Tag: pnrr

  • Unimpresa accoglie con favore il chiarimento del Ministro Urso sulla Transizione 5.0

    Unimpresa accoglie con favore il chiarimento del Ministro Urso sulla Transizione 5.0

    In un contesto di incertezze e complicazioni burocratiche, la recente presa di posizione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha portato una ventata di chiarezza. Parlando alla Camera dei Deputati, il ministro ha risposto alle interrogazioni sull’arzigogolato processo di rendicontazione degli investimenti per la Transizione 5.0, una nuova misura strategica per l’innovazione e lo sviluppo industriale dell’Italia.

    Isa Gatti, consigliere nazionale di Unimpresa e delegata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha espresso un forte apprezzamento per le parole del ministro. La dichiarazione di Urso arriva in un momento cruciale, seguendo una serie di incertezze generate dalle normative del recente decreto legge sui “Crediti di imposta”, che avevano creato ostacoli significativi per le imprese impegnate nella Transizione 5.0.

    Il ministro ha inoltre introdotto l’idea di un albo dei certificatori, che potrebbe semplificare e rendere più trasparenti le procedure per le imprese che investono in questo ambito. Questa mossa è vista come un passo avanti significativo per facilitare l’accesso ai 6,4 miliardi di euro di investimenti, parte del programma Repower EU, destinati a supportare la misura Transizione 4.0.

    Il dibattito sulla Transizione 5.0 non è solo una questione tecnica, ma tocca il cuore dello sviluppo industriale e della capacità innovativa del Paese. Le parole del Ministro Urso e l’interrogazione del On. Marattin hanno riaperto una discussione vitale per il futuro economico dell’Italia.

    Condividi questo articolo e unisciti alla conversazione: quali sono le tue aspettative e le tue opinioni sulla Transizione 5.0? Come credi che queste nuove misure influenzeranno il tessuto industriale italiano?

  • Operazione antifrode a Venezia: scoperta maxi-truffa sui fondi Pnrr

    Operazione antifrode a Venezia: scoperta maxi-truffa sui fondi Pnrr

    La Guardia di Finanza di Venezia, in un’operazione coordinata dalla Procura Europea, ha messo a segno un colpo decisivo contro una maxi-frode che ha colpito i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) dell’Unione Europea. Nell’ambito delle indagini, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 23 persone, evidenziando la vastità e la complessità dell’operazione fraudolenta.

    L’operazione ha visto il coinvolgimento di forze specializzate quali il Nucleo Speciale per la Spesa Pubblica e la Repressione delle Frodi Comunitarie, lo Scico e il Nucleo per la Tutela della Privacy e le Frodi Tecnologiche, dimostrando l’alta specializzazione richiesta per indagare e contrastare simili meccanismi fraudolenti.

    Con l’operazione sono stati effettuati anche sequestri preventivi per un valore complessivo di 600 milioni di euro, un segnale forte verso il tentativo di tutelare le risorse destinate alla ripresa economica e sociale dell’Unione Europea dopo la crisi generata dalla pandemia di Covid-19.

    L’indagine ha rivelato la portata internazionale della frode, con implicazioni che hanno attraversato diversi Paesi membri dell’UE, tra cui Slovacchia, Romania e Austria, mostrando come la lotta contro le frodi richieda una cooperazione transfrontaliera efficace e tempestiva.

    Questa operazione sottolinea l’importanza di meccanismi di controllo e verifica rigorosi sui fondi destinati al Pnrr, strumenti vitali per la ripresa post-pandemica, e rafforza l’impegno delle autorità europee e nazionali nella lotta contro le frodi e nell’assicurazione che i fondi raggiungano i loro obiettivi prefissati di sviluppo e innovazione. La scoperta di questa maxi-frode rappresenta un monito verso coloro che tentano di sfruttare momenti di difficoltà collettiva per arricchimento personale, dimostrando l’efficacia e la determinazione delle forze dell’ordine nel proteggere gli interessi dell’Unione Europea e dei suoi cittadini.

  • PNRR Italiano a rischio: mancano 10 miliardi per le nuove iniziative governative

    PNRR Italiano a rischio: mancano 10 miliardi per le nuove iniziative governative

    Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano si confronta con una sfida finanziaria imponente: un deficit di quasi 10 miliardi di euro, identificato in seguito alle recenti modifiche apportate dal governo. Il decreto legge n. 19 del 2024 ha introdotto novità che hanno aumentato le necessità finanziarie del piano di oltre 22 miliardi di euro, mirando a supportare il programma RepowerEu e a finanziare nuovi progetti. Tuttavia, le risorse attualmente disponibili ammontano solo a 13 miliardi e 320 milioni, lasciando un gap di 9 miliardi e 420 milioni. Questa discrepanza tra risorse previste e disponibili minaccia la realizzazione complessiva del PNRR, come evidenziato da Unimpresa, un’associazione che ha analizzato i dati forniti dal governo e dal parlamento.

