Gravi disuguaglianze regionali e personale sanitario sotto stress mettono a rischio l’obiettivo del 90% entro il 2028
Un diritto ancora negato a due italiani su tre
In occasione della Giornata Nazionale del Sollievo del 25 maggio, i numeri parlano chiaro: solo il 33% dei malatiaffetti da patologie croniche e inguaribili riceve le cure palliative necessarie. Un dato preoccupante, considerando che la Legge 197/2022 ha fissato l’ambizioso obiettivo di raggiungere il 90% di copertura entro il 2028. A frenare questo traguardo è un sistema ancora frammentato, che viaggia a diverse velocità tra Nord e Sud.
Un’Italia divisa: il Nord corre, il Sud arranca
Nel Trentino oltre il 70% dei pazienti è seguito, in Veneto il 55%, in Lombardia e Emilia Romagna oltre il 40%. Ma in Sardegna, Calabria, Campania e Marche la situazione è drammatica: la copertura non supera il 9%. Il Presidente Mattarella ha richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire uniformità territoriale come principio fondamentale del sistema sanitario.
Il ruolo dimenticato del Terzo Settore
La Federazione Cure Palliative (FCP) denuncia un altro paradosso: il Terzo Settore, ricco di esperienza e radicato nel territorio, non è sufficientemente coinvolto nella progettazione delle reti locali. Un errore strategico che penalizza soprattutto le aree più fragili. La presidente Tania Piccione sottolinea come l’integrazione delle organizzazioni non profit nei processi decisionali sia ormai imprescindibile.
Chi cura, va curato: l’emergenza del burnout
A fronte di un bisogno crescente, gli operatori sanitari sono sottoposti a carichi di lavoro insostenibili, carenza di personale e assenza di supporto psicologico. La Società Italiana di Cure Palliative (SICP) lancia l’allarme: tra il 40 e il 60% del distress è causato da problemi organizzativi. Senza un cambio di passo, il rischio di burnout è destinato ad aumentare, compromettendo la qualità dell’assistenza.
Una corsa contro il tempo per il 2028
Il traguardo del 90% di copertura entro il 2028 non è ancora fuori portata, ma richiede un’azione immediata. Potenziare i servizi nelle regioni meno coperte, coinvolgere pienamente il Terzo Settore, investire nel benessere del personale: solo così il diritto al sollievo potrà essere garantito a tutti i cittadini, come previsto dalla legge e come richiesto dalla dignità umana.
Domande e risposte
Cos’è la Giornata Nazionale del Sollievo?
È una ricorrenza italiana istituita per promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza nei pazienti inguaribili.
Cosa sono le cure palliative?
Sono cure volte a migliorare la qualità della vita di chi affronta malattie croniche o inguaribili.
Qual è la copertura media nazionale delle cure palliative?
Attualmente si attesta al 33%.
Qual è l’obiettivo fissato per il 2028?
Raggiungere il 90% di copertura su tutto il territorio nazionale.
Quali regioni hanno la copertura più alta?
Trentino, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
Perché c’è disparità territoriale?
Per la mancanza di uniformità nell’organizzazione e nell’erogazione dei servizi regionali.
Cosa fa il Terzo Settore in questo ambito?
Offre supporto locale attraverso associazioni e fondazioni, ma è poco coinvolto nella pianificazione.
Gli operatori sanitari sono supportati psicologicamente?
No, nella maggior parte dei casi manca la figura dello psicologo dedicato alla supervisione.
Quali sono le conseguenze dello stress tra gli operatori?
Riduzione della qualità dell’assistenza e aumento del rischio di burnout.
Cosa si può fare per migliorare la situazione?
Investire in servizi, coinvolgere il Terzo Settore, sostenere gli operatori e garantire l’equità territoriale.
Lascia un commento