiare [il modello di Giovanni Paolo II] perché non è il mio. Io devo confrontarmi con la mia vita, con le mie scelte, con le mie forze’. Questa scelta secondo me richiede non soltanto coraggio, molto, molto coraggio, ma anche umiltà, molta, molta, molta umiltà”) e la scelta per sé del titolo di Papa emerito, dopo l’abdicazione (“Penso abbia scelto lui, personalmente. Penso che davanti a una decisione così eccezionale tornare Cardinale sarebbe stato, anche secondo me, non naturale”) e il suo ruolo successivo (“È chiaro che anche se si chiama Papa emerito, c’è un solo Papa regnante, e questo è Francesco”, “Lui stesso ha detto sempre che non era più Papa regnante, rimane nel recinto di Pietro e il suo impegno e il suo ruolo adesso sono di pregare per il suo successore e per la Chiesa”).

    Il racconto, che alterna l’intervista a Padre Georg a immagini di repertorio precedenti e successive all’elezione di Ratzinger, è arricchito dalle testimonianze di Alberto Melloni, storico del Cristianesimo che nella puntata analizza gli effetti dello scandalo Vatileaks sul pontificato di Ratzinger, di Agostino Paravicini Bagliani, storico della Chiesa ed esperto delle tradizioni cristiane e del mondo papale dai tempi di San Pietro fino a oggi, e della giornalista Giovanna Chirri, che al tempo della rinuncia di Ratzinger lavorava per l’Ansa ed fu la prima a comprendere la dichiarazione di Benedetto XVI dando la notizia al mondo.

    LA SCELTA – Così Ratzinger rinunciò al papato” è la prima delle 4 puntate del programma “LA SCELTA” di Ezio Mauro, in onda su Rai3 dal 30 gennaio, per analizzare alcune scelte che hanno segnato o stanno segnando la vita del mondo e del nostro Paese, cercando risposte attraverso dei faccia a faccia con grandi protagonisti e autorevoli voci terze di esperti sul tema, approfondendo ogni decisione presa da diverse angolature per permettere allo spettatore di decifrare complessi temi di attualità, economia, politica, cultura e società.

    LA SCELTA” è una produzione Rai Approfondimento e Stand by me, un programma di Ezio Mauro, prodotto da Simona Ercolani, scritto con Lorenzo De Alexandris, Riccardo Liberatore, Simone Passarella, con la consulenza di Paolo Rodari. Produttore esecutivo Simona Meli. Delegato Rai Maria Laura Ballesio. Regia di Cristian Di Mattia.

  • Rai3 – Anna Valle, Emanuela Fanelli, Michela Andreozzi e Silvia D’Amico raccontano quattro grandi donne ILLUMINATE

    Rai3 – Anna Valle, Emanuela Fanelli, Michela Andreozzi e Silvia D’Amico raccontano quattro grandi donne ILLUMINATE

    QUATTRO GRANDI DONNE “ILLUMINATE” SU RAI3

    Un inedito ed esclusivo racconto di Lina Wertmüller, Maria Callas, Wanda Ferragamo e Franca Valeri con Michela Andreozzi, Silvia D’Amico, Anna Valle ed Emanuela Fanelli

    Le storie esemplari di quattro grandi protagoniste del Novecento – la regista Lina Wertmüller, la cantante lirica Maria Callas, l‘imprenditrice Wanda Ferragamo e l’attrice Franca Valeri – sono al centro della nuova stagione di “Illuminate”, docu-serie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura che, in quattro puntate, ripercorre le vite straordinarie di quattro eccellenze femminili, raccontate da altrettante attrici: Michela AndreozziSilvia D’AmicoAnna Valle ed Emanuela Fanelli. In onda da lunedì 2 gennaio su Rai3 in seconda serata.