    Il documento del Centro studi di Unimpresa sottolinea la necessità urgente per il governo di trovare soluzioni per coprire questo deficit finanziario, al fine di non compromettere gli obiettivi ambiziosi del PNRR e del Next Generation EU. Questi programmi hanno l’obiettivo di stimolare la crescita economica italiana attraverso investimenti significativi in infrastrutture, innovazione, competitività, energia e ambiente.

    Le recenti modifiche al PNRR includono un aumento di spesa di 11 miliardi e 130 milioni per il RepowerEu e di 11 miliardi e 610 milioni per la rimodulazione e l’introduzione di nuovi progetti, portando l’impegno finanziario totale a 22 miliardi e 740 milioni. Per finanziare queste iniziative, sono stati identificati soltanto 13 miliardi e 320 milioni, tra cui 2 miliardi e 760 milioni già assegnati per il RepowerEu, 140 milioni derivanti da una migliore rivalutazione del PIL, e 10 miliardi e 420 milioni ottenuti da progetti precedentemente cancellati o modificati.

    La situazione attuale del PNRR mostra che, rispetto all’importo iniziale di 194,4 miliardi di euro, l’Italia ha già ricevuto 112,5 miliardi, pari al 58% dei fondi totali previsti. Tuttavia, rimangono da completare il 63% degli obiettivi, con 387 progetti su 617. Il calendario per il raggiungimento degli obiettivi prevede traguardi significativi nei prossimi anni, con l’ultima tranche di finanziamenti prevista per giugno 2026.

    In questo contesto, la presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, sollecita il governo a chiarire come intenda affrontare il deficit di finanziamento, sottolineando l’importanza critica del PNRR per il futuro economico dell’Italia. Questa situazione evidenzia la complessità della gestione finanziaria dei grandi piani di investimento e la necessità di un monitoraggio attento e di un’adeguata pianificazione finanziaria per garantire il loro successo.

  • PNRR: Ok dal Consiglio Ue per la revisione della IV rata

    PNRR: Ok dal Consiglio Ue per la revisione della IV rata

    Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera alle modifiche proposte dall’Italia per quanto riguarda gli obiettivi necessari per richiedere la quarta tranche di finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Queste modifiche riguardano diverse aree, tra cui:

    1. Incentivi per l’Efficienza Energetica: Si prevede di apportare miglioramenti e aggiustamenti al programma di incentivi per l’efficienza energetica, noto come ‘superbonus’.
    2. Aumento delle Strutture per l’Infanzia: Verranno apportate modifiche volte a potenziare la creazione di strutture per l’infanzia, promuovendo quindi il benessere dei bambini e delle famiglie.
    3. Sviluppo dell’Industria Spaziale e Cinematografica: Si prevede di sostenere lo sviluppo dell’industria spaziale e cinematografica in Italia, settori di notevole interesse strategico ed economico.
    4. Trasporto Sostenibile: Saranno introdotte misure per promuovere e sostenere il trasporto sostenibile nel paese.

    Le proposte di modifica sono state presentate dall’Italia a luglio e hanno già ricevuto l’approvazione preliminare dalla Commissione Europea. La revisione degli obiettivi del PNRR è un passo importante per garantire che i finanziamenti vengano utilizzati in modo efficace per promuovere la ripresa economica e la resilienza del paese.

  • “IMPRESE BORGHI – PNRR”: A VALLO DELLA LUCANIA L’INIZIATIVA CONGIUNTA DI BANCA 2021 E BCC DI BUCCINO E DEI COMUNI CILENTANI

    “IMPRESE BORGHI – PNRR”: A VALLO DELLA LUCANIA L’INIZIATIVA CONGIUNTA DI BANCA 2021 E BCC DI BUCCINO E DEI COMUNI CILENTANI

    In un momento storico così complesso, diventa sempre più importante l’apporto delle Banche di Credito Cooperativo: non solo per consentire l’accesso al credito alle imprese, ma anche per avvicinarle alle opportunità offerte dal PNRR. Da questa consapevolezza deriva la volontà di Banca 2021 e della BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani di intensificare la propria collaborazione, mettendo le rispettive attività di consulenza e il proprio “know-how”, integrate dal fondamentale supporto della Capogruppo Iccrea, al servizio dei propri territori di competenza.

