Bilancio in rosso, società partecipata fuori controllo e accuse pesanti: i consiglieri di minoranza lasciano l’aula e chiedono ispezioni
Frattura istituzionale a Vietri sul Mare: la minoranza rompe il silenzio
Clima infuocato nel consiglio comunale di Vietri sul Mare, dove i gruppi di opposizione “Vietri che Vogliamo” e “L’Altra Vietri” hanno abbandonato l’aula in segno di protesta. A scatenare la rottura, la mancata risposta dell’amministrazione a una serie di segnalazioni su incompatibilità politiche e conflitti d’interesse, con al centro il caso di un consigliere di maggioranza e la gestione della partecipata Vietri Sviluppo.
Il nodo dell’incompatibilità e il silenzio dell’amministrazione
I consiglieri Alessio Serretiello, Antonella Scannapieco, Maurizio Celenta ed Emilia Senatore hanno lasciato la seduta denunciando l’inerzia dell’amministrazione. Nonostante le comunicazioni ufficiali inviate ad aprile e una richiesta formale di discussione, il tema dell’incompatibilità non è mai stato inserito all’ordine del giorno. Per l’opposizione, ciò rappresenta un grave vulnus alla legittimità degli atti consiliari.
Il buco da 2,5 milioni e il caso “Vietri Sviluppo”
A rendere la situazione ancora più esplosiva è la rivelazione di un disavanzo di bilancio pari a 2,5 milioni di euro, aggravato dalla gestione opaca della società Vietri Sviluppo, guidata dal padre dell’assessore Daniele Benincasa. Una situazione che, secondo l’opposizione, costituisce un evidente conflitto di interessi.
Comunicazioni ignorate e conti che non tornano
A rafforzare le accuse, vi sarebbe anche una nota interna del settore Tributi che confermerebbe l’esistenza di un debito certo, liquido ed esigibile, elemento che renderebbe obbligatoria la verifica della posizione del consigliere. Tuttavia, nulla si è mosso. Un atteggiamento definito “irresponsabile” dai consiglieri, che accusano l’amministrazione di fare melina e ignorare la gravità della situazione.
La richiesta di ispezione e l’allarme per la cittadinanza
“La cattiva gestione si protrae da anni”, ha denunciato l’avvocato Emilia Senatore, che ha annunciato la richiesta di una ispezione contabile da parte degli organi di controllo. Preoccupato anche Maurizio Celenta, che parla senza mezzi termini di un disastro economico e politico. Per Antonella Scannapieco, invece, la società Vietri Sviluppo rappresenta “un buco nero”, mentre il debito pro capite dei cittadini continua a crescere.
Le prossime mosse
Il gesto di rottura dei consiglieri non è solo simbolico: ora l’opposizione preme per una verifica della regolarità degli atti, trasparenza amministrativa e riforma delle partecipate. Se le richieste continueranno a cadere nel vuoto, si preannuncia una stagione politica turbolenta per la cittadina costiera.

Domande e risposte
1. Perché i consiglieri di opposizione hanno lasciato il consiglio comunale?
Per protestare contro l’inattività dell’amministrazione su questioni di incompatibilità e disavanzo economico.
2. Qual è il disavanzo di bilancio del Comune di Vietri sul Mare?
Secondo quanto riportato, ammonta a 2,5 milioni di euro.
3. Chi è coinvolto nel presunto conflitto di interessi?
La società Vietri Sviluppo, amministrata dal padre dell’assessore Daniele Benincasa.
4. Da quanto tempo l’opposizione ha sollevato il problema?
Le prime comunicazioni ufficiali risalgono ad aprile.
5. Cosa chiede ora l’opposizione?
Una verifica formale sui conti comunali e sulle posizioni di incompatibilità.
6. Cosa dice la comunicazione del settore Tributi?
Confermerebbe un debito certo, liquido ed esigibile che obbligherebbe a intervenire.
7. Vietri Sviluppo è una società controllata?
L’opposizione afferma che è “fuori da ogni controllo”.
8. Ci sono state risposte ufficiali dell’amministrazione?
Al momento, nessuna risposta concreta è stata fornita.
9. Qual è il rischio per i cittadini?
L’aumento del debito pro capite e una crisi della governance locale.
10. Qual è il prossimo passo dell’opposizione?
Richiedere ispezioni ufficiali agli organi competenti.
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