Stop alla guerra delle parole: il Papa scuote i giornalisti

Papa Leone XIV invita all’informazione responsabile, ringrazia i giornalisti e lancia un monito sull’uso dell’intelligenza artificiale

Una svolta comunicativa in Aula Paolo VI

Nel suo primo grande incontro con la stampa, Papa Leone XIV ha radunato 5.000 operatori dell’informazionenell’Aula Paolo VI, ringraziandoli per il loro “servizio alla verità” e lanciando un appello vibrante a una comunicazione libera, onesta e costruttiva. Con parole cariche di simbolismo ha dichiarato: “Viviamo tempi difficili da percorrere e da raccontare. Viviamo bene i tempi e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.

Contro il paradigma della guerra: comunicare per unire

Il nuovo Papa ha invitato a respingere la guerra delle parole e delle immagini, sottolineando come anche la comunicazione possa diventare strumento di divisione e ostilità. “No alla guerra delle parole”, ha detto, “serve un linguaggio che ricostruisca, non che distrugga”. Un messaggio potente contro la retorica dell’odio e la manipolazione mediatica.

Libertà e consapevolezza: le basi della democrazia

Solo popoli informati possono fare scelte libere”, ha ribadito Leone XIV. Una frase che racchiude la sua visione della libertà di stampa come pilastro della convivenza democratica. L’informazione deve essere strumento di discernimento, non di confusione, e chi la produce ha una grande responsabilità etica.

Intelligenza artificiale sotto osservazione

Il Pontefice ha anche affrontato un tema cruciale per il futuro dell’informazione: l’uso dell’intelligenza artificiale. Ha chiesto “responsabilità e discernimento” nell’adottare strumenti tecnologici avanzati, ricordando che l’IA deve servire l’uomo, non sostituirlo, soprattutto nella ricerca della verità.

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