Tag: Manuel Guaglione

  • “Senza saliva” è il primo singolo di SETTEVITE

    “Senza saliva” è il primo singolo di SETTEVITE

    E’ in radio “Senza saliva” il primo singolo di SETTEVITE già disponibile in digitale (Incisi Records).

    Senza Saliva è una dichiarazione d’amore che celebra la libertà di scegliere in una ballad R&B con sonorità trap, scritto con Skyvi e prodotto da Manuel Guaglianone.

    “Senza saliva” nasce come l’antidoto di un amore contaminato dagli errori del passato. È un inno all’amore libero, LGBTQAI+, dai pregiudizi, che pone l’accento sulla libertà di scegliere chi amare, anche quando il corpo sembra esaurire la voce per farlo e i liquidi per viverlo.  È un amore in cui prevale il bene verso l’altro, quella sensazione paradisiaca che fa sentire l’individuo sulle nuvole, con quelle vertigini d’amore che fanno scendere dei brividi lungo la schiena. La metafora della “libellula senza rancore” enfatizza il desiderio di sentirsi scagionati da quel risentimento amoroso che sembra aver arrugginito il rapporto.

    L’artista con questo brano autobiografico regala immagini di leggerezza e purezza, come “una bambina che vede il suo primo sole”: ammirandolo suscita in lei un brivido di stupore e felicità, lo stesso che la pervade vivendo il primo vero amore. Nel brano l’atto amoroso viene analizzato nel dettaglio: “Sento il tuo sapore che mi fa sentire ancora viva con lo scopo di richiamare l’attenzione sull’immagine che l’autrice ha della sua amata, di lei nuda nella sua iride, del momento più importante dell’amore stesso, che non può essere cancellato neanche dalle “salite più ripide”.

    L’amore viene paragonato alla sabbia, scatenando così l’impatto con l’ambiente ovvero l’idea di avere sulle mani e sul corpo qualcosa di prezioso da rispettare, che può svanire velocemente proprio come i granelli di sabbia e che al tempo stesso può lasciare il segno di quell’amore indimenticabile. In “Senza saliva”, si celebra la rinascita dell’amore, l’evoluzione amorosa in cui il male non può esistere senza il bene e viceversa, trovando spazio nella realtà e nella quotidianità delle relazioni. Un amore, che con l’avanzare del tempo, inevitabilmente, è pervaso da insicurezze e paranoie. Un amore che aspetta, assettato di attimi fuggenti e di voglia di vivere.

    Qui il video: https://youtu.be/nhUavLFTxGI

    “Nel video l’artista ci trasporta in un mondo di emozioni e intimità, rivelando la profondità dell’amore libero, senza pregiudizi, con uno sguardo rivolto alla comunità LGBTQAI+. Con un’atmosfera suggestiva  dice il regista Manuel Guaglianone – il video si fa portatore di un messaggio di rinascita e di evoluzione dell’amore e ci mostra che quest’ultimo non conosce barriere né limiti, ed è in grado di superare le insicurezze e le paranoie che possono insinuarsi nella vita di coppia. Nel finale Settevite compie un gesto di rottura e liberazione. La distruzione del telo trasparente che separava le due protagoniste che simboleggia l’abbattimento delle barriere e la rinuncia a nascondersi. In un gesto di grande intensità emotiva, le due donne si baciano, mostrando senza timore il loro amore al mondo, come un invito ad abbracciare la libertà di amare senza restrizioni, a rompere gli schemi imposti dalla società e a vivere ogni istante con passione e autenticità. Un messaggio di speranza e rinascita che risuona nell’anima di chi ascolta e guarda.”

    SETTEVITE è lo pseudonimo di Lucia Dattoli, cantautrice e musicista lucana nata a Bari nel 1999. Cresciuta in un piccolo paese, Scanzano Jonico, in provincia di Matera, ha conseguito la maturità classica nel 2018 al Liceo Vittorio Bachelet di Nova Siri. La sua vena artistica è emersa fin dall’età di 3 anni, quando si è avvicinata al mondo del ballo e della musica. A 11 anni ha iniziato a studiare il suo primo strumento musicale, il pianoforte. Da subito ha dimostrato un estro creativo e la capacità di suonare a orecchio, riuscendo a riprodurre qualsiasi melodia memorizzata senza l’utilizzo dello spartito. Ha trovato nella sua insegnante di pianoforte un vero e proprio punto di riferimento per la sua passione per la musica, che ha continuato ad ampliare tramite la voglia e la curiosità di conoscere altri strumenti in maniera autodidatta, come la chitarra e l’hang drum. La sua sete di conoscenza musicale le ha permesso di fare la sua più grande scoperta, ovvero quella del canto. Ha iniziato a cantare da autodidatta durante l’adolescenza, trovando ispirazione per la scrittura dei suoi primi testi. La sua più grande rivoluzione, come ha specificato lei stessa, è “voler trasportare ognuno di voi nel mio mondo per farvi danzare con le mie parole“.

