
I sindacati dichiarano guerra a McDonald’s
La protesta è ufficiale: è stato proclamato un sciopero nazionale di 8 ore per i lavoratori diretti di McDonald’s in tutta Italia. A scatenare la mobilitazione è stata la persistente indisponibilità dell’azienda ad avviare un confronto sulla contrattazione integrativa aziendale, una richiesta fondamentale per oltre 4.000 dipendenti operativi nei 60 ristoranti a gestione diretta.
A firmare la proclamazione sono stati i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che hanno denunciato apertamente l’atteggiamento di chiusura mostrato da McDonald’s Development Italy, ritenuto irremovibile su qualsiasi apertura al dialogo.
Otto ore per difendere i propri diritti
La giornata di sciopero nazionale è solo il primo passo. Le segreterie sindacali hanno comunicato alla direzione aziendale che, se l’impasse dovesse persistere, sono pronte a intensificare la protesta con nuove iniziative. Le modalità operative dello sciopero verranno declinate a livello territoriale e regionale dalle singole strutture sindacali, garantendo così un’adesione ampia e capillare.
I rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno inoltre rivolto un appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, invitandoli ad aderire con forza alla mobilitazione per rivendicare condizioni di lavoro più eque e dignitose.
I licenziatari sotto osservazione
Nel mirino dei sindacati non c’è solo la sede centrale. Anche i licenziatari – ovvero i gestori in franchising dei restanti 680 ristoranti sul territorio nazionale – rischiano di finire coinvolti nelle proteste. Se non verranno aperti tavoli di contrattazione integrativa anche con loro, i sindacati si riservano la possibilità di estendere le azioni di lotta. Si tratta di un messaggio chiaro: nessun nodo della rete McDonald’s può chiamarsi fuori.
Con circa 35.000 dipendenti in tutta Italia e una presenza capillare, McDonald’s rappresenta un simbolo della ristorazione commerciale. E proprio per questo, secondo i sindacati, non può sottrarsi alle sue responsabilità sociali e contrattuali.
Il 24 aprile, nuova tappa della mobilitazione
L’appuntamento da segnare sul calendario è il 24 aprile, quando si terrà un incontro nazionale tra tutte le strutture sindacali, i delegati dei ristoranti McDonald’s e i licenziatari. L’obiettivo? Coordinare le prossime mosse e rilanciare la mobilitazione su scala ancora più ampia.
Questa vertenza potrebbe segnare un passaggio cruciale nei rapporti tra lavoratori e colossi della ristorazione. E, almeno per ora, il messaggio dei sindacati è chiaro: nessun compromesso senza dialogo e diritti.
Vuoi dire la tua su questo sciopero? Condividi la tua opinione nel form qui sotto.