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  • Bright Magus: venerdì 18 agosto esce in radio e in digitale “Long Legs” il singolo d’esordio

    Bright Magus: venerdì 18 agosto esce in radio e in digitale “Long Legs” il singolo d’esordio

    Dal 18 agosto 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Long Legs”, il nuovo singolo dei Bright Magus che anticipa il loro primo album “Jungle Corner”.

    “Long Legs” è una sorta di marcia parossistica, e l’ispirazione davisiana è riferita ad un Miles più recente, quello di “You’re under arrest”, riportata però alle ritmiche ossessive di Dark Magus che si stemperano in un half-tempo più dove il parossismo si fa più drammatico e affidato alle successioni cromatiche degli accordi.

    I Bright Magus hanno scelto di presentare il primo singolo del loro progetto il 18 agosto perchè proprio il 18 agosto 1969 Miles Davis terminava le registrazioni del celebre album “Bitches Brew”.

    “Jungle Corner”, in uscita in autunno, è un album in cui jazz, funk, rock, avant e psichedelia si fondono in un sound fluido guidato e spinto dalle cinque eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.

    Il disco contiene 6 brani inediti registrati in presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.

    L’ispirazione al lavoro di figure come Teo Macero e Bill Laswell fa si che Calella/Rescigno attraverso un lavoro di editing e post produzione sintetizzino l’attuale forma dell’album.

    LINE UP:

    Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo

    Alberto Turra: Chitarra Elettrica

    Gianni Sansone: Tromba, Percussioni

    Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20

    Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni

    Biografia

    Bright Magus è un quintetto strumentale che nasce sotto l’ascendente del metafisico periodo elettrico di Miles Davis:

    Giovanni Calella e Leziero Rescigno condividono da sempre una passione viscerale e magica per Miles. Spesso hanno immaginato di concepire musica ispirata al suo periodo più eclettico e psichedelico, quello delle registrazioni per la Columbia dal 1969 al 1972.

    Album come “In a Silent Way”, “Bitches Brew”, “A tribute to Jack Johnson”, “On the corner”, “Big Fun” li hanno fatti immergere in uno degli esperimenti più affascinanti che Davis abbia generato nella sua lunga e prolifica carriera. Parliamo di musica difficilmente inquadrabile in un genere, in questi capolavori si respira la contemporaneità di quel periodo storico, si ridefiniscono i confini tra le contaminazioni, si allarga lo spettro visibile in un sound multicolore. Jazz elettrico, Funk, Psichedelia, Rock, Afrobeat, Ambient, trascinano in qualcosa di assolutamente inedito, misterioso e a volte furioso.

    Appena un anno fa Giovanni e Leziero si sono fatti coraggio e hanno dato il via al reclutamento dei musicisti che dovevano avere la giusta attitude e conoscenza. Il chitarrista Alberto Turra è stato il primo ad essere interessato al progetto, poi sono arrivati Mauro Tre Pianista/Tastierista e Gianni Sansone alla Tromba. Tutti sedotti da Miles e innamorati di quel periodo magico. Dopo alcune session di improvvisazione radicale, i cinque musicisti si sono resi conto che certe suggestioni sonore sono arrivate senza particolari difficoltà, tutti conoscevano la materia prima e si sono divertiti a rimescolarla liberamente, mantenendo intatte le loro personali caratteristiche espressive e creative. Prima di realizzare il primo album “Jungle Corner”, la band ha fatto qualche live per amalgamare l’insieme delle idee venute fuori durante le impro registrate da Tullio Treffiletti nell’home studio del trombettista (poi battezzato Selim Studio). Il pubblico ha reagito benissimo ed è stato un segnale per capire che stavano andando nella giusta direzione. Qualche mese dopo presso l’Isola Studio nello spazio di Manuel Agnelli e con l’aiuto del bravissimo Guido Andreani, i Bright Magus hanno registrato in tre giorni di presa diretta tutto il materiale che nel frattempo si era arricchito di temi melodici più strutturati e stesure meno casuali. In questo è stato molto importante l’apporto di Mauro. La finalizzazione dell’album è stata poi gestita da Giovanni Calella e Leziero Rescigno nel loro piccolo “Diabolicus Studio” dove hanno curato editing, post produzione, mixing.

    “Long legs” è il primo singolo dei Bright Magus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 18 agosto 2023 e che anticipa l’uscita dell’album d’esordio “Jungle Corner” prevista per il 27 ottobre 2023 in digitale e in formato fisico (cd e vinile).

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    Alberto Turra, già con Roy Paci “Corleone”, Pierpaolo Capovilla, Shanir Blumenkranz, Kenny Grohowski, Brian Marsella, TAAN, Papa Legba Is Our Sensei, Sonata Island Kommandoh, Sarah Stride e molti altri, è uno dei chitarristi elettrici più vigorosi e poliedrici del panorama italiano e internazionale; si distingue nell’infondere grande intensità a un singolare virtuosismo, i quali uniti a una forte vocazione melodica (nonché avant) restituiscono una rara capacità espressiva.