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  • “Se credi nei miracoli” è il nuovo singolo di Patrizio Santo. Fuori il video

    “Se credi nei miracoli” è il nuovo singolo di Patrizio Santo. Fuori il video

    Fuori il video di “Se credi nei miracoli” il nuovo singolo inedito di Patrizio Santo, tratto dal suo album “1994”  già in radio e disponibile in digitale (INCISI RECORDS).

    Questa è una canzone che avevo nel cassetto da diversi anni, forse una delle prime che ho scritto. Racconta tutto quello che ti manca quando qualcosa finisce o qualcuno ti lascia, ed è proprio lì che vorresti fargli centinaia di domande, per cercare di capire cosa prova mentre si allontana da te – dice Patrizio Santo – ed è una delle canzoni a cui sono più legato, forse perché l’ho scritta durante la mia adolescenza, o perché contiene frasi che avrei voluto dire al momento giusto, ma non sono mai riuscito a farlo. Credo che durante la nostra vita quotidiana, anche se non ci accorgiamo di nulla, siamo circondati da centinaia di miracoli, tanti piccoli miracoli, che ci permettono di continuare a vivere la nostra vita. Cerchiamo costantemente di cambiare le cose, ma a volte è proprio quando tutto resta uguale che siamo nel bel mezzo di un miracolo.”

    Qui il video: https://youtu.be/MtrgeoZnFKU

    «Nel video, girato a Pescara – racconta Manuel Guaglianone che ha curato la regia – abbiamo voluto raccontare la storia di un uomo che rivive alcuni dei momenti vissuti con il proprio partner, come fossero flashback, esprimendo con intensità quella sensazione di vuoto e di domande senza risposta che si prova quando qualcosa finisce o qualcuno ci lascia.»

    Questa la tracklist dell’album: ”Se credi nei miracoli”, “Sigarette di donne”, “Milano scusa”, “La vita degli angeli”, “1994”, “Anime di strada”, “Serate da dimenticare” e “Da soli in un motel feat. Mirko Cannella”.

    L’album “1994” è un viaggio emozionante attraverso la vita e le esperienze dell’autore Patrizio Santo. Composto da otto tracce, racconta storie e pezzi di vita dell’artista, che si muove tra giorni spensierati che vorrebbe rivivere e momenti che avrebbe voluto dimenticare.

    Per l’album ho scelto questo titolo perché mi rappresenta particolarmente – afferma Patrizio Santo – ‘1994’ infatti non è solo il mio anno di nascita, ma è una parte della mia vita, in cui sono racchiusi i ricordi più belli. Ho sempre cercato di tenere in vita il bambino che è in me, facendomi guidare dall’istinto, forse, a volte, un istinto troppo incosciente. Ma è proprio lanciandomi nel vuoto, che sono riuscito a scoprire chi sono davvero“.

    La produzione e la pubblicazione dell’album sono a cura di Incisi Records, mentre le tracce sono state composte e arrangiate da Simone Cerratti, in arte Skyvi, con la direzione artistica di Manuel Guaglianone e le chitarre di Cristian Sorrenti.

    L’album contiene anche il brano “Milano scusa“, scritto da Patrizio Santo e Andrea Girolamo Gallo, con la collaborazione artistica di Davide Scudieri in arte Dadà. In “1994” anche “Da soli in un motel” feat. Mirko Cannella (noto doppiatore di personaggi come Rio in “La casa di carta“, Jughead in “Riverdale“, Billy in “Stranger Things” e molti altri). Quest’ultimo brano è stato composto insieme al percussionista Pierluigi Binni, in arte Pierbì, con l’intento di unire il mondo del cinema a quello della musica. Non si può non menzionare la traccia che dà il titolo all’album, “1994“, che Patrizio ha scritto insieme al fratello Michael Santo. Un pezzo che ci riporta negli anni ’90, con un sound unico e coinvolgente. In definitiva, “1994” è un album che non può mancare nella playlist di chi ama la musica e vuole fare un viaggio emozionante attraverso la vita di un artista che, con la sua musica, ci fa scoprire il suo mondo interiore e i suoi ricordi più intimi.

    Patrizio Santo, cantautore e musicista italiano è nato il 13 maggio 1994 in un quartiere periferico di Pescara. Fin da giovane si avvicina alla musica grazie ad un concorso musicale scolastico, che lo porta a intraprendere un percorso di studi musicali e recitazione. Nel 2014, incontrando Francesco Altobelli, dà vita al suo primo singolo “Slegami“. Il brano lo fa entrare tra i sessanta selezionati per Sanremo Giovani. Durante il suo percorso artistico, Patrizio incontra Fabrizio Brocchieri, che lo invoglia ad intraprendere un percorso di scrittura. Dopo aver pubblicato diversi singoli e collaborato in vari progetti ed esibizioni live, nel 2018 riceve un grande riconoscimento da Mina, che pubblica su tutti i suoi canali una reinterpretazione del brano “Troppe Note” di Patrizio. In seguito si immerge in un nuovo stile di scrittura e composizione grazie alla collaborazione con Matteo Gabbianelli, cantante del gruppo Kutso. Nel 2019 pubblica “Non ci ferma nessuno“, cantato con Luca Abete, brano che diventa la sigla ufficiale del tour motivazionale dell’inviato di Striscia La Notizia. Patrizio continua a cercare nuove sonorità e stili e riscuote un notevole successo tra pubblico e critica. Nel 2021 entra a far parte del roster artisti di Incisi Records, pubblicando a novembre “Seduta nella curva nord“. Dopo più di un anno di lavoro in studio, a fine marzo 2023, arriva il suo primo album intitolato “1994“, in cui sperimenta diverse sonorità e stili mettendo a nudo ogni lato della sua personalità. Il percorso artistico di Patrizio Santo continua alla ricerca di nuove sfide e opportunità.

