Home Notizie locali Tarquinia (VT). La civiltà dell’odio è la proposta del Comitato Civico Tarquinia

Tarquinia (VT). La civiltà dell’odio è la proposta del Comitato Civico Tarquinia

Tarquinia
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“La civiltà dell’odio che non ama esser chiamata razzista, che respinge l’appellativo di xenofobo ma che fa della lotta contro chi cerca di fuggire dalla guerra, dalla violenza, dalla fame, una ragione della propria esistenza politica e sociale il suo vessillo, cercando di utilizzare tutte le leve della paura per istillare velenoso odio sociale in una eterna battaglia tra poveri, per avere solo un guadagno elettorale.” E’ quanto si apprende da un comunicato stampa della segreteria del Partito Democratico circolo “Domenico Emanuelli”.

“La civiltà dell’odio che utilizza una sfiancante crisi economica per incuneare sospetto, contrapposizione, tra chi cerca una via di uscita dalla follia della guerra e della violenza e chi cerca di sbarcare un lunario sempre più lontano dalla felicità. Che non disprezza magari il poter utilizzare mano d’opera a basso costo e in nero nelle proprie aziende, offerta dalla disperazione di chi ha fame, negandola ai propri concittadini e poi urla in piazza il disprezzo per chi non fa nulla per “cacciare dal paese questa gente.”

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La civiltà dell’odio che si batte il petto contrita davanti a un Cristo che ha cercato di insegnare, amore, rispetto, fratellanza proprio nei confronti degli ultimi, o davanti al suo santo preferito, poi urla disprezzo, negazione e odio nel momento in cui deve mettere in pratica quell’insegnamento alla prima assemblea pubblica organizzata per respingere “l’invasione” dello straniero che viene a rubare il nostro pane.

È questo quello che ha portato all’organizzazione da parte del Comitato Civico Tarquinia di un convegno semideserto all’hotel Villa Tirreno, lo scorso 9 novembre, anticipato da una trasmissione televisiva in cui si è data, in modo alquanto studiato, voce solo alla parte più becera del nostro splendido paese, dando un’immagine di una Tarquinia, quindi di un’Italia, intollerante, razzista e xenofoba. Questo tipo di trasmissioni fioriscono ogni giorno in televisione come le margherite a primavera, dove, è mal celato l’ipocrita tentativo di rappresentare un Paese che, in polemica con le scelte del governo, respinge la politica dell’accoglienza.

No! Non sono la voce del Paese, ma di una minoranza guidata da vecchi volti del fascismo italiano che con aria democratica e liberal pensano d’ingannare la memoria di chi li conosce da molto tempo.” conclude la nota.
L’unica cosa che ci imbarazza, oltre alle cose dette e spacciate per la rappresentante voce del paese, è il vedere a fianco di questa gente la nostra gente nella guerra dei conti da saldare sul tema referendario.

E non una voce si sente nel frastuono da un Movimento 5 stelle, che pur di non perdere nemmeno un voto, quello importante di tanta gente di destra, non esprime la sua posizione sul tema, sfuggendo all’occasione di manifestare il progetto vero e non demagogico della politica di un partito che vuole essere di governo.

A Tarquinia questi nostri compaesani sono stati zitti negli ultimi cinque anni, questi campioni dell’intolleranza, incapaci di costruire un progetto alternativo alle cose fatte dall’Amministrazione comunale, del tutto inadatti a formulare proposte costruttive nell’interesse dei cittadini e ora che le elezioni si avvicinano, escono per dare il peggio di se. Si sono organizzati in una falange di destra, oltranzista e razzista e mentre vanno ad inginocchiarsi in chiesa per invocare carità e uguaglianza, sbattono la porta in faccia a disperati senza casa e senza futuro che fuggono dalle guerre e dalla desolazione. Predicano giustizia e lavoro e poi sfruttano nelle campagne per due soldi quegli stessi immigrati che vorrebbero abbandonare in mezzo al mare, magari dopo che hanno finito di raccogliere i loro finocchi. Cavalcano i bisogni reali delle persone come la necessità di avere una casa, non perché gliene freghi qualcosa ma solo per alimentare divisioni, odio e qualunquismo becero.

Mostrano in televisione la faccia sporca di una Tarquinia nella quale nessun cittadino di buon senso ed intelletto, si riconoscerebbe. Rovinano l’immagine della loro città nascondendone le bellezze e costruendo sulle facciata delle torri e dei palazzi, il vergognoso stemma della diseguaglianza e dell’odio razziale e sociale. State attenti, perché li ritroverete tutti insieme in qualche lista civica di destra a cercare di sbranare qualche pezzo di potere. Non per dare la casa ed il lavoro a voi, ma per curare gli interessi loro. Bisognerà far capire loro che la politica di quelli che sanno solo disfare, non potrà mai vincere contro quella della buona amministrazione, del fare, del saper ascoltare i cittadini e comprenderne i problemi con spirito costruttivo, gettando alle ortiche demagogia, ipocrisia e populismo.

E tanto per dare una informazione, le 35,00 euro che vengono date per ospitare i migranti a chi possiede strutture idonee all’accoglienza e partecipa legalmente ad un bando indetto dalla prefettura e lo vince aggiudicandoselo, sono attinte dai fondi europei, stanziati allo scopo dall’Europa per fronteggiare il fenomeno della migrazione verso i paesi di frontiera, come il nostro, che per primi partecipano alle operazioni di salvataggio della guardia costiera e delle forze di polizia, di cui noi andiamo orgogliosi, dei famosi barconi in mezzo al mare.

Già! Non sono il frutto di una fiction televisiva, i barconi sono veri, pieni di donne e bambini e che spesso affondano perché le condizioni degli scafi sono inadeguate. Sì! Queste persone muoiono e nel peggiore dei modi, affogando in un mare che è speranza e pericolo in una paradossale realtà che non e finzione televisiva ma drammatica verità.

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