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  • Gazebo lancia “From Pasha With Love”: Quattro versioni per il nuovo EP

    Gazebo lancia “From Pasha With Love”: Quattro versioni per il nuovo EP

    Torna in radio Gazebo con l’inedito “From Pasha With Love” contenuto nell’EP disponibile dal 14 giugno anche in digitale, con le due versioni extended e le rispettive radio version.

    Ho vissuto la Guerra dei sei giorni nel 1967 perché mio padre lavorava all’Ambasciata Italiana ad Amman in quel periodo – racconta Gazebo – a 7 sette anni fu un’esperienza terribile vivere, sentire gli effetti delle bombe sulle case e sulle popolazioni e mi addolora vedere che nel 2024 c’è gente che cinicamente da una stanza dei bottoni decide del destino di civili innocenti, anziani, donne e bambini. Il titolo parla di Pasha (diminutivo di Pavel, Paolo) che chiude le sue lettere (o dovremmo forse dire sms, mail o whatsapp) alla sua amata Natasha con la frase da Pasha con amore, parafrasando un titolo di un romanzo di Ian Fleming. La canzone è nata all’indomani della guerra in Ucraina, una guerra che mi ha toccato e mi tocca profondamente visto che ho lavorato spesso in Russia ed in Ucraina, due stati che avevano tanta storia e tanta fratellanza in comune.”

    Il brano nasce come una rock ballad, scritto a Borgo Melograno da Gazebo, con l’aiuto dei musicisti della sua band, che gli hanno inviato i loro rispettivi contributi e di cui è stata realizzata anche una versione più dance e così è nata la Dance Opera Version (epopea da opera Dance) con l’aiuto di Roberto “Ruxxo”.

    Paul Mazzolini, Gazebo, nasce il 18 febbraio 1960 a Beirut. La sua vita, come quella dei suoi genitori, è quella di un poliglotta girovago, sempre alla ricerca di nuove facce, culture e sensazioni. Dopo aver vissuto in vari paesi, nel 1974 Paul torna in Italia per completare gli studi. Finita la maturità, trascorre due anni a Londra dove inizia a formare gruppi musicali e a definire il suo percorso professionale. Tornato a Roma nel 1981, incontra Paolo Micioni, un ex DJ alla ricerca di giovani talenti, e insieme intraprendono l’avventura di una produzione indipendente. Il loro primo brano, “Masterpiece“, diventa rapidamente popolare nelle discoteche e grazie alla Baby Records, raggiunge le classifiche dance di tutto il mondo. Nel 1983, con il singolo “I Like Chopin“, Gazebo ottiene un successo internazionale, raggiungendo il primo posto in numerosi paesi tra cui Germania, Francia, Italia, Svizzera, Austria, Danimarca, Finlandia, Spagna, Belgio, Canada, Giappone, Portogallo, Hong Kong, Corea, Singapore, Turchia, Messico e Brasile, vendendo oltre otto milioni di copie tra il 1983 e il 1984. Segue il successo con “Lunatic“, consolidando il suo LP “Gazebo” come un autentico best seller, premiato con la Vela D’oro e il titolo di Top European Chart Act 1983 dal settimanale inglese Music Week, superando artisti come The Police e Culture Club. Nel 1984, Gazebo pubblica il suo secondo album “Telephone Mama“, che viene accolto con entusiasmo nonostante la diversità stilistica.

    Tuttavia, l’obbligo del servizio militare interrompe temporaneamente la sua carriera musicale. Nel 1986, dopo la leva, esce “Univision”, segnando una svolta verso il pop. L’anno successivo, Gazebo pubblica “The Rainbow Tales“, co-prodotto con Denis Haines, ex tastierista della Tubeway Army di Gary Numan. Nel 1989, l’album “Sweet Life” include una sua versione di “Dolce Vita”, brano co-scritto da Gazebo e portato al successo da Ryan Paris nel 1983. Nel 1992, Paul pubblica “Scenes from the News Broadcast“, un LP in cui ha suonato, scritto, arrangiato e prodotto tutti i brani. Gli anni ’90 sono dedicati alla produzione musicale e alla creazione della Softworks, società proprietaria del suo catalogo. Nel 1994, esce “Portrait“, una raccolta dei suoi successi, seguita nel 1997 da “Viewpoint“, un album più introspettivo. Nel 2000, viene pubblicato il cofanetto “Portrait & Viewpoint” che raccoglie i brani più significativi della sua carriera. Nel 2006, Gazebo lancia il suo sito web ufficiale e firma un accordo con The Orchard per la distribuzione digitale del catalogo. Nel 2008, presenta “The Syndrone“, un nuovo album di 16 brani. Nel 2013, esce “I Like … Live“, una testimonianza live della tournée europea di “The Syndrone“. Nel 2015, anticipato dal singolo “Queen Of Burlesque“, pubblica l’album “Reset”.

