La città di Daraa, situata nel sud della Siria al confine con la Giordania, è tornata al centro dell’attenzione internazionale. Secondo quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, i gruppi di opposizione hanno preso il controllo dell’area, un avvenimento che ha un forte valore simbolico. Daraa, infatti, è considerata la culla della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad iniziata nel 2011, quando le prime proteste per la libertà e le riforme furono brutalmente represse, dando avvio alla guerra civile.
Verso Damasco: le nuove conquiste dei ribelli
I ribelli, dopo aver preso Daraa, stanno avanzando verso Damasco. Recenti dichiarazioni riferiscono della conquista di Quneitra, vicino al confine con Israele, e di Sanmin, situata a soli 20 chilometri dalla capitale siriana. Testimonianze locali confermano che le forze governative si stanno ritirando da diverse postazioni strategiche, mentre le forze militari russe stanno ridimensionando la loro presenza nella regione.
Questa nuova offensiva rappresenta una significativa pressione per il governo siriano, che ha ammesso il ritiro da Daraa e da altre aree del sud come Al-Sawida.
Le reazioni internazionali
Mentre il conflitto si intensifica, si moltiplicano gli sforzi diplomatici. Alla Farnesina, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presieduto una riunione con gli ambasciatori italiani e di altri Paesi mediorientali, durante la quale si è discusso delle iniziative per fermare le operazioni militari e garantire l’evacuazione di cittadini italiani e religiosi dalla Siria. “Siamo pronti a fare tutto il necessario per garantire l’uscita in sicurezza di chiunque lo richieda”, ha dichiarato il ministro.
Nel frattempo, a Doha si tengono colloqui tra Iran, Russia e Turchia per affrontare la situazione sul campo. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha ribadito che Mosca continuerà a sostenere il governo siriano attraverso operazioni militari contro i ribelli, cercando di evitare che i gruppi terroristici prevalgano nella regione.
Uno scenario in continua evoluzione
La situazione in Siria rimane altamente instabile, con dinamiche sul campo che evolvono rapidamente. Mentre i ribelli avanzano verso Damasco, il regime di Assad sembra stringersi attorno alla capitale, lasciando presagire un’intensificazione dei combattimenti nei prossimi giorni.
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