    Attingendo dalle reali e personali vocazioni delle quattro attrici-narratrici e incrociando narrazione cinematograficadocumenti d’archivio e testimonianze dirette, si ripercorrono le biografie e le scelte più significative delle quattro protagoniste. Nella prima puntata Michela Andreozzi, attraverso l’uso di un escamotage narrativo, interpreta una regista che esplora la vita e la carriera di Lina Wertmüller, la cineasta italiana più famosa al mondo, capace di rivoluzionare il cinema italiano parlando di tematiche sociali, politiche e sessuali in modo grottesco e comico, ispirando e intrattenendo intere generazioni di spettatori. Successivamente Silvia D’Amico, preparandosi a mettere in scena un monologo teatrale ispirato a Maria Callas, ripercorre il vissuto della grande artista e la continua lotta tra le sue due anime: la donna e la diva, il suo trasformarsi artisticamente e fisicamente, il costante lavoro che ha dovuto fare su sé stessa per far convivere il “corpo pubblico” dell’artista con il “corpo privato” della persona. Anna Valle, invece, interpreta l’esemplare figura di Wanda Ferragamo nel docu-film che porta sullo schermo il suo talento di eccezionale imprenditrice, la sua umiltà e il suo rigore morale, mentre Emanuela Fanelli, appassionata di teatro comico, guida il racconto della vita di Franca Valeri e, mentre si prepara a mettere in scena uno dei suoi iconici sketch, ripercorre la carriera della donna che ha rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento e rotto il tabù sulla comicità femminile.

    Quattro storie di riscatto e di affermazione per quattro donne talentuosecarismatichelibere, che si sono distinte in ambiti diversi – dall’imprenditoria al teatro, dal cinema alla lirica – raggiungendo importanti traguardi anche a livello internazionale e diventando un modello di determinazione e coraggio per generazioni di donne. Illuminate si conferma, alla sua quinta stagione, un immancabile appuntamento del racconto al femminile della Rai.

    Tra i numerosi testimoni illustri che hanno dato il loro prezioso contributo al racconto, tanti amici, familiari e colleghi del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Per Lina WertmüllerClaudia GeriniAnna Melato, la figlia Maria Zulima, l’attore e nipote Massimo Wertmüller, la giornalista Laura Delli Colli, il regista e collaboratore Valerio Ruiz, il sociologo e amico Domenico De Masi, la scenografa e assistente del marito Virginia Vianello; per Maria Callas, il biografo e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Michele Nocera, il soprano Selene Zanetti, la Responsabile archivio Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico , il Direttore d’Orchestra Massimiliano Stefanelli, Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, autori e speaker radiofonici; per Wanda FerragamoCarlo Conti, la figlia Giovanna Ferragamo, i nipoti Ginevra Visconti e Diego di San Giuliano, la Direttrice del museo e della Fondazione Ferragamo Stefania Ricci, la giornalista e critica di moda Mariella Milani e lo storico maggiordomo Silvano; per Franca Valeri la figlia Stefania Bonfadelli, le attrici Cinzia Leone e Gabriella Franchini, la Direttrice del Teatro Parenti di Milano Andree Ruth Shammah, il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli, il regista e direttore artistico Giorgio Ferrara e l’amico Michele Della Valle.

    Il racconto si snoda anche attraverso visite ai luoghi che hanno fatto da sfondo alle vicende delle quattro protagoniste: da Palazzo Spini Feroni a Firenze, sede dell’azienda di Wanda Ferragamo, alla sua tenuta a Fiesole, nelle campagne fiorentine, dal lago di Bracciano, luogo in cui ha vissuto Franca Valeri, al Centro Sperimentale di Cinematografia per narrare la storia Lina Wertmüller, fino a Verona, a Sirmione e al Teatro Olimpico di Vicenza per raccontare la storia di Maria Callas.

    “Illuminate” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cultura in onda da lunedì 2 gennaio in seconda serata su Rai3. Una docu-serie in quattro puntate prodotta da Gloria Giorgianni, per la regia di Marco Spagnoli (Lina Wertmüller), Matteo Raffaelli (Maria Callas), Margherita Ferri (Wanda Ferragamo) e Maria Iovine (Franca Valeri). Produttori associati: Tore Sansonetti e Carlotta Schininà.