    Pubblica ad oggi nove album a suo nome (molti altri quelli in partecipazione) e nel corso degli anni è presente in alcuni tra i più autorevoli jazz festival tipo l’International Jazz Festival Saalfelden (Austria), Victoria Gasteiz Jazz festival (Paesi Baschi), Torino Jazz Festival, JazzMi Milano Jazz festival, Udine Jazz, Roma Jazz Festival, Chant Record Launch Festival (New York).

    Leziero Rescigno è un musicista, produttore, compositore. Batterista dei La Crus dal 1999 e fondatore degli Amor Fou con A.Raina, C.Malfatti e L.S.Lagash, ha collaborato anche con Sye Medway Smith (HOWIE B, Bjork, Depeche Mode), Mauro Ermanno Giovanardi, The Dining Rooms, Syria, Sinfonico Honolulu, Mara Redeghieri (USTMAMO’), Kalweit & The Spokes, Dj Panday feat Frankie Hi-Energie / Esa, Cesare Malfatti, Mercuri, Violante Placido, Alessandro Grazian, Francesca Lago, Iacampo, Lele Battista, Fabio Cinti, Francesco Di Bella (24 Grana), Colapesce, Gianluca De Rubertis (Il Genio), I’m Not A Blonde, Rachele Bastreghi (Baustelle), Edda. Nei vari tour dei La Crus ha condiviso il palco suonando con Nada, Manuel Agnelli, Cristiano Godano, Cristina Donà, Raiss (Almamegretta), Alan Sorrenti, Samuele Bersani, Riccardo Tesi, Gino Paoli, Carmen Consoli. Per Mauro Ermanno Giovanardi ha prodotto con Roberto Vernetti il brano “IO CONFESSO” presente nell’edizione 2011 del Festival di Sanremo, e prodotto “Il mio stile” premiato con la Targa Tenco 2015 per il Miglior Album Italiano.

    Gianni Sansone è un musicista, didatta e musicoterapeuta. Ha collaborato come trombettista con diverse formazioni sia in studio che live: Casinô Royale, La Crus, The Dining Rooms, Artchipel Orchestra, Elisa.

    Giovanni Calella è un musicista, produttore e sound design. Tra i vari progetti a sua firma ci sono: Adam Carpet, Kalweit & the Spokes, Gentle eyes in the Gloom, Korinami, Coffee & Cigarettes.. Come produttore e musicista firma diversi dischi e collaborazioni tra cui: Micol Martinez, Alessandra Contini (Il Genio), Dario Ciffo (Afterhours), Guignol, Julitha Ryan, Barbara Cavaleri, Frankie Hi Nrg, Esa, Dave Muldoon, Francesco Di Bella (24 Grana). Col progetto Korinami invece esplora il suono più elettronico spaziando dalla minimal techno all ambient e all’elettronica. Ha pubblicato per etichette straniere e ha all’attivo una dozzina di ep e svariati remix. Si occupa inoltre di Sound Design per grandi conferenze e per installazioni.

    Mauro Tre è un pianista, compositore e polistrumentista salentino. Riceve i primi rudimenti della tecnica pianistica all’età di 9 anni, interrompendo già due anni dopo la frequentazione di maestri. Prosegue la formazione da autodidatta e entrando a fare parte di alcune band rock locali.

    Il precoce ascolto e la fascinazione per il jazz e sopratutto il free jazz sono alla base delle prime esperienze e sperimentazioni, con pianoforte, tastiere, nastri magnetici ed effetti. Successivamente attraversa varie forme di espressione musicale, dal rock alla musica popolare, dal jazz alla musica sperimentale, dalla musica balcanica al repertorio bandistico fino alla musica contemporanea, mantenendo fede sempre ad una cifra originaria orientata al free jazz. Sempre trasversale e poco incline a scorciatoie commerciali o alla ricerca del successo è da sempre, con discrezione, riferimento e personaggio autorevole nella scena musicale salentina.

    Nel corso degli anni ha suonato con: Massimo Urbani, Fabrizio Bosso, Billy Cobham, Terry Riley, Helmar Heinz, Nicola Conte, Rosalia de Souza, Michael Rosen, Eddy Palermo, Albano e Romina Power, Elodie, e altri.

  • Salerno. Jazz Bahr: al via la rassegna con quattro concerti

    Salerno. Jazz Bahr: al via la rassegna con quattro concerti

    Jazz Bahr18 novembre- 16 dicembre 2022Incroci sonoriAlla stazione Marittima
    A Salerno, Stazione Marittima, ore 21,45 – Ingresso con prenotazione

    Da venerdì 18 novembre al 16 dicembre  2022, la stazione marittima si trasformerà in un jazz club con un primo mini-cartellone da un’idea di Elio Macinante e del patron Roberto Lumino

    “ J cover the Waterfront” è una indimenticabile song di Billie Holiday e proprio recandosi al porto “vecchio”  e nella Stazione Marittima, opera d’arte di Zaha Hadid, si potrà “toccare con mano la propria emozione”, negli spazi del Jazz Bahr di Roberto Lumino.

