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  • DERMATOLOGI: PELLE RIVELA PATOLOGIE GRAVI COME FIBROMIALGIA

    DERMATOLOGI: PELLE RIVELA PATOLOGIE GRAVI COME FIBROMIALGIA

    Congresso internazionale “Hair&Nail and Anti-Aging”: Manifestazioni cutanee aiutano diagnosi precoce di patologie, anche gravi e invalidanti, quali la fibromialgia

    Capri (NA), venerdì 6 maggio 2016 – Tutte le terapie più avanzate e le tecniche dermochirurgiche più innovative per curare le affezioni della pelle e/o rallentare l’offensiva dell’età in rassegna, questo fine settimana, nell’ambito del congresso internazionale “Hair&Nail and Anti-Aging”, organizzato dalle dermatologhe dell’Associazione D.D.I. (Donne Dermatologhe Italiane) in collaborazione con l’Università di Miami (USA), attualmente in corso a Capri oggi venerdì 6 e domani sabato 7 maggio 2016.

    Presieduto dalla Prof. Antonella Tosti dell’Università di Miami ed organizzato dalle dermatologhe dell’Associazione D.D.I. (Donne Dermatologhe Italiane) e dalla prof.ssa Gabriella Fabbrocini (docente di dermatovenereologia presso l’Università di Napoli Federico II), il convegno torna a sottolineare il consolidato sodalizio tra Miller School of Medicine di Miami e Università degli Studi di Napoli Federico II ed è ormai alla sua 9a edizione. Ospiti e protagonisti alcuni dei più importanti esperti mondiali di dermatologia quali Steven Katz dell’Ospedale Bethesda in Maryland (USA); Francisco Kerdel dell’Ospedale dell’Università di Miami (USA), Marty Zaiac dell’Università di Miami.

    “Le novità in tema di prevenzione e cura della cute sono sempre numerose ed in continua evoluzione e –spiega la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, docente di dermatovenereologia presso l’Univ. di Napoli Federico II, tra gli organizzatori del meeting – vanno sempre più decisamente in direzione di una medicina rigenerativa personalizzata. Basti pensare ai risultati, in termini di efficacia e naturalezza del ringiovanimento dello sguardo, consentiti dalla possibilità di peeling o filler personalizzati in base alla tramatura cutanea del paziente ed all’area da trattare. Ancora, si è visto che nei soggetti cronicamente esposti alla luce solare, il plasma arricchito di piastrine offre risultati superiori all’utilizzo dei filler a base di ialuronico”.

    Nel corso dei lavori sono stati illustrati i risultati raggiunti a livello internazionale nella produzione ed impiego di fili riassorbibili in acido polilattico, che non solo riescono a ridurre l’effetto di caduta di tono del mento, del sottomento e degli zigomi, ma conferiscono anche un effetto di ringiovanimento più naturale in aree come la fronte, soddisfacendo i pazienti che non vogliono utilizzare il botox. Per quanto concerne specificamente gli annessi cutanei, unghie e capelli, è stato evidenziato come tutte le linee di intervento più innovative si basino su regimi dietetici dedicati, ovviamente personalizzati. Non sono mancate quindi importanti novità per quanto concerne l’impiego dei laser ai fini della conservazione dell’integrità come per la riparazione degli epiteli di rivestimento. Viene inoltre discussa la sempre più decisiva funzione-sentinella di alcune manifestazioni cutanee ai fini della diagnosi precoce di diverse patologie, anche gravi e invalidanti, quali la fibromialgia.

    In occasione del congresso internazionale “Hair&Nail and Anti-Aging”di Capri, ieri 5 maggio è stato siglato un importante protocollo d’intesa sul progetto “accudimento dermocosmetologico ed endocrinologico del paziente oncologico” tra la Miller School of Medicine dell’Università di Miami e l’Università Federico II di Napoli. Per la realizzazione di tale protocollo hanno avuto un ruolo determinante la Prof. Antonella Tosti, docente di Dermatologia dell’Università di Miami ed esperta internazionale di patologie dei capelli e del cuoio capelluto; Luigi Califano, Preside della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Univ. Federico II; Fabrio Ayala, direttore di Dermatologia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia Univ. di Napoli Federico II; Giuseppe Monfrecola, Direttore della Scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia Univ. di Napoli Federico II; Gabriella Fabbrocini, quale Referente del Protocollo d’Intesa; Marty Zaiac, Professor and Chairman of Dermatology at the Herbert Wertheim College of Medicine at Florida Int. Univ. Miami; Francisco Kerdel, Professor of Clinical Dermatology University of Miami School of medicine and Director of Dermatology Impatient Service, Cedars Medical Center, Miami; Stephen I. Katz, Director of National Inst. Of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases, Bethesda, Maryland.

