Una sparatoria ha scosso il tranquillo centro di Bruxelles, innescando momenti di terrore e panico tra i residenti e i visitatori della capitale belga. Un uomo armato di un’arma da guerra, presumibilmente un kalashnikov, ha aperto il fuoco, scatenando una scena di caos e uccidendo almeno due persone. Poco dopo si è allontanato in moto per destinazione ancora sconosciuta.
Finora, le informazioni sono limitate, ma ci sono almeno due vittime di nazionalità svedese confermate nella sparatoria. Testimoni oculari, citati dal quotidiano Le Soir, hanno raccontato di aver visto un uomo armato, vestito con un giubbotto arancione, allontanarsi velocemente dalla scena del crimine su uno scooter. L’identità e le motivazioni dell’assassino rimangono sconosciute al momento, e le indagini sono in corso per gettare luce su questo terribile incidente.
Secondo la polizia l’assassino avrebbe gridato “Dio è grande!” in arabo.
La sparatoria ha scosso il cuore di Bruxelles, un luogo noto per la sua tranquillità e il suo stile di vita pacifico. L’attacco è avvenuto in una zona centrale della città, aggiungendo ulteriore preoccupazione per la sicurezza dei residenti e dei visitatori.
La comunità internazionale rimane in allerta e segue da vicino gli sviluppi di questa tragica sparatoria.
Mentre l’indagine continua e emergono ulteriori dettagli, Bruxelles rimane sconvolta da questo atto di violenza, e il mondo osserva con attenzione, sperando di comprendere meglio ciò che è accaduto e per offrire il proprio sostegno alle vittime e alle loro famiglie.