San Siro passa di mano: il Comune di Milano approva la vendita

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Dopo un acceso dibattito in Consiglio, via libera alla cessione dello stadio a Inter e Milan

Una decisione storica per lo sport milanese

Dopo una maratona di quasi dodici ore, il Consiglio comunale di Milano ha approvato la vendita dello stadio San Siro alle società Inter e Milan. La delibera è passata con 24 voti favorevoli e 20 contrari, senza astenuti, segnando una svolta storica per uno degli impianti più iconici del calcio mondiale.

La partita politica dietro al voto

Il voto è stato tutt’altro che unanime: la maggioranza del Partito Democratico ha sostenuto la delibera, con tre consiglieri contrari. I Riformisti si sono espressi compattamente a favore, così come la lista Sala, fatta eccezione per il capogruppo dimissionario Fumagalli che non ha partecipato. A opporsi sono stati i gruppi di Verdi, Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati. Forza Italia ha abbandonato l’aula, salvo un consigliere che ha votato contro.

Cosa cambia per Inter e Milan

Con questa decisione, i due club milanesi avranno la possibilità di diventare proprietari dell’impianto, gestendone in autonomia progetti di ristrutturazione, manutenzione e valorizzazione commerciale. La cessione rappresenta anche un passo importante per la modernizzazione del calcio italiano, sempre più orientato verso modelli di proprietà diretta degli stadi.

Le prospettive future per San Siro

Il futuro di San Siro è ora nelle mani delle due società: resta da capire se punteranno su una riqualificazione dell’attuale impianto o se utilizzeranno l’acquisto come base per nuovi progetti. In ogni caso, la cessione segna un cambio radicale nei rapporti tra Comune e club.