Il 18 maggio, un concerto-conferenza a Villa Vismara Currò celebra la Settima Sinfonia di Šostakovič, simbolo della lotta contro il nazismo
Una sinfonia nata durante la guerra, suonata per la memoria
Domenica 18 maggio alle ore 17:30, la storica cornice di Villa Vismara Currò a Pesaro ospiterà un evento unico nel suo genere: un concerto-conferenza per celebrare i 50 anni dalla morte di Dmitrij Šostakovič, genio tormentato e indiscusso protagonista della musica del Novecento. La WunderKammer Orchestra, in collaborazione con Ente Olivieri, Il Giardino di Santa Maria e Libreria Il Catalogo, propone l’ascolto di brani selezionati dalla Sinfonia n. 7 op. 60 in do maggiore “Leningrado”, uno dei capolavori più intensi e rappresentativi del compositore.
Leningrado, 1941: resistere con la musica
La Settima Sinfonia fu composta nel cuore dell’assedio nazista a Leningrado, nel 1941. Šostakovič, profondamente legato alla sua città, scrisse i primi tre movimenti proprio a Leningrado e completò l’opera a Kujbycev, città degli Urali dove era stato evacuato insieme ad altri artisti. Questa partitura colossale divenne simbolo della resistenza sovietica e fu suonata persino sotto le bombe, nella città assediata. La musica fu trasmessa tramite altoparlanti verso le linee tedesche: un grido culturale di sfida e sopravvivenza.
Quattro mani per una sinfonia leggendaria
A dar voce a questa straordinaria opera saranno Roberta Pandolfi e Cesare Pezzi, che eseguiranno al pianoforte a quattro mani il primo e il quarto movimento. La scelta della trascrizione per pianoforte consente un ascolto intimo e concentrato, che rivela la potenza emotiva del brano anche al di fuori del contesto orchestrale.
Parole, biografia e verità nella musica
L’esecuzione sarà arricchita da una conversazione tra Oreste Bossini, noto giornalista e conduttore di Rai Radio3, e Paolo Trognoni, autore della monumentale biografia “Šostakovič: la verità nella musica”. Insieme guideranno il pubblico alla scoperta della complessa figura del compositore, spesso censurato ma mai piegato, e della sua capacità di trasformare l’oppressione in arte.
Gli interpreti: Pandolfi e Pezzi, eccellenze italiane
Roberta Pandolfi, pianista dalla solida formazione internazionale, ha calcato i più importanti palcoscenici europei e asiatici, collaborando con artisti di fama mondiale. Con lei Cesare Pezzi, talento nato a Ravenna, protagonista di una brillante carriera solistica e cameristica. Insieme porteranno il pubblico in un viaggio musicale denso di dramma, speranza e resistenza.
Una memoria viva per una musica che non tace
L’omaggio pesarese non è solo una celebrazione, ma un atto di memoria attiva. La musica di Šostakovič continua a parlare alle coscienze, raccontando la forza dell’uomo davanti all’orrore e il potere dell’arte come forma di resistenza. Un evento imperdibile per chi crede che la cultura sia una battaglia da combattere con grazia e passione.





Domande e risposte
Chi era Dmitrij Šostakovič?
Un compositore russo tra i più influenti del Novecento, noto per il suo stile drammatico e per il difficile rapporto con il regime sovietico.
Cos’è la Sinfonia n.7 “Leningrado”?
Un’opera scritta durante l’assedio di Leningrado, diventata simbolo di resistenza contro il nazismo.
Chi eseguirà il concerto?
Roberta Pandolfi e Cesare Pezzi, al pianoforte a quattro mani.
Ci sarà solo musica?
No, il concerto sarà accompagnato da una conversazione con Oreste Bossini e Paolo Trognoni.
Dove si svolge l’evento?
A Villa Vismara Currò, Pesaro, domenica 18 maggio alle 17:30.
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