Negli ultimi anni, la ricerca di alternative alla pasta tradizionale ha portato alla ribalta diverse opzioni, come gli spaghetti di udon, gli spaghetti di soia e, soprattutto, gli spaghetti di konjac. Questi ultimi, grazie al loro apporto calorico estremamente basso, sono diventati uno dei prodotti più amati da chi desidera mantenere la linea senza rinunciare a un buon piatto di pasta. Conosciuti anche come “spaghetti 0 calorie”, sono l’alleato perfetto per diete ipocaloriche e regimi alimentari bilanciati. Scopriamo insieme cos’è il konjac, quali sono le sue proprietà e come inserirlo nella dieta quotidiana.
Cos’è il konjac?
Gli spaghetti di konjac, altrimenti noti come spaghetti shirataki (termine giapponese che sta per “cascata bianca” per via del loro particolare aspetto) sono un alimento che viene ottenuto dalla radice dell’Amorphophallus konjac, una pianta della famiglia delle Aracee originaria del continente asiatico; questa pianta è popolarmente nota come “lingua del diavolo” e la sua radice è particolarmente ricca di glucomannano, una fibra solubile.
Vale la pena di sottolineare che il konjac è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come uno dei cibi più salutari in assoluto come riportato nello studio “Konjac glucomannan, a promising polysaccharide of Amorphophallus konjac K. Koch in health care” (Sudhanshu S. Behera, Ramesh C. Ray; 2016).
Le sue attività benefiche sono per lo più attribuibili alla notevole presenza di glucomannano, un polisaccaride che viene utilizzato anche in diversi integratori alimentari assunti per facilitare il transito intestinale, ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” e perdere peso.
Spaghetti di konjac: quante calorie apportano?
Una delle caratteristiche che hanno attirato l’attenzione di molti sugli spaghetti di konjac è il loro ridottissimo apporto energetico. Le varie fonti riportano valori che vanno da un minimo di 10 a un massimo di 30 kcal per 100 g, un contenuto calorico di fatto irrisorio, anche considerando il valore più alto.
Questo bassissimo apporto energetico, che giustifica l’appellativo di “spaghetti 0 calorie”, consente peraltro di essere meno “parsimoniosi” con il condimento, cosa alla quale si deve porre maggiore attenzione quando in cucina si utilizzano gli spaghetti tradizionali o con quelli di soia od ottenuti con altre farine.
Si deve anche considerare il fatto che grazie al loro notevole contenuto di fibra alimentare solubile, gli spaghetti di konjac aumentano il senso di sazietà, un vantaggio non indifferente qualora si segua una dieta ipocalorica.
Si deve però anche considerare che il loro apporto di carboidrati digeribili (le fibre alimentari sono indigeribili) e di proteine e grassi è piuttosto basso e quindi, per un pasto bilanciato, devono essere abbinati a cibi che garantiscano un equilibrato apporto dei vari macronutrienti. Abbinamenti azzeccati possono essere con piatti a base di carni magre, pollo, tofu, legumi e verdure.
Possono essere inseriti nella dieta di celiaci e di diabetici?
Gli spaghetti di konjac possono essere inseriti sia nella dieta dei soggetti affetti da celiachia sia nel regime alimentare di chi soffre di diabete; infatti, oltre a essere privi di glutine, sono ricchi di fibre alimentari e poveri di carboidrati digeribili il che li rende adatti a chi deve tenere sotto controllo i valori della glicemia.