Un evento sismico significativo a bassa profondità
Il 6 dicembre 2024, alle ore 05:33:59 italiane, è stato registrato un terremoto di magnitudo 3.4 Md nella zona dei Campi Flegrei, un’area vulcanica di grande rilevanza scientifica e storica. La scossa, avvenuta a una profondità di 0 km, è stata localizzata dalla Sala Operativa INGV-OV di Napoli, sottolineando l’importanza del monitoraggio continuo in questa regione ad alta sismicità.
Dove è stato percepito il terremoto
Le città vicine all’epicentro
L’epicentro del terremoto è stato individuato a circa 5 km a sud-est di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita anche in altre città densamente popolate, tra cui:
- Napoli, situata a soli 10 km dall’epicentro e con oltre 970.000 abitanti.
- Giugliano in Campania, 13 km a sud-ovest, con 122.974 abitanti.
- Località come Casoria, Aversa, e Portici, situate entro i 20 km dall’epicentro, hanno registrato anch’esse la percezione del fenomeno.
Un’area densamente popolata
Complessivamente, la zona interessata conta una popolazione di oltre 1,1 milioni di persone, considerando anche comuni minori come Bacoli, Monte di Procida e Quarto, situati a breve distanza dall’epicentro.
La particolarità dei Campi Flegrei
Un’area vulcanica attiva
I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica tra le più vaste e attive al mondo. Eventi sismici come questo sono monitorati con grande attenzione dagli esperti, poiché potrebbero rappresentare segnali di attività vulcanica o fenomeni di bradisismo, tipici di questa area.
L’importanza del monitoraggio costante
Grazie al lavoro dell’INGV e delle sue strutture operative, i terremoti vengono rilevati in tempo reale, consentendo una pronta analisi degli eventi e una comunicazione efficace verso le autorità e la popolazione.