Estate e salute dei reni: il caldo può diventare un nemico silenzioso

Calcolosi renale e insufficienza acuta aumentano in estate: la Società Italiana di Nefrologia lancia l’allarme e invita a bere di più

Quando il caldo danneggia i reni

Durante l’estate, il nostro corpo perde grandi quantità di acqua e sali minerali, e spesso non ce ne accorgiamo. Ma i reni, organi silenziosi e instancabili, ne risentono profondamente. Lo ricorda la Società Italiana di Nefrologia (SIN), che segnala un aumento significativo dei casi di calcolosi renale e di insufficienza renale acuta, soprattutto tra gli uomini tra i 30 e i 60 anni e tra gli anziani fragili. Il clima rovente e il cambiamento climatico aggravano una tendenza in crescita.

Calcoli renali: sintomi e cause

La calcolosi renale è causata dalla precipitazione di sali nelle urine concentrate. La colpa è spesso della disidratazione, che in estate aumenta con la sudorazione. Le coliche renali si presentano con dolori violenti e acuti nella zona lombare, irradiati all’inguine. Non si tratta di semplici mal di schiena: il dolore può essere paragonato a quello del parto.

calcoli più comuni sono a base di ossalato e fosfato di calcio. Se inferiori a 1 cm, possono essere espulsi spontaneamente; quelli più grandi possono richiedere terapie con onde d’urto (litotrissia) o, raramente, un intervento chirurgico.

L’importanza dell’idratazione

Bere almeno 3 litri d’acqua al giorno è la strategia più efficace per prevenire i calcoli, specie nei mesi caldi. Una corretta idratazione aiuta i reni a svolgere il loro ruolo nel regolare il bilancio di acqua, sali, pressione e vitamine. Anche frutta e verduratisane e il citrato di potassio possono aiutare a mantenere un ambiente urinario protetto.

Miti da sfatare: il calcio non è il nemico

Contrariamente a quanto si crede, il calcio non favorisce la formazione dei calcoli, anzi è essenziale per la salute delle ossa. Il problema è la disidratazione, non il latte o i latticini. Ridurre l’introito di calcio può peggiorare la situazione e aumentare il rischio di osteoporosi.

Insufficienza renale acuta e anziani: un rischio reale

Nei soggetti più fragili, in particolare gli anziani, la sudorazione prolungata può portare a insufficienza renale acuta. In questi casi, integrare il sale nella dieta può essere utile, ma solo se la pressione arteriosa è normale e non ci sono patologie come lo scompenso cardiaco.

Prevenire per curare meglio

La SIN ha elaborato un Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PPDTA) per migliorare la presa in carico dei pazienti renali e prevenire le complicanze. È in discussione anche una proposta di legge per introdurre screening nazionali presso i medici di base, rivolti a soggetti a rischio come diabetici, obesi e ipertesi.

Il riconoscimento dell’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente dichiarato la Malattia Renale Cronica una priorità di salute pubblica. Una svolta storica che consente di rafforzare le politiche di prevenzione e tutela dei cittadini, in sinergia con le istituzioni.


Domande e risposte

1. Cosa sono i calcoli renali?
Piccoli aggregati di sali minerali che si formano nei reni e possono causare forti dolori.

2. Perché si formano più calcoli in estate?
A causa della maggiore sudorazione e della conseguente disidratazione.

3. Quanto bisogna bere per prevenire i calcoli?
Almeno 3 litri d’acqua al giorno durante l’estate.

4. Il latte e i latticini favoriscono i calcoli?
No, il calcio non è responsabile della calcolosi; anzi, è fondamentale per le ossa.

5. Quali alimenti aiutano i reni?
Frutta, verdura, tisane e citrato di potassio.

6. E quali vanno evitati?
Carne rossa, spinaci, crusca e frutta secca, se si è predisposti.

7. Chi rischia di più l’insufficienza renale acuta?
Gli anziani, soprattutto durante ondate di calore.

8. Che differenza c’è tra colica renale e mal di schiena?
La colica causa un dolore acuto e improvviso che rende inquieti; il mal di schiena immobilizza.

9. Come si cura un calcolo renale?
Con farmaci, litotrissia o, raramente, chirurgia.

10. Esistono programmi di prevenzione?
Sì, la SIN ha creato un PPDTA e si discute una legge per avviare screening mirati.

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