  • Allarme dermatologi: calvizie in agguato per tinte low cost dai cinesi

    Allarme dermatologi: calvizie in agguato per tinte low cost dai cinesi

    microchirurgiaMilano, 26 febbraio 2015 – Bellezza low-cost? Sì, ma attenzione a non compromettere irrimediabilmente la salute di pelle e capelli. Al vero e proprio boom in Italia di parrucchieri ed estetisti cinesi (la Cgia di Mestre ha censito circa 3.500 imprese di questo tipo, con un incremento significativo del 34% tra il 2012 e il 2013) fa da contraltare la preoccupazione crescente dei dermatologi per i rischi anche gravi cui si può andare incontro per colpa di tinte ai capelli di dubbia provenienza, ma anche a causa di smalti troppo aggressivi o attrezzi non adeguatamente sterilizzati.

    [easy_ad_inject_1]A lanciare l’allarme è il Dott. Fabio Rinaldi, presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation – e docente alla Sorbona di Parigi. “Saranno tre o quattro mesi – mette in guardia il dermatologo – che stiamo assistendo a un incremento esponenziale di pazienti che vengono da noi in studio non tanto dopo aver fatto un banale taglio di capelli dai cinesi, bensì qualche trattamento con cosmetici, soprattutto tinture permanenti, probabilmente contenenti sostanze pericolose, riscontrando in seguito delle grosse reazioni infiammatorie: si parte da un semplice prurito o arrossamento della pelle, sintomi che comunque devono essere curati, per arrivare a infiammazioni di gran lunga più forti che, se trascurate, possono portare all’alopecia cicatriziale e, quindi, a patologie semi-gravi con eventuale caduta importante di capelli”.

    La casistica è estremamente varia. “Talvolta – prosegue il Dott. Rinaldi – si rende indispensabile anche un esame istologico perché l’infiammazione del cuoio capelluto si è magari già evoluta in Lichen Plano Pilare, cioè una patologia cicatriziale innescata da queste tinte molto aggressive e sicuramente non buone. C’è inoltre anche qualche altra paziente che, avendo fatto la permanente a prezzi concorrenziali dai cinesi, ha riportato la frattura di tutti i fusti e un’irritazione forte, per cui è rimasta quasi calva”.

    I rischi, tuttavia, non riguardano solo i capelli. Attenzione va fatta ai prodotti e agli attrezzi utilizzati non solo per la piega, ma anche per la manicure “etnica”. Il primo nemico in agguato è il patereccio, ossia un’infezione importante delle cuticole delle unghie dovuta il più delle volte alla scarsa igiene, sebbene anche smalti di scarsa qualità o solventi contenenti sostanze chimiche particolarmente aggressive possano arrecare non pochi problemi. “Naturalmente – puntualizza il dermatologo – non si deve generalizzare, ma posso quanto meno consigliare di prestare attenzione innanzitutto alle condizioni igieniche del negozio e alla preparazione del personale per poi sincerarsi che gli attrezzi utilizzati per tagliare i capelli o sistemare le unghie siano stati opportunamente sterilizzati con gli appositi apparecchi a raggi UV. Altra cosa fondamentale è farsi mostrare la lista dei prodotti disponibili perché, per esempio, alcuni potrebbero non essere a norma CE (basta leggere sulla scatola) e, in questo caso, non conviene proprio usarli poiché non si sa neanche cosa contengano”.

    Un’ultima , ma fondamentale raccomandazione è quella di non esitare ad andare dal dermatologo al minimo prurito o bruciore, soprattutto se il disturbo aumenta in concomitanza con questi trattamenti estetici a prezzi calmierati. “Se si vuole andare da un parrucchiere cinese, si è assolutamente liberi di farlo, ma è bene almeno essere certi – conclude il Dott. Rinaldi – che offra garanzie minime di sicurezza e affidabilità dei trattamenti erogati e dei prodotti usati, esattamente come si richiederebbe a un parrucchiere italiano”.

