Consegnato alla Croce Rossa, il giovane soldato israelo-americano era stato rapito il 7 ottobre. Ora potrebbe volare in Qatar per incontrare Trump
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Gaza in bilico tra guerra e diplomazia: Hamas propone un governo tecnico
La proposta di Hamas ai mediatori internazionali prevede una gestione indipendente della Striscia, mentre si apre uno spiraglio per il rilascio degli ostaggi
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Hamas: 50 ostaggi uccisi in raid israeliani
Un portavoce dell’ala militare di Hamas ha affermato che circa 50 degli ostaggi, catturati nell’attacco del 7 ottobre, sono morti a causa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che non è possibile verificare questo dato.
Le autorità israeliane hanno identificato 224 persone rapite durante l’asalto di Hamas e trattenute a Gaza. Tra loro vi sono anche bambini piccoli e persone anziane.
Il portavoce di Hamas, Abu Obeida, ha dichiarato che gli ostaggi sono stati uccisi in attacchi israeliani su edifici e infrastrutture nella Striscia di Gaza. Ha affermato che gli israeliani stanno usando “armi proibite” contro i civili, tra cui bombe a grappolo e munizioni a frammentazione.
L’esercito israeliano ha respinto le accuse, affermando che si sta impegnando per proteggere i civili e che sta usando solo armi necessarie per colpire gli obiettivi militari di Hamas.
Il conflitto tra Israele e Hamas è in corso da giorni e ha causato la morte di centinaia di persone, tra cui civili. La comunità internazionale ha fatto appello a un cessate il fuoco.
L’affermazione di Hamas secondo cui 50 ostaggi sono stati uccisi in raid israeliani è una grave accusa. Se confermata, sarebbe un atto di guerra che avrebbe conseguenze significative sul conflitto.
La Striscia di Gaza è un’area densamente popolata e gli attacchi israeliani hanno causato la morte di centinaia di civili. È possibile che alcuni degli ostaggi siano stati uccisi in questi attacchi.
La comunità internazionale deve fare pressioni su entrambe le parti per raggiungere un cessate il fuoco il prima possibile. Il conflitto sta causando una catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza e deve essere posto fine.
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Oman riconosce Hamas come movimento di resistenza
Muscat, 26 ottobre 2023 – L’Oman ha riconosciuto Hamas come “movimento di resistenza” e non come organizzazione terroristica. La dichiarazione del ministro degli Esteri omanista, Sayyid Badr Albusaidi, arriva dopo che il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha definito “liberatori della Palestina” i miliziani di Hamas.
In un incontro con i media europei, Albusaidi ha sottolineato la necessità di una soluzione politica per porre fine alla violenza nella Striscia di Gaza. “La situazione attuale non può durare”, ha detto. “La soluzione deve essere a due Stati, Israele e Palestina, e deve essere basata sul rispetto reciproco”.
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Hamas potrebbe liberare gli ostaggi in pochi giorni
Gerusalemme, 26 ottobre 2023 – Il rilascio di un significativo numero di ostaggi in mano di Hamas a Gaza potrebbe avvenire “in pochi giorni”, secondo fonti israeliane ed estere.
Una delle fonti ha aggiunto che si spera di chiudere l’accordo “in due giorni, forse anche meno in base all’andamento dei negoziati”.
Secondo funzionari israeliani, Hamas potrebbe rilasciare gli ostaggi fragili o quelli stranieri in cambio di “gesti umanitari” come la liberazione di donne o anziani palestinesi detenuti.
Il rilascio degli ostaggi sarebbe un passo importante verso la de-escalation del conflitto tra Israele e Hamas, che dura ormai da 15 giorni.
Il possibile rilascio degli ostaggi è un segnale positivo che potrebbe portare a un cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
La liberazione di ostaggi fragili o stranieri sarebbe un gesto umanitario importante, che potrebbe aiutare a costruire la fiducia tra le due parti.
È ancora troppo presto per dire se l’accordo verrà effettivamente concluso, ma il fatto che i negoziati siano in corso è un segno che entrambe le parti sono interessate a trovare una soluzione pacifica al conflitto.