    Arriva il 2018 con “Italo By Numbers”, CD di 16 brani che include le migliori canzoni del genere italiano che tanto ha venduto nel mondo negli anni ‘80, Gazebo omaggia la Italo Disco. Brani come “Self Control” di Raf, “Tarzan Boy” di Baltimora ma anche “Survivor” di Mike Francis, “Easy Lady” di Spagna e “Happy Children” di P. Lion.  Nell’album c’è un brano inedito “Untouchable” che è proposto anche in Italiano (prima volta per Gazebo) “La Divina” una commovente storia dal passato. Siamo nel pieno dell’ondata Covid e Paul, nel 2020, dopo una serie di versioni unplugged cantate in diretta sui social, decide di presentare al suo pubblico una versione live ‘zoomata’ di “I Like Chopin”, il suo maggiore successo, dove ognuno dei musicisti della sua band ha suonato da casa propria secondo le direttive del lockdown. Con l’occasione decide di dedicare l’iniziativa a tutti i medici, infermieri e addetti ai reparti di pronto soccorso e terapia intensiva che in quella emergenza epocale hanno dedicato oltre ogni misura il proprio tempo e le proprie energie (qualcuno ci ha anche rimesso la vita) nella lotta al virus. Il brano prima presentato come video su YouTube è oggi disponibile anche negli store digitali.

    Nel 2024 rilascia “From Pasha With Love” il nuovo singolo contenuto in 4 versioni nell’EP dallo stesso titolo.

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  • Evanicole: fuori il video di “Porno”, il singolo estratto dall’Ep “Canzoncine”

    Evanicole: fuori il video di “Porno”, il singolo estratto dall’Ep “Canzoncine”

    Fuori il video di  “Porno” singolo estratto da “Canzoncine” l’Ep di Evanicole disponibile in digitale (Incisi Records).

    «“Porno” è un manifesto di libertà. Lo scopo del testo è quello di scuotere le coscienze, è una richiesta di attenzione. Il mio desiderio per questa canzone – racconta Evanicole – è che chiunque l’ascolti prenda coscienza dell’importanza dell’autodeterminazione. Oggi siamo tutti più liberi di esprimerci e di dipingere noi stessi con i colori che preferiamo, ma in questa esternazione di identità c’è ancora un alone di giudizio esterno che ci tiene ancorati ad una paura inconsistente: lo sguardo degli altri non dovrebbe essere mai un ostacolo alla nostra realizzazione.»

    Qui il video: https://youtu.be/bnL-BHC_RGQ

    Il videoclip di “Porno“, per la regia di Manuel Guaglianone, è una potente espressione visiva di libertà e autodeterminazione, che cattura l’essenza del messaggio della canzone attraverso un affascinante mix di atmosfere e scenari. Evanicole si esibisce con passione, circondata da luci rosse soffuse che creano un’atmosfera sensuale e ribelle. Man mano che il video avanza, le immagini si fondono fluidamente tra loro, passando dall’intensità delle luci stroboscopiche, che sembrano amplificare il desiderio di scuotere le coscienze, all’eleganza di una luce spot che illumina l’artista mentre balla, simboleggiando forza e determinazione. La complessità e la multidimensionalità dell’identità umana emergono attraverso l’uso di effetti, che aggiungono profondità e texture alla narrazione visiva, invitando gli spettatori a riflettere sull’importanza dell’autodeterminazione e della libertà di espressione, esplorando il tema della liberazione dal giudizio altrui e dell’accettazione della propria identità. Evanicole ci incoraggia a non permettere che lo sguardo degli altri sia un ostacolo alla nostra realizzazione e a celebrare la nostra libertà di dipingerci con i colori che più amiamo.»

    L’EP “Canzoncine” è una raccolta di pensieri mai espressi ad alta voce. È un lavoro eterogeneo, infatti racchiude stili diversi ed a volte opposti e quasi tutta la gamma dei sentimenti umanamente percepibili. Dentro ci sono rabbia, amore, rassegnazione, coraggio, ribellione, stanchezza, codardia, narcisismo, purezza e così via, con tutte le sfumature possibili di queste sensazioni ed emozioni. Oltre al contenuto dei testi è fuorviante anche il titolo “Canzoncine”, che ad un orecchio un po’ distratto potrebbe suonare come un nome arrangiato, ha in realtà ha due significati opposti. Da un lato è un tentativo di ironia, dall’altro è una dichiarazione di consapevolezza del fatto che, come diceva Bennato, “sono solo canzonette” e sicuramente non cambieranno il mondo. Tuttavia sono state pensate come degli specchi per chiunque le ascolti. Questo EP è un riassunto sincero, schietto e dettagliato di pezzi di vita che vogliono essere presentati al mondo. 

    Evanicole, all’anagrafe Nicole Margiovanni (classe ’95) è una cantautrice italiana di Pescara. A dodici anni comincia a scrivere le prime poesie che, in poco tempo, diventano canzoni e a tredici si esibisce per la prima volta su un palco nella capitale, accompagnando una band tutta al femminile. Da quel momento non si libererà mai più della musica. Da sola prende tastiera e chitarra e comincia a dare forma alle sue prime canzoni che non vedranno mai la luce. La sua camera è un pubblico troppo intimo, ma fino ai vent’anni non si decide ad uscire allo scoperto. Dopo numerosi concorsi ed ansie da artista, nel 2020 l’esordio con il suo primo vero singolo “Almeno come”. Esattamente un anno dopo, Evanicole entra a far parte nel roster artisti dell’etichetta discografica Incisi Records, sperimentando e cercando il proprio sound insieme ai producers Angelo Di Febo e Skyvi. Il suo secondo singolo “Voglio”, nel 2021, precede l’EP “Canzoncine”, un lavoro poco conforme con il pianeta Terra ma abbastanza eterogeneo da rispecchiare i sentimenti di tutti gli esseri umani, in uscita il 24 febbraio 2023, lanciato dal singolo “Porno” in radio dallo stesso giorno.

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