    Un esempio molto significativo in questo senso è stato l’incontro di presentazione “PNRR Imprese Borghi”, svoltosi a Vallo della Lucania presso la sala convegni della Banca 2021 e finalizzato a presentare i servizi di consulenza e di supporto alle imprese intenzionate a partecipare al bando.

    All’incontro, introdotto dai presidenti di Banca 2021 e della BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani Pasquale Lucibello e Lucio Alfieri, hanno preso parte i Direttori Generali dei due Istituti di Credito, Antonio Scalcione e Salvatore Angione.

    Il compito di illustrare i dettagli e le potenzialità del Bando “Imprese Borghi” è stato affidato ad Andrea Amodio, responsabile Area Crediti di Banca 2021, e a Viviana Barbieri, consulente finanziario per la Campania del Gruppo Finservice.

    “Noi siamo banche del territorio -ha sottolineato Pasquale Lucibello, presidente di Banca 2021- e la nostra «mission» è stare vicino ai nostri imprenditori e alle nostre aziende, non solo offrendo sostegno ma cercando anche di accompagnarne il percorso, favorendo le loro attività. I bandi del PNRR sono una grande opportunità da questo punto di vista, e Banca 2021 e la BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani con l’evento di oggi ribadiscono che sono a disposizione delle aziende, insieme alla Capogruppo e allo staff finalizzato proprio a questo scopo. È necessario dare segnali positivi al territorio, e anche l’operazione che stiamo facendo con gli amici della BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani serve a rafforzare e a rendere sempre più efficiente ed efficace la nuova Banca che nascerà, per sostenere sempre meglio le nostre imprese”.

    “Già da tempo -ha evidenziato Lucio Alfieri, presidente della BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani- i nostri due Istituti di Credito hanno collaborato a diverse iniziative, non solo perché facciamo parte dello stesso Gruppo bancario ma anche perché abbiamo in comune il DNA delle BCC. Il Bando Imprese Borghi è una delle occasioni del PNRR, che riteniamo di fondamentale importanza per l’economia territoriale. Vogliamo che le nostre aziende non perdano queste opportunità, e intensificheremo ancora di più gli eventi divulgativi che, come oggi, vedono interagire insieme Banca 2021 e BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani. In attesa delle Assemblee Straordinarie che ci saranno in autunno, avremo modo di illustrare ai Soci la bontà del progetto di aggregazione, che riteniamo possa essere molto utile per il territorio”.

  • PNRR: come gestire le risorse? A Rieti un incontro di approfondimento il prossimo 6 ottobre

    PNRR: come gestire le risorse? A Rieti un incontro di approfondimento il prossimo 6 ottobre

    Il convegno dedicato agli enti locali organizzato da We-COM e Comune di Rieti, con il patrocinio della Provincia di Rieti

    Un incontro di approfondimento sulla gestione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per permettere alle amministrazioni di progettare al meglio i propri investimenti.

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  • GOVERNO: LAURO (UNIMPRESA), CON CAOS POLITICO RECOVERY PLAN A RISCHIO

    “Lo scenario delle prossime settimane della situazione politica italiana si presenta come un coacervo di contraddizioni, di cecità e di irresponsabilità, destando  enormi preoccupazioni nel mondo economico e produttivo italiano, specie nel tessuto lacerato delle micro, piccole e medie imprese che auspicavano una rapida ripresa, nel corso dell’estate, dopo i pesanti danni subiti dall’inizio della pandemia.

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  • PNRR: CGIL, SU SANITA’ ABRUZZO NON E’ IN GRADO DI SPENDERE RISORSE

    PESCARA, 15 luglio – “L’Abruzzo rischia di non essere in grado di spendere e di utilizzare adeguatamente le risorse del PNRR relative alla missione ‘6’ sulla salute. Infatti non c’è ancora un disegno operativo della Regione circa l’implementazione di servizi territoriali attraverso l’attivazione delle case della comunità e la presa in carico delle persone”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri.

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  • PNRR, Carrozza (Cnr): NECESSARIO INVESTIRE IN COMPETENZE, INFRASTRUTTURA DI CUI L’ITALIA HA PIù BISOGNO

    L’approccio nei confronti della scienza dopo la pandemia è cambiato? “C’è una maggiore consapevolezza dell’importanza della scienza. Spero che anche a livello istituzionale ci sia maggiore consapevolezza dell’importanza della scienza fondamentale. I vaccini sono nati dove 10 anni fa si è investito nelle start up, in campo biotecnologico, biotech, biologia molecolare. Non possiamo pensare che arriva una pandemia e in un mese noi creiamo l’indotto, la competenza, la filiera. Le competenze secondo me sono l’infrastruttura di cui l’Italia più bisogno”.

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