  • Dermatologia, unghie: aumentate del 75% le visite dermatologiche per problemi alle unghie

    Dermatologia, unghie: aumentate del 75% le visite dermatologiche per problemi alle unghie

    Dermatologia unghie
    Dermatologia unghie

    Milano, 8 settembre 2014 – “Negli ultimi 3 anni si registra un aumento del 75% della richiesta di visite dermatologiche per problemi alle unghie, spiega Antonino Di Pietro, Direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, e il motivo di tale fenomeno è certamente legato all’importanza che la moda attribuisce a questo distretto cutaneo trasformato in strumento di bellezza e seduzione. In condizioni fisiologiche, le unghie appaiono sane, forti e brillanti e leggermente elastiche, prosegue il dermatologo, mentre un loro aspetto compromesso o una particolare fragilità sono da interpretare come i primi segnali d’allarme. L’aspetto delle unghie, la loro struttura, forma e colore sono importanti indicatori dello stato di salute di una persona.

    Le patologie ungueali sono numerose. Funghi e batteri possono penetrare nella lamina ugueale attraverso indebolimenti, taglietti e abrasioni che danno origine a pericolose infezioni. Osservando i miei dati, negli ultimi tre anni le infezioni ungueali sono quasi raddoppiate e tale aumento appare in netta crescita. Ma le unghie possono presentarsi alterate anche a causa di malattie ereditarie, farmaci, agenti chimici o, come spesso avviene per le unghie dei piedi, dal traumatismo indotto dalle calzature, soprattutto in chi porta tacchi alti.

    Per le donne, anche un uso eccessivo di smalti e gel per ricostruzioni può essere la causa di un deterioramento, soprattutto se vengono utilizzati materiali scadenti e di dubbia provenienza. Ma spesso il problema non è tanto il processo di applicazione, quanto quello di rimozione del prodotto, che avviene con solventi aggressivi o addirittura raschiando il dorso dell’unghia, continua Di Pietro.

    La percentuale di successo delle terapie ungueali è spesso collegata con la tempestività dell’intervento medico. E’ necessario che il paziente si rivolga a dermatologi esperti e tecnologie mediche all’avanguardia per gli interventi terapeutici più appropriati”, conclude l’esperto che ha inaugurato il primo Ambulatorio per il Benessere e la Cura delle Unghie (A.B.C. Unghie) presso l’Istituto Dermoclinico Vita Cutis all’interno della Clinica Sant’Ambrogio di Milano ( www.istitutodermoclinico.com )

    Istituto Dermoclinico Vita Cutis

  • I dermatologi avvertono: sbalzi meteo danneggiano la pelle

    I dermatologi avvertono: sbalzi meteo danneggiano la pelle

    maltempo
    Maltempo

    Gli sbalzi del tempo provocherebbero irritazioni alla pelle, è l’ultimo allarme lanciato dai dermatologi. In particolare a sollevare la questione è stato Fabio Rinaldi, specialista dermatologo, docente alla Sorbona di Parigi e presidente dell’International Hair Research Foundation. Questa pazza estate sta provocando già non pochi danni sulla salute delle persone ma Rinaldi ha posto l’accento sul pericolo che rappresentano per la salute della pelle gli sbalzi meteorologici che caratterizzano appunto questa strana estate. I meteorologi hanno dichiarato che non si verificava un’estate così turbolenta e piovosa dal lontano 1400.

    Rinaldi ha dichiarato che anche durante le giornate nuvolose il sole c’è lo stesso, in quanto i raggi filtrano comunque dalle nuvole. Questi sbalzi termici, secondo il dermatologo, “provocano un accumulo di calore a livello della pelle, attenuato poi dall’umidità e dal freddo, con una conseguente alterazione dei vasi sanguigni che crea sicuramente ulteriori rischi di irritazioni o danni, come ad esempio, eritemi, orticarie, che possono rovinare le vacanze, ma anche danni più gravi che, accumulandosi di anno in anno, possono diventare cronici e sfociare anche in tumori della pelle.

    Un’attenzione particolare va prestata anche al cuoio capelluto, è importante proteggere non solo i fusti, ma anche i bulbi che, se riportano un danno, possono provocare una caduta di capelli molto importante”. In questa situazione i più a rischio sono ovviamente i bambini fino a 12 anni e gli anziani, l’avanzare dell’età provoca infatti una pelle più sottile e atrofica. Meglio per loro restare all’ombra e alimentarsi nella maniera migliore per portare all’organismo acqua e proteine utili per ristrutturare la pelle. Per quanto riguarda i bambini, il consiglio del dermatologo è di evitare che si espongano al sole nelle ore centrali della giornata, preferire dunque e sempre un’esposizione al sole con moderazione e nelle ore più fresche della giornata.