    Il porto luogo simbolico in cui si vive l’emozione della partenza, del prendere il mare, del viaggio e del ri-torno a terra., dello scambio di culture, di convergenze e deviazioni. Esiste un legame stretto tra il pensiero filosofico dell’esistenza e della ragione umane e il sapere del progettare-costruire, entrambe hanno un comune, e fondamentale riferimento, lo spazio. La musica è esperienza e solo grazie a un dove che stabilizzando normalizza, è possibile renderla comune, familiarizzarla, nel senso di comunicarla.

    E’ questo l’assunto di Roberto Lumino ed Elio Macinante, i quali hanno pensato di ridonare uno spazio per “fare” jazz a Salerno, proprio dal luogo da dove vi è sbarcato, dal mare.

    Si è scelto il venerdì, in seconda serata, alle ore 21,45, con quattro appuntamenti che saluteranno formazioni e musicisti campani, a cominciare dal 18 novembre, serata inaugurale, affidata alla pianista Armanda Desidery che si presenterà con la sua formazione d’elezione, in quartetto, con Emilio Silva Bedmar al sassofono tenore e flauto, Guido Russo al basso e Mario Basile Lopez alla batteria per una serata nel segno del latin jazz. Il “Sueno Latino” sarà infatti, garantito dal virtuosismo di Bedmar, dall’incisivo groove di  Guido Russo, dal tocco afrocubano di Mario Basile Lopez e dal pianismo di Armanda  che collega e colora il tutto con le tipiche figurazioni cubane e caraibiche. Questo quartetto è una formazione che mescola i suoni della musica latina, del jazz,  del flamenco con riferimenti ai maestri del genere (a partire da Dizzy Gillespie a  Machito a Tito Puente a Paquito D’Rivera), non mancherà di suscitare quell’ampio spettro emozionale  tipico di questa musica,  energica ma anche irrimediabilmente  romantica.

    Il 25 novembre ribalta per il trio del chitarrista Pietro Condorelli “Vision” che schiera Emiliano De Luca al contrabbasso e Claudio Borrelli alla batteria, una formazione che prende il nome dal loro ultimo progetto, con cui il leader è tornato alle scene dopo vent’anni e una pandemia in mezzo, in cui tutti noi abbiamo avuto modo di riflettere sul proprio percorso. L’intrecciarsi e, il sovrapporsi, il rincorrersi e lo stimolarsi cui i tre musicisti, in chiave dichiaratamente estemporanea, daranno vita, ad una particolare disposizione spaziale, in cui le tre “voci” sapranno diventare idealmente una sola, segnando nel contempo la piena maturità di una formazione in cui si coniugano organicamente gli aspetti solistici alla scrittura che sa alternare brani originali ad un approfondito lavoro sul repertorio.

    Il 9 dicembre giocherà in casa il Trio di Salerno, tre cognomi della nostra grande tradizione musicale, che accolsero questo genere al suo apparire e che oggi continuano ad onorarla in scena e sulle cattedre del Conservatorio “G.Martucci”: Sandro Deidda al sassofono tenore e soprano e clarinetto, Guglielmo Guglielmi, al pianoforte e Aldo Vigorito al contrabbasso. Semplicemente “Tre”, come l’ultimo lavoro prodotto e rinnovato pretesto per mettersi a nudo e rivelare la propria anima musicale non solo all’ascoltatore, ma principalmente a se stessi. E’ questa la formazione “preferita”  dai tre musicisti insieme si da ragazzi che si conferma un non-luogo musicale dove ritrovarsi, recuperare creatività ed energie, per esprimere le proprie idee sicuri di trovare riscontro e condivisione. Un incontro in cui la ricerca della cantabilità non legata al genere e il gusto del contrappunto garantiscono un interplay che viene da lontano, quindi, fuori dal comune.

    Serata di chiusura di questa “prova” per musicisti, organizzatori e pubblico, con il Daniele Scannapieco Quartet, composto dal leader al sassofono tenore, Tommaso Scannapieco al contrabbasso, Michele Matino al pianoforte e Luigi Del Prete alla batteria, un progetto molto affiatato, dotato di un grande interplay e una spiccata vocazione al mainstream, che fa diventare un saggio di bop in grande stile, con decise inflessioni hard-bop. Un percorso musicale quello del tenor sax campagnese che dalla sua esplosione ha creato sempre grande consenso di pubblico e critica attorno a lui e alle formazioni con cui si presenta nei grandi festival, non per ultima ad Umbria Jazz. Gli intrecci fra moderno e postmoderno, che proporranno, sono certamente più complessi di quanto suppone chi crede di vedere tra essi un’opposizione imposta dalla standardizzazione, quali si sono dedicati, oltre naturalmente alla composizione di brani originali. Daniele Scannapieco sa sempre circondarsi di musicisti dalla spiccata personalità musicale che gli permette di raggiungere quell’ interplay davvero straordinari, con i suoi tre amici in continuo dialogo, su di un repertorio ampio che ci farà apprezzare l’inventiva e la creatività dei musicisti nei soli, oltre che l’amalgama del quartetto.