Tarquinia, 26 marzo 2015 – L’obbligo dei controlli sulla centrale è del Comune di Civitavecchia. Se il sindaco della città portuale ritiene che i dati presentati dal dott. Giovanni Ghirga siano da prendere in seria considerazione, intervenga. Il consigliere comunale Marco Dinelli non lo capisce e non lo capirà mai. Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Invece di lanciare strali a Tarquinia attraverso i giornali, vada al Comune di Civitavecchia ad alzare la voce con il “suo” Movimento 5 Stelle. Non è colpa mia se l’Amministrazione “grillina” non ha preso una decisione su cosa fare con la centrale.
[easy_ad_inject_1]Inoltre, sorrido quando Dinelli vuole raccontare la sua versione sulle dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale. La verità è riportata nei verbali dell’assemblea: egli ha affermato che non vuole la chiusura della centrale ma un suo depotenziamento, provocando gravi imbarazzi nel dott. Ghirga. Di cosa vogliamo parlare? Forse delle facili promesse fatte in campagna elettorale o all’opposizione, quando tutto è semplice e per risolvere i problemi basta una bacchetta magica. La realtà quando si amministra è ben diversa e il consigliere comunale Dinelli con gli altri esponenti del movimento se ne stanno accorgendo a caro prezzo.
Cercano quindi di sviare l’attenzione, con tentativi che cadono nel ridicolo. Ripeto per l’ennesima volta: perché il consigliere comunale Dinelli, con il dott. Ghirga, non presenta i dati al sindaco di Civitavecchia e pretenda, dal primo cittadino, un intervento immediato. La mia è una provocazione, ma è l’unica cosa da fare. Tanto semplice nelle parole, quanto ardua da compiere. Il consigliere Dinelli, invece di straparlare o cadere in clamorose gaffe, risponda a questa semplicissima domanda. Dubito però che lo farà.
Daniele Aiello Belardinelli