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  • Evanicole: fuori il video di “Porno”, il singolo estratto dall’Ep “Canzoncine”

    Evanicole: fuori il video di “Porno”, il singolo estratto dall’Ep “Canzoncine”

    Fuori il video di  “Porno” singolo estratto da “Canzoncine” l’Ep di Evanicole disponibile in digitale (Incisi Records).

    «“Porno” è un manifesto di libertà. Lo scopo del testo è quello di scuotere le coscienze, è una richiesta di attenzione. Il mio desiderio per questa canzone – racconta Evanicole – è che chiunque l’ascolti prenda coscienza dell’importanza dell’autodeterminazione. Oggi siamo tutti più liberi di esprimerci e di dipingere noi stessi con i colori che preferiamo, ma in questa esternazione di identità c’è ancora un alone di giudizio esterno che ci tiene ancorati ad una paura inconsistente: lo sguardo degli altri non dovrebbe essere mai un ostacolo alla nostra realizzazione.»

    Qui il video: https://youtu.be/bnL-BHC_RGQ

    Il videoclip di “Porno“, per la regia di Manuel Guaglianone, è una potente espressione visiva di libertà e autodeterminazione, che cattura l’essenza del messaggio della canzone attraverso un affascinante mix di atmosfere e scenari. Evanicole si esibisce con passione, circondata da luci rosse soffuse che creano un’atmosfera sensuale e ribelle. Man mano che il video avanza, le immagini si fondono fluidamente tra loro, passando dall’intensità delle luci stroboscopiche, che sembrano amplificare il desiderio di scuotere le coscienze, all’eleganza di una luce spot che illumina l’artista mentre balla, simboleggiando forza e determinazione. La complessità e la multidimensionalità dell’identità umana emergono attraverso l’uso di effetti, che aggiungono profondità e texture alla narrazione visiva, invitando gli spettatori a riflettere sull’importanza dell’autodeterminazione e della libertà di espressione, esplorando il tema della liberazione dal giudizio altrui e dell’accettazione della propria identità. Evanicole ci incoraggia a non permettere che lo sguardo degli altri sia un ostacolo alla nostra realizzazione e a celebrare la nostra libertà di dipingerci con i colori che più amiamo.»

    L’EP “Canzoncine” è una raccolta di pensieri mai espressi ad alta voce. È un lavoro eterogeneo, infatti racchiude stili diversi ed a volte opposti e quasi tutta la gamma dei sentimenti umanamente percepibili. Dentro ci sono rabbia, amore, rassegnazione, coraggio, ribellione, stanchezza, codardia, narcisismo, purezza e così via, con tutte le sfumature possibili di queste sensazioni ed emozioni. Oltre al contenuto dei testi è fuorviante anche il titolo “Canzoncine”, che ad un orecchio un po’ distratto potrebbe suonare come un nome arrangiato, ha in realtà ha due significati opposti. Da un lato è un tentativo di ironia, dall’altro è una dichiarazione di consapevolezza del fatto che, come diceva Bennato, “sono solo canzonette” e sicuramente non cambieranno il mondo. Tuttavia sono state pensate come degli specchi per chiunque le ascolti. Questo EP è un riassunto sincero, schietto e dettagliato di pezzi di vita che vogliono essere presentati al mondo. 

    Evanicole, all’anagrafe Nicole Margiovanni (classe ’95) è una cantautrice italiana di Pescara. A dodici anni comincia a scrivere le prime poesie che, in poco tempo, diventano canzoni e a tredici si esibisce per la prima volta su un palco nella capitale, accompagnando una band tutta al femminile. Da quel momento non si libererà mai più della musica. Da sola prende tastiera e chitarra e comincia a dare forma alle sue prime canzoni che non vedranno mai la luce. La sua camera è un pubblico troppo intimo, ma fino ai vent’anni non si decide ad uscire allo scoperto. Dopo numerosi concorsi ed ansie da artista, nel 2020 l’esordio con il suo primo vero singolo “Almeno come”. Esattamente un anno dopo, Evanicole entra a far parte nel roster artisti dell’etichetta discografica Incisi Records, sperimentando e cercando il proprio sound insieme ai producers Angelo Di Febo e Skyvi. Il suo secondo singolo “Voglio”, nel 2021, precede l’EP “Canzoncine”, un lavoro poco conforme con il pianeta Terra ma abbastanza eterogeneo da rispecchiare i sentimenti di tutti gli esseri umani, in uscita il 24 febbraio 2023, lanciato dal singolo “Porno” in radio dallo stesso giorno.

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