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Terra dei fuochi, Marrone: bonifiche ferme, perché?

Il presidente Confapi jr: «I soldi ci sono, semplificare procedure»

Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli
Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli
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NAPOLI – «Ci sono i soldi, ma mancano gli appalti per le bonifiche della Terra dei fuochi: perché?»

A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.

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«Le risorse, impegnate dal governo regionale e da quello nazionale, sono disponibili – aggiunge – ed è incomprensibile questo ritardo nella definizione delle procedure amministrative per avviare le opere di riqualificazione di un’area che fa da cerniera a due province – Napoli e Caserta – densamente popolate».

«La salute pubblica e la difesa della filiera agroalimentare, che in zona è particolarmente ricca, non possono attendere i tempi biblici della pubblica amministrazione – sottolinea il presidente dei giovani imprenditori –. Abbiamo già subito troppi danni, diretti e indiretti».

«La Regione Campania e tutti i soggetti coinvolti potrebbero lavorare, d’intesa con l’Anac, le Prefetture e le Procure, a iter semplificati per l’affidamento dei lavori e per un costante monitoraggio degli affidamenti. Il budget di mezzo miliardo di euro, a disposizione per bonifiche e lavori di messa in sicurezza, – conclude Marrone – dev’essere investito sul territorio non semplicemente speso anche e soprattutto in considerazione dell’effetto moltiplicatore, dal punto di vista dell’occupazione e della movimentazione dell’economia reale, che questi interventi attivano».

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